Chicago, la città dove vivrei

Non è la prima visita che faccio a Chicago. Ci andammo anche con i bambini. L’ho vista in inverno con un freddo micidiale, con il vento gelido che ti sferza il viso e congela le mani, l’ho vista in compagnia di chi ci veniva a trovare quando vivevamo in Minnesota tanti anni fa e l’ho rivisitata nel weekend del mio compleanno (cioè ieri l’altro)

Chicago è senza dubbio la città dove vivrei se dovessi ritornare qui in America. È bella, ordinata, pulita, dinamica, meno chiassosa di New York ma con quasi tutto quello che trovo nella grande mela.

La volete conoscere un pochino?

Ho fatto foto e chilometri a piedi. L’ho vista dall’alto dei grattacieli, da una barca a filo d’acqua e anche mettendo i piedi su un segway per spostarci in velocità . Sono stati 4 giorni intensi ma bellissimi in compagnia di amici che hanno festeggiato assieme a me i miei 60 anni. Ci sono stati risate (da parte di tutti) e commozione (da parte mia) e ora smetto di blaterare e vi parlo di lei, Chicago

Arrivati all’aeroporto Chicago O’Hare e diretti in città: due i modi per arrivare in downtown: Con i mezzi pubblici (c’è una linea di treno e metropolitana che vi fa arrivare in circa 45 min) o con un taxi/uber ( che però a seconda dell’orario in cui atterrate può metterci di piu)

Noi abbiamo fatto un mix: treno sino a Grand Blue metro station e poi abbiamo chiamato un Uber per arrivare al nostro albergo.

Siamo stati da EMC2 hotel. Un boutique hotel molto carino e splendidamente posizionato, si raggiungono molti luoghi da visitare a piedi.

I palazzi che si vedono in città sono diversi fra di loro ma hanno un filo che li collega tutti. Gli architetti che li hanno pensati e creati hanno tenuto conto di parecchie particolarità di questa città e hanno costruito, a mio avviso, uno fra gli skyline più belli in assoluto.

Chicago è stata distrutta da un fuoco che la bruciò quasi completamente nel 1871. Una “voce locale” racconta che l’incendio si è sviluppato a causa di una mucca che diede un calcio ad una lanterna da cui prese fuoco la paglia della stalla in cui stava e da qui si propagò a tutta la città.

Nella realtà si pensa che la causa sia stata la grande siccità che colpì la città nel periodo estivo, il grande numero di edifici in legno che la formavano e il forte vento tipico della zona. Fatto sta che il fuoco, durato 3 giorni, la distrusse quasi completamente. Venne ricostruita più sicura e più grande.

Questa città alla sera ha fascino da vendere con i riflessi del sole al tramonto e le mille luci che la illuminano quando il sole non c’è più.

Cosa vedere in questa città?

La Willis Tower è una delle visite che consiglio. Questa altissima torre che portava il nome di Sears Tower è stata sino al 1998 il più alto edificio del mondo grazie ai suoi 110 piani. Perché visitarla? perche al 99esimo piano si trovano 5 piccoli terrazzi tutti di vetro che sono a sbalzo rispetto la facciata. Mettere i piedi lì fa un certo effetto ma vi garantisce una vista pazzesca!

Un’altra esperienza che non potete mancare è la crociera di 2 ore sul fiume. La River Cruise è un’idea da non sottovalutare se vi interessa conoscere la storia di alcuni palazzi che costeggiano il corso d’acqua. Avere una guida che spiega e racconta anche gli aneddoti che sono legati ad alcuni grattacieli è davvero prezioso e fa la differenza. Sapere che un building ha nelle sue fontamenta quantità esagerate d’acqua (hanno detto anche quanta ma non mi ricordo….) per fare in modo che lo stabile resti in assetto durante le giornate di vento forte è una delle tante scoperte… È in assoluto una fra le cose che consiglio di più se intendete visitare Chigago e dove ho scattato le foto più belle, guardate

Chicago è bella di giorno come di sera. La vista dal ristorante dove abbiamo cenato il Signature Room at the 95th e dove ho festeggiato il mio compleanno è incredibile. Per puro caso abbiamo assistito anche a uno spettacolo di fuochi d’artificio che hanno reso la serata ancora più speciale (e che mio marito ha cercato di “far passare” come sua idea per festeggiare i miei 60 anni fra le risate di tutti coloro che erano seduti al tavolo😂😝🙃)

È stata un compleanno bellissimo! ma la visita della città non è ancora finita. Aspettate il secondo capitolo.

