Aspettando l’autunno

Visto la temperatura di ieri (quasi 28 gradi….)  mi sto chiedendo se questo post è un “attimo” fuori luogo….. ma io veramente sto iniziando a pensare alla mia stagione preferita perchè le giornate si accorciano, le temperature alla sera  scendono e anche la natura comincia ad essere meno rigogliosa (le mie ortensie sono ormai quasi completamente seccate😔).

Settembre è il mese del mio compleanno, dell’inizio della scuola, dei bellissimi colori delle foglie e dei primi abiti caldi. Sfogliando le mie foto sono già entrata in questa bella stagione

IMG_4095torta di compleanno…. per il prossimo cosa preparerò?

Lo scorso anno ero ad Erbin e Csaba dalla Zorza mi cantò Tanti Auguri, grande emozione…

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inizia la scuola, i miei bimbi stanno per entrare in classe. Siamo nel 1993 😊

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ecco i colori che adoro. La natura inizia a regalarceli

le foglie cadono, le zucche cominciano ad ornare i giardini.

IMG_4317i cieli sono di quel blu che solo ottobre sa regalare

IMG_7025Le città si vestono d’autunno e sono bellissime

IMG_1643la luce cambia e addolcisce tutto

le tavole dai colori caldi e la cena del Thanksgiving sono assolutamente irrinunciabili

le prime nebbie, il camino e le castagne….

Non vedo l’ora arrivi l’autunno e voi? Alcuni dei miei motivi ve li ho svelati, voi ne avete?

Grazie come sempre per la vostra visita ! 💗

“Vignette” autunnale

Lo so che state cercando di capire di cosa parlo…. ma non sono riuscita a tradurre questo termine americano con una sola parola.

La vignette è una composizione di oggetti che raccontano una storia, che parlano della nostra personalità e che danno calore alla nostra casa. È un modo nuovo e divertente per mettere in evidenza tanti oggetti che già possediamo dandogli nuova vita e rendendo qualsiasi locale più interessante e “simile” a noi.

È un’abitudine tipicamente americana che io trovo graziosa, è un qualcosa che ci fa “entrare” nelle stagioni con lievi accenni tipici. Che sò in autunno castagne, mele o zucche, inverno pigne, candele, piccoli cerbiatti, primavera uova, margherite, coniglietti ed in estate conchiglie, nodi marinari….. o tutto quello che il nostro gusto o la nostra fantasia possono abbinare.

Per formare una vignette aggraziata bisogna rispettare alcune linee guida che cercherò di sommarizzare qui, prendete nota (perché alla fine ci sarà una sorpresa….)

prendete

  • un bellissimo vassoio, un piatto, uno specchio, una tovaglietta su cui raggruppare i vostri oggetti
  • un elemento naturale come fiori, frutta, rami…
  • qualcosa di alto o grande che faccia da punto focale
  • materiali diversi: tessuto,  vetro, legno…
  • una palette di colori non troppo varia ma non obbligatoriamente legata ai colori del locale dove metterete la vostra vignette
  • variate altezze anche sovrapponendo oggetti
  • usate quello che più amate e che magari è sempre chiuso in un armadio
  • oggetti in numeri dispari perchè sono più facili da sistemare

Generalmente metto solo una vignette in casa, (anche se nelle case americane è facile trovarne in più locali) i miei luoghi preferiti sono l’ingresso o la cucina perchè mi danno il benvenuto e sono sempre sotto gli occhi ma anche un tavolino fra i divani o il tavolo in sala da pranzo funzinano benissimo come “espositori”

Qui sotto qualche idea presa da pinterest per meglio spiegarvi cosa intendo.  C’è anche qualche foto mia subito riconoscibile….. e la sorpresa sarebbe questa: cercherò di pubblicare le vostre vignette se me le mandate. Non siate timide, l’idea è che tutte potremo prendere spunti, non è una gara di bravura ma un modo per condividere (lo sapete che è un pò la mia fissa 😊). Mandate le vostre foto alla mia mail.

