Mr. Ikea

Mi ha sempre incuriosito il successo di Ikea. Ci sarò andata migliaia di volte, non scherzo, come probabilmente ognuno di noi. Tutte le mie case hanno avuto pezzi Ikea, la classica libreria Billy, cuscini, poltrone, piatti e molto altro ancora.

Quando trovammo la nostra casa a Parigi mi ricordo che andammo da Ikea in metropolitana. Pessima idea…. ricordo ancora il rientro come un incubo😂😂😂. Sì perche quando si entra in un negozio Ikea si parte con un’idea e si finisce con aver acquistato 4 volte quello pianificato, è successo solo a me?

Ora che il suo fondatore è mancato ho letto con interesse la sua storia.  Ragazzino super intrapendente con idee geniali, (per dirne una andava a pescare salmoni e li vendeva porta a porta) a soli 17 anni apre il primo negozio e da lì non si ferma più. Ha importato lo stile svedese ovunque ma il grandissimo colpo di genio è stato quello di avere pensato al mobile low cost da montare da soli a casa.

7DD4962D-FAA1-41F8-9BE3-C7453C2C0446Anche a voi è capitato di trovarvi con foglio delle spiegazioni e brugola in mano nel tentativo di montare la scrivania dei bambini? Certo con il passare degli anni sono arrivati servizi che supportano chi non è proprio “agile con le costruzioni” e anche un’ottima assistenza da parte di professionisti che aiutano ad individuare le migliori soluzioni per la propria abitazione.

Sono andata in negozio pochi giorni fa, avevo bisogno di poche cose…. ma ci sono rimasta parecchio. Tutti gli ambienti che creano sono belli, dal romantico, al moderno, al classico anche per il giardino si trovano soluzioni carine.

Sono pronta a scommettere che tutti possiedono un oggetto con un nome tipo Jubla, Bestå o Ektorp.FFADA222-A633-47B4-BE9D-56CE421FE563 Passando da un ambiente all’altro e curiosando ovunque mi sono bloccata nel reparto candele per finire con il comperarmi le solite tealight, delle belle candele di una nuance di rosa delicato che stanno benissimo nel mio bagno ed una piantina di muscari, fiorellini blu che hanno portato un pochino di primavera in casa.

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Ho concludo con una confezione di biscotti, del salmone e le “girelle” alla cannella…. (tutto ciò fuori lista, ovvio 🙄)

Caro sig. Kamprad le auguro buon viaggio!

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foto corriere della sera

foto dal web e personali

Riorganizzare il bagno

Questa mattina mi sono svegliata con un’idea che mi frullava nella mente: rivoluzionare una parete del mio piccolissimo bagno per gli ospiti. A dire il vero quest’idea è un pò che staziona lì. Mi piacerebbe rendere più interessante questo piccolo locale con della carta da parati. So che forse non è il massimo in bagno ma…. Avete in mente quelle bellissime carte inglesi, o quelle con giganti disegni di fiori, oppure mi piacerebbe anche  lo stencil e riprodurre un disegno su tutta la superfice, qualcosa simile a questo per interderci….

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Poi mi sono data una calmata, ho pensato che andrò a cercare per negozi qualche bella carta/ stencil e seduta a tavolino deciderò come procedere. Credo che quando questa “decisione” verrà comunicata a mio marito gli verranno i sudori freddi. Lui sarà parte integrante del progetto 😬

Per ora mi sono soffermata ad osservare il mio bagno ed a notare che anche lì bisogna mettere mano. Niente di sconvolgente ma un bel riordino, ecco, quello sarebbe un’ottima idea.

Anche a voi capitano le giornate così? Quelle in cui volete pulire i vetri, lavare le tende, sistemare i cassetti e sentire un buon profumo di pulito? Oggi è una di quelle! Con occhio severo ho guardato il locale….  pulizia approfondita e qualche azione per meglio organizzarlo è indispensabile, continuate a leggere per scoprire cosa intendo.