Io sarò qui ad attendere i vostri commenti.

Alla prossima

To be continued

Foto @mypie.site

Boston (parte seconda)

Come vi ho raccontato nell’articolo precedente, Boston è una città che si visita camminando ed è proprio così che è iniziata la nostra seconda giornata, sneakers ai piedi, caffè e via.

Il cielo non era blu come mi sarebbe piaciuto, ma durante la giornata è arrivato qualche raggio di sole e così, facendo attenzione a non finire in qualche pozzanghera regalata dalla pioggia notturna, ci siamo avviati. Sulla via abbiamo incontrato la Trinity Church.

Durante il periodo natalizio, si può ascoltare il famoso coro della chiesa che canta Christmas Carols a lume di candela, credo sia uno spettacolo emozionante…

Questa è una delle famose “tradizioni bostoniane” a cui partecipano non solo i bostoniani ma anche chi arriva appositamente dalle città vicine. A Dicembre infatti, è facile trovare lunghe code di persone sul sagrato in attesa di entrare. Le rappresentazioni sono tre e la chiesa è sempre molto gremita.

Dunque vi dicevo, mappina in mano ci siamo diretti verso Beakon Hill, uno dei luoghi che più mi sono piaciuti, forse perché tranquillo e romantico

Per raggiungere questo angolo della città abbiamo attraversato il parco più grande di Boston: il Common and Public Garden.

Questo grande spazio verde (sono 48 acri) è stato utilizzato per i primi 2 secoli come pascolo per gli animali e nel 1775 dall’esercito inglese durante l’occupazione della città.

Ora è un bellissimo parco nel cuore di Boston con un grande lago, fiori, piante, uno spazio progettato come un giardino inglese. Specialmente durante i fine settimana troverete persone sedute in terra con cestino da picnic al seguito, che attraversano il lago sui grandi cigni di legno o si siedono sulle panchine all’ombra dei grandi alberi.

All’uscita del parco la strada sale e io ho iniziato ad ammirare le bellissime costruzioni di mattoni rossi. Attraverso delle vie interne siamo arrivati a stradine di ciottoli, balconcini fioriti, silenzio e pace

Le case che vedete nelle mie foto sono a Beakon Hill. Oltre a essere graziose e molto antiche (sono state costruite verso la fine del 1700), sono anche fra le abitazioni più care da acquistare sul suolo americano, ancora di più se le vostre finestre danno sul parco. Qui infatti da sempre hanno risieduto le famiglie più facoltose delle città.

Alla fine di un’altra salita ( sì questa zona è tutta un sali-scendi) ci si è parato davanti il Palazzo del Governo dello stato del Massachusetts.

The State House si trova proprio sulla cima della collina di Beakon Street ed è il palazzo più antico della zona. Il suo disegno è stato di inspirazione a parecchi palazzi governativi compreso il Capitol Building di Washington.

Di fronte all’ingresso del palazzo c’è il bar dove John Fitzgerald Kennedy faceva colazione tutte le mattine. Il suo tavolo è ancora lì…

Sulla via che ci portava al Waterfront, dove volevamo mangiare il primo di una serie di lobster roll … abbiamo attraversato il Financial District reso interessante da un mix di vecchi e nuovi edifici.

Ed ecco il nostro pranzo gustato in un magico posto all’aperto vicino al fiume. ( la foto non gli rende onore, ma era davvero buonissimo)

Girovagando, dopo aver ripreso un po’ le forze, abbiamo trovato un luogo che mi ha riportato indietro nel tempo. Esattamente a quando visitammo Boston la prima volta con i bambini piccoli. Mi sono riseduta sulla panchina dove avevo fotografato Niccolò e Tommaso e ho iniziato una converszione a senso unico con questo signore ☺️

Questo piccolo giardino è vicino al Quincy Market. Un grande edificio affiancato da altri due di mattoni. Qui si trovano decine di ristoranti e molti negozi. Si può mangiare all’esterno degli edifici, facile ci sia parecchia gente perché è il ritrovo per pranzo dei Bostoniani e dei turisti. Le specialità della cucina di Boston sono: la Clam Chowder, il Bostonian baked beans with brown bread, le Lobsters, il Seafood, e la famosa Boston Cream Pie che è il dolce ufficiale del Massachusetts. Qui troverete questo e molto altro.