Io aspetto fiduciosa!

 

 

Vacanze finite, si riparte!

Con il finire del mese di Agosto anche le nostre vacanze finiscono. È ineluttabile il ritorno alle abitudini che ci accompagnano tutto l’anno. Se da un lato ne sono molto felice dall’altro una piccola malinconia mi invade. Ho ancora negli occhi il blu del mare sardo, le corse mattutine sulla spiaggia deserta e le cene in terrazza, nel contempo  mi piace che il sole cominci a tramontare prima e l’aria diventi frizzantina, la mia stagione preferita è alle porte.

Quest’anno al mio rientro dalle vacanze sono stata presa da una voglia di decluttering , come direbbe una mia amica, così ho aperto cassetti ed armadi ed ho fatto “pulizia”. Tutte quelle magliette che non metto più, i pantaloni che stringono troppo (il pensiero è sempre lo stesso: riuscirò a rientrarci ma non succede mai…..) i giacconi che ormai vedo nell’armadio da tempo e che la scorsa stagione non ho mai infilato sono finiti tutti in un bel sacco e li porterò in parrocchia dove sono certa saranno donati a chi ne avrà bisogno.

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In questo periodo anche la palestra acquista maggior fascino. Non so voi ma generalmente le vacanze regalano quei due chiletti che vorrei davvero eliminare alla svelta. (tutti i gelati di Mimmo e Agnese e le brioche del fornaio hanno fatto il loro “lavoro”) così nuovi buoni propositi mi fanno compagnia.

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Le belle giornate mi spronano a organizzare pranzi in giardino, a proposito vi ricordate vi dicevo che avrei rifatto il bbq del vicinato? Data fissata e ne sono lieta! Le gite fuori città, le passeggiate nei boschi con il mio cane, le pizze con gli amici che nn vediamo da qualche tempo riempiranno questi ultimi week end dalle temperature miti. Quando avevo i bambini piccoli mi ricordo le uscite per acquistare nuovi quaderni, diari e i libri, le cartelle che si riempivano alla svelta e quel buonissimo profumo di carta nuova che ora mi manca un pò.

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Com’è andata la vostra estate? Siete rientrate e come me siete indaffarate a riorganizzare tutto?  Io comincio anche a pensare alle piante fiorite che metterò in giardino, quest’anno cavoli ornamentali colorati di viola e settembrine rosa daranno il benvenuto a chi mi viene a trovare…. volete fare un salto qui?

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Amiche di penna #7

Cinnamon-nut coffee cake   di Gabriella

Non spaventatevi per il nome lungo ed in inglese e continuate a leggere, anzi a cucinare perchè quando in casa ci sarà un profumino delizioso mi ringrazierete.

Questa ricetta l’ha inviata Gabriella e racconta di animi gentili, di una signora americana avanti con l’età e di una giovane coppia atterrata a New York tanti anni fa.

La torta non ha niente a che vedere con il caffè ma si gusta a metà mattina appunto per la pausa caffè (volendo però si accompagna benissimo anche ad una tazza di tè nel pomeriggio) da qui il nome.

La  ricetta e’ stata data da Maria una signora americana che ha preso sotto le sue ali Gabriella ed Andrè la prima volta che si sono trasferiti a New York. Lei avendo una età di tutto rispetto ha fatto da nonna a questa coppia appena arrivata nella grande mela, dando consigli utili su NY e soprattutto aiutando “a far partire” la loro prima casa. L’avevano conosciuta in albergo in New Jersey dove la signora Maria  era responsabile dell’hospitality.  Purtroppo questa dolce signora e’ mancata qualche giorno fa e cosi Gabriella ricordando lei ha anche ricordato la sua torta….