  1. Decluttering. E0B339AB-CC90-433D-8C97-0CE3954B1BCDQuesta parola spesso usata fa veramente al mio caso. Avete anche voi campioncini che vi danno in profumeria, creme quasi finite che non usate più, profumi che vi hanno regalato ma che non vi piacciono molto, asciugamani vecchi e logori che non hanno più niente di soffice? Ok tutto pronto per essere cestinato
  2. Ogni cosa al suo posto. 8BD9A2DC-0513-484C-81CD-908942B9BAC8 Ora che ho deciso cosa resterà nel mio bagno devo individuare un posto preciso e comodo per mettere ogni cosa. A parte lo spazzolino ed il sapone che per forza saranno accanto al lavandino, asciugacapelli, spugne, le famose scorte (voi le avete? balsamo, bagnoschiuma, crema corpo, carta igenica etc, etc) devono avere uno spazio dedicato ed essere in ordine all’interno del mobile del bagno o ben riposte in quei bellissimi cesti che spesso mi sono portata a casa presa dall’entusiasmo….. è successo anche a voi?
  3. Creme, make-up, profumi. 4E80E5A9-FA08-43B9-802E-97971CC77921 I miei profumi saranno allineati su una mensola, mentre creme & company nei deliziosi cestini a cui ho accennato prima. Se invece voi avete un cassetto usate dei divisori (si trovano anche da Ikea) Rossetti, smalti, creme e trucchi vari saranno di facile accessibilità e cosa ancora più importante non perderete tempo nella ricerca
  4. Farmaci nascosti ma a portata di mano.E566A0F8-3ED0-4247-9254-19AE71D5DCB6 I miei due piccoli cassetti dei farmaci sono generalmente un disastro. Pieni zeppi di medicine scadute o che non vengono usate…. Dopo aver controllato ogni medicina e buttato tutto ciò che non è utilizzabile quello che intendo fare è ordine ed anche impegnarmi a riporre le medicine immediatamente dopo averle usate. Se vi chiedete perché ho usato il termine nascosti è perché specialmente con bambini in casa mi sembra la cosa migliore da fare.
  5. Zona lavanderia. 4E8E0B89-6889-47DE-9951-BF30D7BE8331Ho la fortuna di avere una lavanderia, i miei prodotti sono riposti dove c’è la lavatrice ma se non fosse così credo che metterei tutto ciò che mi serve su un ripiano, organizzerei una cesta (si ancora lei) con all’interno ciò che deve essere stirato e non esagererei con le scorte per ottimizzare lo spazio.
  6. Contenitori per panni sporchi. 3C81F22F-B6B5-41B4-B046-EF74747738F8Per evitare di avere cumuli di biancheria sporca uno o due contenitori sono una buona idea. Uno per il bianco ed uno per i colori. Con questo stratagemma chi mette a lavare mi aiuta a velocizzare le lavatrici. Specialmente se sono a vista devono essere carini ed abbinati allo stile e ai colori del bagno.
  7. Fiori e piante. 861CCBB8-0344-4865-8C3A-AC7F005DDB30Qualche fiore o una piccola piantina verde (le orchidee sono le mie preferite non richiedono grandi cure e apprezzano il caldo umido del mio bagno) daranno un aspetto fresco e molto curato al bagno quindi non possono mancare.

Dopo tutte queste azioni il bagno sembrerà “bellissimo” e speriamo possa resistere così il più a lungo possibile 😉

p.s. nel caso veniste prese da “manie di ordine e pulizia” come è successo a me vi auguro buon lavoro!

foto Pinterest

 

Amiche di penna #11

Gamberi in saor di Lalla

Care amiche abbiano una nuova ricetta da provare. È un’ottimo antipasto o stuzzichino e parla veneziano.

Lalla me l’ha mandata e questa volta non riassumo quello che mi ha scritto nella sua mail ma ve la mostro come mi è arrivata. Descrive benissimo l’amore di Lalla per Venezia e per la sua cucina.

“Questa ricetta credo esprima pienamente il carattere della città in cui è nata.
I gamberi in saor sono una pietanza salata… ma dolce, audace per la notevole quantità di cipolle, ma delicata allo stesso tempo, semplice ci vuole veramente poco a prepararla e servono pochissimi ingredienti, ma complessa.
Ed è proprio così Venezia, un eterno contrasto di sensazioni ed emozioni.