Sulla via del ritorno in albergo siamo entrati nella Chiesa di Arlington Street

Una bella sorpresa perché all’interno ci sono vetrate e lampadario di Tiffany che valgono la visita.

La giornata è stata piena di scoperte e non per ultima The Oceanair. Un ottimo ristorante di pesce situato in una edificio che ospitava una banca. Cibo e luogo che ricorderò

Mi fermo qui e vi do appuntamento per la terza giornata.

A presto!

pic @mypiesite e Pinterest

Boston (prima parte)

Ve lo avevo promesso e ogni promessa è debito! Oggi comincerò a raccontarvi cosa ho fatto in tutti questi mesi in cui ero silente 😉

Abbiamo abbandonato New York per brevi periodi, ma solamente una volta per una vacanza vera. (le altre abbiamo solo “cambiato aria.” Mio marito continuava a lavorare mentre io ero in quasi vacanza)

Dove siamo andati? Abbiamo deciso di visitare Boston e il Maine e la scelta è stata azzeccata.

Boston mi piace da sempre, è la citta più antica degli Stati Uniti, è elegante, è famosa per le sue università ( Harvard e il Mit ) e conserva intatto il fascino regalatole dagli anni e dagli eventi storici che si sono svolti qui.

È la città da cui partirono le lotte per l’indipendenza dagli inglesi. La culla della Rivoluzione Americana, la città dove si è proclamata la Dichiarazione di Indipendenza e dove è nato John Fitzgerald Kennedy uno dei protagonisti della storia contemporanea americana.

È la seconda volta che veniamo a Boston, la prima avevamo i bambini alle elementari ( quindi diciamo quasi 30 anni fa?) ma ho ritrovato intatta la sua allure europea, la semplicità con cui si riesce ad attraversarla e la gentilezza dei bostoniani.

La partenza di questo viaggio è stata in salita. Tempo uggioso e qualche difficoltà con il noleggio della macchina ma dopo un percorso ad ostacoli siamo arrivati in hotel.

Abbandonati i bagagli nella stanza, ci siamo catapultati fuori. Ci sono mille cose da vedere e da fare a Boston.

Poco distante dal nostro albergo abbiamo trovato una strada deliziosa e piena di ristorantini, piccoli negozi, persone sedute ai tavolini o che curiosavano le vetrine (me compresa). C’era il sole del tardo pomeriggio, un’aria di vacanza e Newbury street è stata il biglietto da visita ideale.

newbury street e le sue casa di mattoni
i negozi e i ristoranti

Rientrando verso il nostro hotel abbiamo percorso la Boylston street e, oltre ad ammirare i vari edifici, i miei occhi hanno riconosciuto il nome di un negozio che c’è anche a New York: RH ( Restoration Hardware). Uno dei negozi di arredamento che preferisco anche perché la loro merce è esposta all’interno di edifici particolari. A Boston infatti hanno scelto lo spazio che fu del Museo di Storia Naturale. Una vera chicca!

RH Boston
un’ambientazione da Restoration Hardware
ed ecco un filmato dell’ interno

Sulla Boylston Street è stato eretto un monumento in ricordo delle vittime dell’attentato terroristico avvenuto durante la maratona del 2013. Vi morirono 3 persone, molte rimasero ferite e vederlo mi ha riportato indietro nel tempo e fatto venire la pelle d’oca.

Il tempo di attraversare la strada ed eccoci in albergo e pronti per la cena da Abe & Louies, un ottima steak house proprio di fronte al nostro hotel, e la giornata è volata via…

To be continued…

foto @mypiesite

Sognare le vacanze…

Mi piacerebbe fare qualcosa di proibito… o perlomeno proibito in questi momenti di pandemia!

Sogno di essere su una spiaggia con di fronte il mare cristallino, la sabbia bianca ed il sole che mi scalda. ( questa mattina sono uscita a fare la spesa e a New York nevica… ora capite meglio il mio desiderio?)