Ecco gli ingredienti:

  • 100 gr di burro
  • 250 gr zucchero
  • 2 uova
  • 375 gr farina
  • 1 cucchiaino di lievito in polvere
  • 1 cucchiaino di bicarbonato
  • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia
  • 1 vasetto di yogurt naturale o panna acida

per il topping:

  • 70 gr di noci a pezzetti
  • 60 gr di zucchero
  • 1 cucchiaino di cannella

Scaldare il forno a 170 gradi, setacciare la farina con il lievito e il bicarbonato; in una ciotola montare fino a crema il burro e lo zucchero, aggiungere un uovo alla volta mischiando bene dopo ogni aggiunta. Unire la farina, l’estratto di vaniglia e la panna acida o lo yogurt. Versare il composto in una teglia imburrata aggiungere meta’ del topping e spargerlo sopra la torta, con uno stuzzicadenti e fare dei cerchi per incorporare il mix di cannella noci e zucchero alla base. Finire con la restante meta’ del topping ed informare per 45/50 minuti (fare prova stecchino per sicurezza). Volendo potete fare una morbida glassa per “abbellire” la buonissima torta 😋

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Grazie Gabriella!!!

p.s. care amiche di penna continuate a inviare ricette 😋

 

Dormire in camere separate

Stavo leggendo un articolo su una rivista americana e l’ho trovato interessante, Parlava di coppie felicemente sposate che non condividono la camera da letto. Lì per lì ho pensato che fosse una cosa abbastanza bizzarra, io non riuscirei a dormire in un locale sapendo che mio marito dorme in un altro specialmente se non c’è stato un motivo ben preciso…. ed ho pensato che in Italia questa situazione è abbastanza inattuabile perché le nostre case solitamente non dispongono di camere extra ma continuando a riflettere e a leggere, ho capito che non si dorme in due stanze diverse semplicemente perchè si ha litigato o perchè il menage di coppia sta scoppiando ma per motivi che mi sono parsi ragionevoli.

Spesso chi sceglie di dormire in camere separate lo fa  perché ha il sonno leggero e se la dolce metà continua a muoversi o russare durante la notte finisce per non chiudere occhio, così ci si sposta sul divano cercando un pò di pace e la mattina ci si alza più stanchi della sera.

Dormire in camere diverse permette di coricarsi o leggere un libro senza infastidire l’altro, non congelare o morire dal caldo se uno dei due è più freddoloso  (è il mio caso ma continuo a dormire nel nostro letto), mettere la sveglia senza obbligare l’altro ad aprire gli occhi se ha la fortuna di poter dormire un pochino più a lungo. Mi sono anche chiesta: se ci sono bambini non possono trovare la cosa strana? La risposta è stata: se si continua a comportarsi come sempre perchè dovrebbero? Succede spesso, d’altra parte, che quando i figli sono piccoli arrivino a fare visita a mamma e papà durante la notte così, per poter “sopravvivere”, uno dei due finisce nel letto del pargolo. Altra  domanda che mi sono posta: ma come si fa se non c’è la stanza per gli ospiti? Risposta: non si può…. ma se i figli sono ormai fuori casa la cosa diventa fattibile oppure se c’è un piccolo studio si può pensare di trasformarlo.

Continuando nella mia riflessione sono arrivata alla conclusione che sicuramente non è il dormire nello stesso letto che rende una coppia più innamorata, affiatata o felice di una che non lo fa. Io continuo a preferire addormentarmi e svegliarmi accanto a mio marito tutti i giorni ma non siamo tutti uguali, giusto? E voi? Che idea avete? Forse è un’abitudine più “estera” che italiana quella di stanze separate, che dite? Aspetto le vostre considerazioni 😊

Amiche di penna #6

Chicken Adobo  di Barbara

Era un pò che non scrivevo le vostre ricette (mi raccomando continuate a mandarle 😊) così oggi mi sono decisa. Il fatto è, che mi è venuta a trovare un’amica conosciuta in America e da cui ho mangiato per  la prima volta questo pollo. Questa bella signora bionda che ha molto viaggiato per esigenze di lavoro, l’ho conosciuta 13 anni fa a Greenwich e tuttora amiamo passare qualche momento assieme quando lei è qui o io sono là. Il suo pollo è molto buono ed abbastanza veloce da preparare; se lo accompagnate con del riso pilaf e poi aggiungete un piccolo dolce avete una cenetta perfetta.