Questa ricetta richiama le tipiche osterie veneziane, i bacari. Un piattino di gamberi in saor e un bicchiere di prosecco, la felicità a pochi euro!

Il “saor” è il condimento agrodolce, utilizzato fin dal medioevo per la conservazione degli alimenti. Potete conservare con la stessa tecnica ogni tipo verdura o pesce”

Gli ingredienti che servono eccoli qui:

  • 600 gr di gamberi freschi già puliti
  • 4 cipolle bianche medie
  • 2 cucchiaini rasi di zucchero
  • 1 bicchiere di aceto bianco
  • 20 gr di pinoli
  • 30 gr di uvetta
  • olio extravergine di oliva

Procedimento:

Mettere l’uvetta in ammollo in acqua tiepida.
Tagliare finemente le cipolle e farle appassire in padella con un filo di olio, poi aggiungere l’aceto, un bicchiere di acqua, un pizzico di sale, lo zucchero. Cuocere 5 minuti a fuoco vivace e poi a fuoco lento per altri 20 minuti. Se necessario aiutatevi con un coperchio a non far evaporare subito i liquidi. A cottura ultimata unire i pinoli e l’uvetta ben strizzata.
In un’altra padella antiaderente cuocere i gamberi con un filo d’olio e sale. Non cuoceteli troppo, bastano pochi minuti, sennò diventano gommosi.
Ora il piatto va assemblato: in una pirofila di 18-20 cm di diametro fare uno strato di gamberi e uno di cipolle, così via fino ad esaurimento degli ingredienti.
Coprire con della pellicola trasparente e lasciar riposare almeno 24 ore.
Questo piatto è un favoloso antipasto o stuzzichino, da accompagnare con un bicchiere di prosecco e dei crostini di pane.

Grazie mille Lalla, mi sembra un piatto molto gustoso!

Vorrei invece comunicare a chi legge che Lalla ha una pagina FB che consiglio di andare a leggere, organizza corsi di cucina e se non fosse per la distanza spesso ne farei parte. Tutte le informazioni le potete trovare qui

le madeleines di Proust  @lemadeleinediproust

Enjoy!

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Fiocco di neve

I fiocchi di neve che volteggiano leggeri nell’aria, sino ad arrivare a terra e a coprire ogni cosa con il loro candore, mi hanno sempre fatto allegria. La stessa allegria che hanno gli occhi di Wang Manfu, il bimbo cinese che cammina i 4 chilometri giornalieri che separano la sua casa dalla scuola.

Pieno di Felicità ( questa la traduzione del suo nome) ha 10 anni e vive con la nonna in una zona rurale molto povera della Cina. La provincia dello Yunnan è bellissima e ricca di tradizioni ma offre molte poche opportunità. I genitori di Manfu  hanno dovuto lasciarlo per cercare lavoro nelle grandi città. Avete letto della sua storia?

Qualche giorno fa è arrivato a scuola con capelli e sopracciglia completamente imbiancati.

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foto Corriere della sera

Il suo maestro lo ha fotografato ed ha postato la foto sui social che è diventata virale.

Questo bimbo ormai diventato famoso come Fiocco di neve ha un viso spensierato ed allegro. Intervistato da un giornalista ha risposto educatamente alle domande con un sorriso sereno e gli occhi divertiti. Ha spiegato che certo tutti i giorni, incurante della temperatura, cammina i quattro chilometri che lo conducono a scuola dove oltre che ad imparare “tante belle cose mangia anche latte e pane.

Questa incredibile realtà stride parecchio con quello che siamo soliti vivere e vedere accadere ogni giorno nella nostra vita.