Sogno di essere in mezzo al deserto in una tenda dei famosi uomini blu, i Tuareg. Ascoltando il vento del deserto oppure seduta sulla sabbia a contemplare le stelle.

Sogno di essere in una baita in alta montagna ad Agosto, davanti ad una polenta taragna e con il rumore dei campanacci delle mucche come musica di sottofondo.

Sogno di essere in Giappone quando ci sarà la fioritura dei ciliegi oppure in un monastero di monaci dove tutto è pace e silenzio, ci si alza alla mattina presto e si mangia nelle ciotole.

Sogno di poter visitare la Scozia quando è tutta rosa di erica e gli occhi vedono colline, valli e fiumi.

Sogno di andare a Chicago a rivedere questa città che mi affascinò tantissimi anni fa (forse questo è l’unico sogno possibile…. perché, per ora, se usciamo dagli Stati Uniti non possiamo più farci ritorno se non grazie ad un particolare permesso che viene rilasciato in casi particolari)

Sogno di visitare l’Australia e l’Alaska

Sogno, sogno, sogno…

Sul New York Times ho letto che è OK anzi che è BENE sognare: “SOGNARE È UN’IMPORTANTE FONTE DI GIOIA E PIACERE.” ( quindi facciamolo senza vergognarci troppo 😉)

Secondo uno studio fatto dalla dott. ssa Dunn dell’università della British Columbia, quando ricominceremo a viaggiare dopo aver passato molti mesi senza la libertà di poterlo fare, ritornemo ad apprezzare anche semplici weekend passati non troppo distanti da casa e ci sembrerà, comunque, di toccare il cielo con un dito.

Quindi, solo per divertimento dove vi piacerebbe passare la prima vacanza vera? Un particolare hotel? A casa di parenti/amici? Una spiaggia deserta? Me lo raccontate qui sotto?

Sognare non costa nulla e regala gioia!

Foto @Pinterest

Vacanze, covid e New York

Finalmente estate! Estate e vacanze…. ma voi le fate le vacanze quest’anno?

Viviamo ancora a New York. Lo scrivo perché mi sono eclissata negli ultimi due mesi, sorry guys! E stiamo vivendo in una città diversa…. Il caos di alcune zone turistiche è inesistente e se da una parte ne sono quasi contenta, dall’altra ne sono dispiaciuta. Vedere le strade deserte è bizzarro. Nella zona in cui viviamo noi la situazione è leggermente migliore: ci sono persone che vanno a fare le commissioni (come me….), la spesa nei supermetcati aspettanto pazientemente in fila per entrare (eh sì, noi siamo ancora messi così…), che si fermano a guardare le vetrine (anche se parecchie saracinesche non si sono alzate), che cenano nei ristoranti all’esterno dove sono state allestite zone graziose e piene di piante e fiori, ma le malls non sono state ancora aperte.

La città è semi-deserta anche perché chi ne ha la possibilità va nella casa di vacanze. Noi non abbiamo una casa dove rifugiarci così ci ritagliamo dei piccoli week end lontano dalla città, ospiti di amici simpatici e generosi.

L’idea di passare tutto il mese di Agosto in un appartamento non mi entusiasma! I nostri piani erano diversi… vedremo.

Ho un desiderio “insane” di passeggiare nelle piccole città d’arte italiane, di camminare sui sentieri dei boschi delle montagne valdostane, ammirare un tramonto seduta in riva al mare, bere un aperitivo al fresco di una pianta secolare o all’ombra di un portico con i muri sgretolati.

E voi? Avete piani vacanzieri?

Questo covid sta davvero cambiando le nostre abitudine e le nostre vite. All’inizio tutto era strano. La paura/preoccupazione si era impadronita di noi, ora riusciamo a tenerla sotto controllo… ma effettivamente indossare la mascherina con 35 gradi e un’umidità altissima è faticoso, portare in borsa il disinfettante per le mani e non poter abbracciare tutti quelli che vorremmo fa parte di una nuova normalità.

In Italia come vanno le cose? Riuscirete a ritagliarvi una piccola vacanza in questo mondo nuovo?

Mi raccontate i vostri piani o i vostri sogni per le vacanze? Io vi dico che continuo a sognare di poter rientrare ad Agosto. Lo continuo a sperare e volere con tutte le mie forze, lo desidero con tutta me stessa perché…. perché la mia famiglia si allargherà e allora bisogna esserci per dare il benvenuto a questa piccina! Vi pare?