La frase “i miei figli sono diventati grandi a pollo adobo” fa capire che la ricetta è stata cucinata abbastanza spesso ed anche se non fa parte delle ricette di famiglia tramandate da madre in figlia si è guadagnata il posto d’onore in amiche di penna.

Barbara mi ha raccontato che la ricetta è stata insegnata da Anna una signora filippina che ha vissuto con loro a Tokyo quando i bambini erano piccoli.

Le nostre ricette diventano sempre più internazionali dopo la Spagna, con la ricetta di Luisa, arriviamo in Asia con questo piatto.

Eccovi gli ingredienti che servono:

  • 6 fusi di pollo
  • 2 cucchiai di aceto di vino bianco
  • 150 ml. salsa di soia
  • 3/4 foglie di alloro
  • 5 grani di pepe nero
  • 2 spicchi d’aglio schiacciati

Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola e lasciare marinare per una notte. Cuocere sul fornello per circa 30 minuti sorvegliando. Trasferire in forno caldo a 220 gradi per 20 minuti in modo che si formi una crosticina croccante. Aggiungere un pochino d’acqua nel caso il sugo  si restringa troppo. Servire accompagnato da riso pilaf (irrorare il riso con il sughetto) Buonissimo!

I figli di Barbara ora hanno 24 e 21 anni e continuano a mangiarlo con gioia tutte le volte che viene presentato in tavola.

Thank you Barbara!

 

Voglia di marmellata

Ci sono delle giornate in cui mi piace parecchio chiudermi in cucina e accendere il forno o i fornelli. Oggi a Varese piove ad intermittenza così ho deciso che era la giornata ideale per preparare le marmellate.

Dal fruttivendolo ho comperato albicocche, lamponi ed un’arancia. Perchè un’arancia? Perchè trovo che nella marmellata di lamponi sia perfetta, provare per credere….

Le mie ricette sono semplici, non richiedono molto  zucchero (la metà di quello che usava la mia mamma) ed hanno bisogno solamente di pazienza, tempo, cura perchè siano perfette al momento dell’apertura dei vasetti. Siete pronte?

Ecco gli ingredienti per la Marmellata di lamponi:

  • 1 kg.   lamponi freschi
  • 500 gr. zucchero
  • 1/2 limone
  • 1+1/2 cucchiaini di buccia d’arancia grattuggiata
  • 1 pizzico di sale

IMG_0313Dopo aver lavato ed asciugato delicatamente i lamponi unirli allo zucchero ed alla scorza d’arancia e farli riposare  per circa 2 ore (volendo potete usare la pentola che poi andrà sul fornello).Passate ora sul fuoco dopo aver aggiunto il  succo di limone ed il pizzico di sale. Portate a  bollore continuando a mescolare in modo che si sciolga bene lo zucchero e  levate la  schiuma che si forma con un mestolo. Mescolate con frequenza perchè più la marmellata diventa densa più può attaccarsi alla pentola.

Quando ha raggiunto la densità che desiderate spegnete e se volete passate la metà della marmellata in un colino a maglie fitte. Per capire se la marmellata è pronta io faccio la “prova del piatto” Metto un piattino in congelatore dopodiché una volta estratto faccio cadere qualche goccia di  marmellata,  è pronta se  mantiene la forma iniziale altrimenti bisogna continuare a cuocere ( in totale ci vorranno dai 40 ai 50 minuti circa). Ora non resta che mettere il nettare nei vasetti di vetro sterilizzati (il mio metodo consiste nel fare un lavaggio in lavapiatti e poi passare al forno a 120 gradi per 30 minuti). Quando invaserete sarà tutto caldissimo quindi mi raccomando attenzione…. Ora capovolgete i vasetti tappati per almeno 15 minuti, di solito faccio passare qualche giorno prima di consumare la marmellata su una fetta biscottata per la mia colazione. La maggior soddisfazione quando apro un vasetto in inverno e si sprigiona il profumo dell’estate ☺️

Marmellata di  albicocche:

  • 1 kg albicocche ben mature
  • 500 gr. zucchero
  • 1/2 limone
  • 2 cucchiai di Sauternes ( a piacere)
  • 1 pizzico di sale
  • 1/2 mela a pezzetti (senza torsolo….)