Quando vivevamo in Minnesota i miei figli andavano a scuola a piedi come Manfu, camminavano assieme ad altri bambini che abitavano nella nostra via; le temperature erano molto rigide anche là (normalmente sotto lo zero di qualche grado) ma avevano sciarpa, guanti, cappello, caldi doposci e tuta imbottita. Arrivati a scuola, si spogliavano in un’ambiente riscaldato ed iniziavano le loro attività giornaliere. Manfu, al contrario, arriva in un luogo dove non c’è riscaldamento, la sua giacca è sicuramente molto meno calda di quelle con cui abitualmente vestiamo i nostri bimbi e continua ad avere un sorriso imperturbabile sulle labbra.  Questa cosa fa riflettere anche voi?

Grazie alla foto, la scuola di Fiocco di Neve  ha ricevuto molte donazioni. Il direttore sarà in grado di pagare il riscaldamento e offrire ai bambini giacche che li scaldino durante il rigido inverno.

Viviamo in un mondo a due velocità. Anzi siamo portati a pensare che la velocità sia la stessa per tutti, sino a quando non si incappa in storie come questa….

Spinning, quanto mi piace….

Sono sempre stata amante della corsa. Ho corso per  più di 20 anni, ho iniziato perchè era un’attività che potevo fare quando avevo un attimo libero, lo facevo all’aperto immersa nella natura, la mia mente diventava una fucina d’idee e spesso portavo anche il mio cane. La fatica era tanta ma anche la soddisfazione quando raggiungevo il risultato prefissato. Poi sono cominciati i guai. L’età avanzava e,  anche se la testa troppo spesso diceva ce la puoi fare, i piedi e le ginocchia scricchiolavano, così  ho davvero realizzato che dovevo cambiare qualcosa. Ora ho abbandonato quasi completamente la corsa 😔 (fatta eccezione della Sardegna, lí davvero tutti i dolori del mondo non mi possono fermare….) e mi sono data ad un’altra attività altrettanto faticosa, non all’aperto , ma che mi dà le stesse sensazioni e che mi fa dire ce l’ho fatta alla fine della lezione : lo Spinning

Due anni fa trainata da un’amica sono entrata per la prima volta in una stanza semi buia. Circa 20 biciclette apettavano un gruppo di pazzi che a suon di musica pedalavano, sudavano, faticavano e, nel mio caso con questa domanda: ma chi cavolo me l’ha fatto fare???? Finita la prima ora con il sedere dolorante e le gambe che a fatica mi riportavano agli spogliatoi per una meritatissima doccia  mi sono detta: “è per me”.

Lo spinning è un viaggio che potenzia il corpo e libera la mente con l’energia della musica, il tutto bruciando molte calorie che dopo i lauti pasti natalizi è quello che mi serve per eliminare il “superfluo”.

Ora quando pedalo e sento le gambe che bruciano, le gocce che imperlano la fronte e la musica che accompagna la fatica sono felice. Saranno le endorfine che partono come schegge impazzite, sarà che da sempre adoro sfidarmi, sarà il gruppo che ho trovato in quella stanzetta buia, insomma saranno altri mille motivi ma lo spinning ora è diventato necessario (quasi come era prima la corsa….) e cerco di non perdere mai quelle tre orette  di vera fatica settimanali.

Ultima cosa estremamente piacevole di questa disciplina è quella di aver incontrato tante persone simpatiche. Ogni tanto riusciamo anche a organizzare una cena insieme, e lì davanti ad un piatto caldo riesco anche ad emettere qualche suono con un senso compiuto, cosa che durante la lezione mi è quasi impossibile…..

Avete mai provato lo spinning? Forza dai, è bellissimo😊

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Pain d’ Epi (pane spiga)

 

Mi sono messa all’opera e ho ricominciato ad avvicinarmi alla cucina francese. Sono partita da una ricetta italiana ed utilizzando una tecnica di taglio francese ho reso più grazioso il mio Pane Integrale

Per il mio ormai classico Torneo di Burraco della Befana  ho cotto questa ghirlanda che è stata molto apprezzata.

Avrei voluto fare una foto del piatto finito (piuttosto carino nella sua semplicità devo dire: un tagliere con una fetta di gorgonzola gigante con accanto il pane con all’interno chicchi di dolce uva che si sposava benissimo al gorgonzola) ma non ci sono riuscita…. portato in tavola la mia composizione è finita subito sotto attacco…. mi spiace per voi, sarà per la prossima volta.