Attendo i vostri commenti come sempre, mi sono mancati in questi due mesi!

Un grande abbraccio a tutti voi, a presto 😘

foto mypiesite e pinterest

Gita domenicale: Iseo

A volte non ci rendiamo conto della fortuna che abbiamo. Viviamo in un paese in cui bellezze naturali, storia e buona cucina fanno capolino ovunque uno guardi. Sarà per questo che sempre più turisti visitano i mille angoli italiani. Si perchè oggi vi racconto di una gita fatta poco tempo fa in compagnia di amici. Non vi parlerò delle grandi città famose come Venezia, Firenze e Roma ma di un piccolo centro seduto fra le colline della Franciacorta e le acque del lago d’Iseo.

Iseo è un bellissimo borgo medioevale, ricco di stradine con sbocchi sulle acque limpide del lago,  bei negozi e tanti piccoli ristoranti con tavolini apparecchiati nei dèhors. Al centro della cittadina c’è piazza Garibaldi con i bei portici. Da lí si raggiungono parecchi luoghi interessanti fra cui il castello di Iseo costruito nel  1100 circa con le belle 4 torri di pietra e dove nelle sale restaurate si trova la biblioteca comunale. Facendoci  guidare da Alberto siamo sbucati in una piazza minuscola ma su cui si affacciavano ben tre chiese – di cui una oramai sconsacrata – una posto ricco di fascino e storia.

Passeggiando sul lungo lago si respirava un’aria di vacanza. Persone sedute al sole che prendevano un’aperitivo, che attendevano il traghetto pazientemente o che passeggiavano come noi osservando tutto e tutti.

Katia mi ha accompagnato in un micro negozio dall’aspetto estremamente elegante e sofisticato dove centinaia di boccettine di cristallo erano allineate ordinatamente sulle mensole: Manuela e dintorni.  Nomi sconosciuti, stravaganti e affascinanti mi  incuriosivano. La proprietaria, Manuela, ci ha accolti con un sorriso e con modi garbatissimi mi ha svelato cosa racchiudevano quelle belle bottigliette. Rosa di maggio, nocciola, cannella, vetiver e ribes nero oppure mandarino, mughetto, cardamomo, sandalo e ambra. Sarei rimasta tutto il giorno a scoprire nuovi profumi e ad ascoltare come queste essenze mescolandosi creavano magie. Insomma non ho resistito e mi sono comperata un nuovo profumo che diventerà il mio inseparabile compagno di  tutti i giorni. Il suo nome? Quercus di Penhaligon’s

Sulla via del ritorno ci siamo fermati brevemente anche alla riserva naturale Torbiere del Sebino che  mi sarebbe piaciuto visitare in sella ad una bicicletta.

Vi lascio con qualche foto chissà se vi piacciono…

 

 

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e vi ringrazio, come sempre, della visita

 

foto apertura web le altre mypiesite

 

 

Agosto

È il mese delle vacanze, siamo pronti a rilassarci, divertirci, gustare cibo che a volte (o spesso) non cuciniamo, riposarci. Siamo sorridenti ben disposti e con il desiderio di scoprire luoghi, persone, abitudini sconosciute oppure  tornare a gustare il gelato alla crema di sempre, stenderci di fronte allo stesso mare o camminare con lo zaino in spalla sui sentieri che ci sono noti.

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Amo fare le vacanze a luglio. Sempre nello stesso luogo, seguendo tutti gli anni le mie tradizioni, quando la spiaggia è meno gremita e non faccio code quando vado a comperare il pesce.

Il mese d’Agosto invece lo preferisco nella mia piccola città.  Lo so sono in controtendenza ma anche a casa si sta bene.

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Durante i week end andare a fare una passeggiata, mangiare un gelato o  distendersi in un prato dopo aver gustato un semplice panino al salame sono esperienze che si apprezzano di più perché sembra di essere gli unici abitanti della terra; tutti sono in vacanza.

Ebbene sì, non  amo particolarmente la calca, le grida, le persone che invadono il tuo spazio senza farsi particolari problemi. Quando si è giovani non si bada a queste cose, ora le noto e le rifuggo.

