L’arte del ricevere mi ha sempre ammaliato, ho iniziato ad avere amici seduti a tavola con noi quando ero una giovane sposina, anzi forse anche prima. La casa, all’epoca, era più piccola ma avevo comunque un grande soggiorno con relativa tavola che ospitava parecchie persone.
Mi piace apparecchiare la tavola con garbo, studiando che i colori, i tessuti e le posate creino un tutt’uno armonioso. Apro il mio cassetto delle tovaglie e decido quale farà da sfondo ai piatti ed ai bicchieri che sono racchiusi in una vecchia madia della bisnonna. Appoggio la tovaglia sul mollettone ed inizio a divertirmi.
Non è detto che i tovaglioli siano dello stesso tessuto della tovaglia, a volte si accordano per colore ad un fiore, al decoro di un piatto, all’idea di apparecchiatura che voglio creare: rustica, sofisticata, semplice, allegra…. A volte abbino fra loro servizi di piatti diversi, come anche posate e bicchieri creando tavole inusuali. Devo ammettere che questa tecnica richiede un pochino di pratica ma se avete tempo provate e sarete sorprese dei risultati.
Lo scorso venerdì ho organizzato quella che presumo sarà una delle ultime cene che ospiterò a casa nostra prima della partenza. Il vino scelto per la cena, un’ottimo amarone, mi ha dato l’idea. Il suo bel colore amaranto avrebbe orchestrato i colori che avrei usato per apparecchiare.
Ho aperto il cassetto delle tovaglie e ne ho scelta una di fiandra bianca, tovaglioli color amarone avrebbero fatto un bel contrasto con il bianco candido e si sarebbero sposati a meraviglia con il blu dei miei piatti inglesi. Antiche posate d’argento, bicchieri di leggero cristallo, qualche candela ed un mazzo di fiori autunnali di un bel bordeau avrebbero concluso l’apparecchiatura.
Ultimamente amo le tavole “pulite”, senza troppi orpelli. Il giusto spazio fra un piatto e l’altro (sapete che dovrebbero essere 60 cm?) ed anche quello dove appoggiare i piatti di portata perché, a casa nostra, anche durante le cene con ospiti le pietanze vengono servite su grandi piatti di portata da cui ci serviamo e quindi necessitano di essere appoggiati sulla tavola.
I miei piatti blu di Spode, un’antica manifattura inglese e i tovaglioli con piccoli puntini bianchi facevano un bel contrasto. Niente sottopiatti e solamente bicchiere per il vino rosso e per l’acqua. I tumblers per l’acqua sono tutti diversi uno dall’altro e sono così delicati che non li uso spesso…. e comunque li ho già decimati, me ne sono rimasti solo 10.
Apparecchiatura semplice e curata, come piace a me, solo una forchetta perché di solito porto quella pulita dopo aver ritirato i piatti della prima portata e le posatine del dolce già in tavola
Marina mi ha fatto notare che il blu, il bianco ed il rosso sono i colori della bandiera americana, giuro non l’ho fatto apposta 😜
p.s. i miei bei fiori al centro della tavola che – tolgono spazio prezioso – durante la cena sono stati fatti misteriosamente sparire, chissà chi sarà stato…