La preparazione di questa marmellata è  uguale a quella di lamponi. ( beh unica differenza dovete privare le albicocche dal nocciolo e farle a pezzettini) La mela ha la funzione di addensare. Generalmente io passo il composto con il minipimmer prima di invasare perchè la preferisco senza  pezzi, a voi la scelta. Il Sauternes gli dona un gusto particolare che a noi piace.

Il vino e la buccia d’arancia nella  marmellata di lamponi sono i miei tocchi  distintivi, diventeranno anche i vostri?

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Enjoy!!!

Gli Hamptons

Quando si parla degli Hamptons subito la nostra immaginazione migra verso spiaggie con dune, oceano con spuma bianca, ville da capogiro che si affacciano su entrambi. Poi se abbiamo visto Revenge (la serie televisiva ambientata qui) possiamo anche abbinare IMG_1563questa zona a cene benefiche, club esclusivi, belle macchine e cocktails a bordo piscina. Gli Hamptons di cui vi voglio raccontare io sono tutt’altro .

Inizio con il dire che quando vivevo in Connecticut qualche “gita” l’ho fatta. Generalmente le piccole città che compongono questa meta super esclusiva dei Newyorkesi si popolano con i primi giorni di Giugno e le case vengono richiuse per il Labor Day (inizio settembre), beh io cercavo di evitare il “periodo di punta” quando mi avventuravo su questa lingua di terra.

Quello che ho sempre adorato di questa zona oltre alla natura e alla luce che qui è speciale sono i piccoli negozi di antiquariato, mangiare un lobster roll seduta ad un baretto sulla spiaggia, fare dello shopping nelle piccole boutique dove trovare anche oggetti carini per la casa, camminar sulla spiaggia per cercare il posto ideale per un pic-nic, incontrare persone sorridenti che in questo angolo di mondo si sono dimenticati cosa sia lo stress.

Lo stile che si abbraccia quando si viene a fare vacanza qui è molto rilassato oppure molto glamour (io preferisco il primo) le case hanno colori chiari, l’abbigliamento è spesso sportivo ma ricercato e facilmente si possono incontrare personaggi noti che bevono un caffè e leggono il giornale seduti ad un tavolino

IMG_1568Mi ricordo di una volta che partii in macchina con la mia mamma perché volevo andare a fare acquisti al negozio di Barefoot Contessa, una food writer americana che seguo per il suo stile inconfondibile, negozio ubicato a East Hampton. Bene dopo circa un’ora e mezza di guida e non poche ricerche per trovare il supermercato trovai la porta chiusa: il negozio aveva chiuso i battenti….. mi sarei messa a piangere invece  trovammo un posticino delizioso dove mi portarono uno fra gli hamburger più buoni mai mangiati ( lo so sarebbe stato più indicato un pesce, ma…)

Gli Hamptons non sono solo mare e spiaggie, sono anche mulini a vento ricoperti di shingles i tipici pezzetti di legno che ricoprono alcune abitazioni americane, sono vigne e vini prodotti in condizioni climatiche difficili considerando i freddi inverni del nord America, sono negozietti di prodotti coltivati a km zero, omelette cucinate con uova di galline allevate come “una volta” e sono campi di mele e pesche che hanno un sapore decisamente diverso da quelle comperate al supermercato.

Le scoperte fatte sono state così tante ed interessanti che mi sarebbe piaciuto poter vivere qualche momento in più su quel pezzetto di terra americana e chissà…. mai dire mai….  (tutto è possibile😉)

foto dal web

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