Auguro a tutti voi un bellissimo periodo di riposo. A voi che siete distesi su una spiaggia con un buon libro a tenervi compagnia, voi che state scoprendo la località che vi aveva sempre incuriosito, voi che avete uno zaino in spalla e siete circondati dalla natura e dagli amici e anche a chi per mille ragioni è rimasto in città.

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a presto!

Foto pinterest e di mypiesite

 

Passeggiare lungo il fiume

Sono attratta dall’acqua da sempre. Mi piace il mare, mi piacciono i temporali estivi con i lampi e poi il tuono che squarcia il silenzio, mi piace guardare la pioggia attraverso i vetri nelle giornate autunnali, mi piace ricordare le passeggiate lungo la Senna mentre gustavo un gelato di Berthillon. Mi piace la sensazione di tranquillità che mi dà lo scorrere dell’acqua del fiume, mi piace   anche quando in montagna è irruente e schiumoso, quasi fosse un giovane che non vuole ostacoli e desidera solo la libertà. Il primo sport che ho praticato è stato il nuoto, avevo quattro anni ed ho imparato al mare sotto gli occhi del bagnino che ci voleva in spiaggia alle 8. Insomma il mio amore per l’acqua è di vecchissima data…. così quando ci riesco le vado il più vicino possibile. È stata per questa mia passione che durante un week end a Vienna mi sono spinta sino alle sponde del Danubio.

72455D59-BB06-4FD5-B5D1-B30C5D3B8BF4Ho trovato la frescura delle piante, la brezza che soffiava leggera in una giornata particolarmente calda di Maggio e la pace tipica dei luoghi dove si passeggia.  I bambini in bicicletta, i gruppi che attendevano i battelli per fare una piccola crociera sul fiume, i ragazzi su skateboards che sfrecciavano accanto a noi ed alcuni graffitari che dipingevano le murate non toglievano la sensazione di serenità che mi dava questo posto.

8DEBC839-97CC-498E-BB75-5FADC252DAF3L’unico spazio della città dove ho trovato i muri colorati è stato qui. Vienna è una città bellissima, ordinata e con maestosi edifici perfettamente puliti. Ve ne racconterò…

Proprio in questo angolo di città, ho trovato una scritta che mi è molto piaciuta:48A0F0A4-62C4-40EF-8F03-4CD922F83D4DContinua a sorridere .

 

 

Madrid #2

Apro il secondo racconto della mia visita a Madrid con un’immagine che raffigura una Madrid insolita. La maestosa Plaza Mayor con i suoi edifici rossi ed i tetti d’ardesia. Il bel palazzo decorato e la statua centrale quest’anno ospitano un’installazione di un’artista americana. Questo contrasto fra antico e moderno lo si trova in più quartieri e devo dire che non me lo aspettavo…. una città in evoluzione ed interessante sotto tanti punti di vista.

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Ma torniamo a Plaza Mayor ed alle sue stradine, ai suoi bar de tapas ed ai piccoli ristoranti dove fermarsi a gustare un buon piatto di jamon serrano. È una piazza sempre gremita e che la domenica mattina ospita un mercato di filatelia che attira curiosi ed appassionati. Noi  ci siamo fermati a gustare un piatto di prosciutto in un dei tanti locali che si trovano nella zona. Devo dire che però continuo a trovare i nostri prosciutti mooooolti più buoni del famoso serrano, sono un pò campanilista? Forse…

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Superato questo luogo gremito ci siamo diretti al Palacio Real. Sulla strada qualche scoperta inaspettata come il Mercado de San Miguel, un mercato coperto ricco di colori frutta, verdura e tanto altro e una bella piazza tranquilla

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mercado de San Miguel

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Plaza de la Villa

Ancora un pò di strada e la Cattedrale di Madrid Nuestra Señora de la Almudena con la sua cripta e il Palacio Real ci appaiono nel loro splendore.