Ma smetto di chiaccherare e vi passo la ricetta che ho cucinato; è di Csaba dalla Zorza e tutte le volte che cucino un suo pane ne rimango soddisfatta.

Ecco cosa vi occorre:

  • 400 gr. farina tipo 2 (integrale e macinata a pietra)
  • 20  gr. lievito di birra fresco
  • 300 ml. acqua tiepida
  • 1 cucchiaio semi di lino
  • 1 cucchiaio semi di girasole
  • 1 cucchiaio semi di sesamo
  • 1 cucchiaino di sale fino
  • qualche manciata di farina extra

Mettete il lievito spezzettato nell’acqua tiepida, iniziate a mescolare alla farina il sale ed i semi. Unite poco alla volta l’acqua in cui si sarà sciolto benissimo il lievito ed impastate. Io utilizzo un impastatore con gancio ad uncino e faccio impastare per almeno 5/6 minuti. Se impastate a mano ve ne serviranno almeno 10….. Una volta che il vostro impasto sarà pronto ed elastico mettetelo a riposare in una ciotola pulita e coperta con uno strofinaccio bagnato. Io lo lascio in forno con la luce accesa per 2h e 30 min. Una volta trascorso il tempo l’ho sgonfiato a mano su un piano pulito e infarinato, gli ho dato la forma un cilindro regolare ed ho unito le due estremità a formare un cerchio. Ok ora viene la parte divertente. Ho fatto dei tagli con la forbice ed ho spostato l’impasto tagliato una volta a destra e quella sucessiva a sinistra. Ho trovato questo filmato di Ciril Hitz che mi è stato di molto aiuto, credo possa esserlo anche per voi.

Finita la preparazione ho lasciato riposare la ghirlanda ancora circa 30 min nei quali il forno arrivava a 200 gradi. Ho spolverizzato un pochino di farina ed infornato per 33 minuti.

Fine! profumo delizioso in casa e ottimo pane sul tagliere.

Enjoy!

 

A fresh start

Ogni inizio porta con sé entusiasmo, buona volontà e desiderio di riuscita.

L’entusiasmo quest’anno sarà tutto dedicato al giardinaggio (abbinato agli altri due, che mi saranno indispensabili, buona volontà in primis..) Mi piacerebbe creare un giardino fiorito tutto l’anno, spostare alcune ortensie, piantare delle rose assieme a delle perenni e aggiungere qualche pianta a fioritura invernale. Ho trovato alcune foto che mi hanno fatto innamorare… così farò parecchie “gite” nei vivai della zona ma anche in Piemonte dove mi dicono ce ne sia uno super.

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Il risultato finale mi piacerebbe così e la buona volontà deve essere taaaaanta!

Poi il mio entusiasmo sarà rivolto alla cucina, vorrei tornare a cucinare qualche ricetta francese, di quelle che ho imparato quando vivevo a Parigi e che da troppo tempo non faccio più, certo magari saranno meno dietetiche, ma ogni tanto uno strappo bisogna farlo, giusto per farci dire: ”da domani sarò bravissima ….”

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Ultimo sogno: cominciare a raccogliere idee e foto di arredamenti che strizzano l’occhio alle case francesi. Sapete quei bei raccoglitori dove mettere articoli e fogli di giornali di case che vi piacciono? Un pò old style paragonati a ciò che si può fare con un computer ma molto più charmante. Immaginate fare un collage di ambienti che hanno quel particolare che vi ha stupita come un lampadario a gocce di cristallo abbinato ad un semplice tavolo di legno e sedie scompagnate, o una comoda poltrona di un colore delicato… molto meglio di belle foto che non si possono toccare e che non si hanno a portata di mano quando si vorrebbe, vi pare? sì la vecchia cartelletta con foglietti ovunque mi sembra perfetta.

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….. e così comprerò qualche rivista francese in modo che  oltre a nuove idee anche il mio francese avrà una fresh restart. 

Ma importantissimo è seguire la magia che porta ogni inizio, proprio come dice  la frase qui sotto.

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Buon inizio a tutte!

foto pinterest.

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