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la cattedrale e la sua cripta

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il palazzo reale

Sarà che le case reali hanno sempre un certo fascino sulla sottoscritta, sarà la mia natura curiosa e sognatrice ma non vedevo l’ora di scoprire le varie “stanze” di questo bella residenza (biglietti acquistabili sul sito se volete evitare lunghe code). Sono rimasta soddisfatta. Il palazzo reale è ricco di tesori artistici di valore inestimabile. Questo palazzo ora è utilizzato solamente per le cerimonie di Stato e la famiglia regnante vive in un “più modesto” edificio. Entrare e salire il bellissimo scalone dà l’idea di quello che si visiterà subito dopo. Stanze con bellissimi soffitti affrescati dal Tiepolo, arazzi alle pareti, lampadari scintillanti (nella sala dei banchetti ce ne sono 25  che illuminano la tavola) e dipinti del Goya sono solo alcuni esempi. Mi è piaciuta la stanza dove il re ed i suoi ospiti si recavano a fumare, le pareti ricoperte di ceramica erano bellissime. Altro spazio decisamente interessante è l’armeria. Consiglio di fare una visitao anche lì.

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Presi dalla fame, ci siamo recati da La paella Real ( Calle de Arrieta 2) nella vicina piazza dell’Opera è walking distance dal palazzo reale. Cibo buonissimo, camerieri cortesi e simpatici ed ambiente tradizionale.

Quando visito nuove città mi piace assaggiare le loro specialità così nel tardo pomeriggio ho gustato un’ottima cioccolata accompagnata da Churros (frittelle). Non vi aspettate una bevanda come la nostra, è densa, fatta con cioccolato amaro, latte, amido di granoturco e zucchero. Ecco l’indirizzo se anche voi siete golosi come me: Chocolateria san Ginés ( Pasadizo de San Ginés 5).

2C6C7DC8-67F9-4DBA-9D61-21134C0DA26CI madrileni sono amanti delle notte, abitualmente cenano tardi e non disdegnano ascoltare buona musica. Noi, la seconda sera, abbiamo  cenato da Rubayiat (calle Juan Ramon Jimenez) carne ottima!

Rientrando in albergo abbiamo ammirato la città illuminata e finalmente abbiamo raggiunto la nostra stanza dove ho potuto riposare “le mie stanche membra”

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Madrid, bella anche di notte!

Viaggio a NewYork

La grande mela è, a mio avviso, una delle città più affascinanti del mondo. Certo tante non le ho visitate ma New York è una di quelle dove so di poter scoprire sempre angoli nuovi. È una città  ricca di novità, è così grande che quando passeggi a Central Park non pensi di essere in una metropoli, quando cammini sulla Fifth Avenue sai che le vetrine dei negozi ti obbligano a voltare la testa e quando passi da China Town ti chiedi se dietro l’angolo troverai un bellissimo tempio. I suoi quartieri sono tanti, ad Harlem anni fa assistetti ad una messa dove un coro gospel mi fece venire la pelle d’oca, Brooklin sembra una piccola cittadina a misura di bambino, il Meatpacking District  una volta tempio di grandi macellerie è ora uno fra i luoghi più trendy, è ricco di ristoranti e negozi di moda che lanciano tendenze

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Sono arrivata a Manhattan in treno e ad accogliermi il grande atrio con la bandiera americana

 

appena uscita dalla stazione un negozietto dove fare un dolce stop, mini cup cakes dai mille gusti e colori. La scatola che vedete è quella che mi sono gustata mentre un taxi mi portava a Soho, ma non li ho mangiati tutti io…. ero con due amiche 😬

 

ecco il primo sguardo su Manhattan: vecchi edifici accanto a skycrapers e cantieri aperti. Una città viva e dal cuore pulsante.

Quello che amo di questa metropoli sono le nuove idee che sembrano inesauribili, ciò si rispecchia anche nei negozi ne ho trovati alcuni veramente curiosi.

 

un mondo di tè, di teiere, di tazze e di mille accessori bizzarri e non, che possono essere utili per la cerimonia del tè

 

per chi ama sferruzzare da Purl trovate tutto quello che vi serve

 

negozi très chic e dalle ambientazioni raffinate sono ovunque.

 

Quest’anno sono andata a visitare la Freedom Tower è stato un momento commovente, il grattacielo è bellissimo e le due piscine costruite al posto delle Twin Towers sono un omaggio a tutti i morti di tanti anni fa, un bellissimo tributo alla loro memoria.

La giornata come sempre succede con le cose belle è volata. Le prime luci della sera hanno cominciato ad accendersi e noi siamo tornate a Greenwich.

Ciao Big Apple a presto!

 

 

mypiesite

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