La prima volta che Roberto mi ha parlato di Greenwich era il 2003, pensavo parlasse del Greenwich Village di Manhattan, mi sbagliavo….. mi spiegava che avevamo la possibilità di trasferirci in Connecticut ( quindi non Manhattan???) e che dovevamo ipoteticamente viverci 3 anni.
All’epoca la mia casa era al 26 di rue de la Faisanderie, Parigi, e la prima cosa che ho pensato è stata “un altro trasloco.” Ma ho sempre amato muovermi con la mia tribù! Fu così che partimmo alla ricerca della casa ed ad Agosto 2003 eravamo tutti là.
Devo dire che sono stati tre anni bellissimi, la cittadina è affacciata sull’oceano, nelle giornate limpide si vede lo skyline di Manhattan, tutto attorno ci sono boschi abitati da cervi, puzzole,tacchini selvatici, orsetti lavatori…. insomma una meraviglia e le amicizie fatte lì sono di quelle che durano una vita.
Volete conoscerla attraverso i miei occhi?
Una città a 40 minuti di treno dal centro di Manhattan ma circondata da boschi e con il mare è sicuramente qualcosa di notevole.
Abitata da americani con una mentalità internazionale, con la via principale gremita di bei negozi ma anche ristorantini dove fermarsi a gustare cucina di tanti paesi, il giornalaio come puoi trovare a Varese e lo Starbucks che invece a Varese non c’è….
La città è ben organizzata e sicura e offre tutto quello di cui si ha bisogno, quindi le gite a New York erano per vedere uno spettacolo a Broadway, una mostra appena allestita oppure scoprire nuovi angoli della Big Apple.
Poco a poco abbiamo fatto amicizie con persone a cui siamo ancora legati. Quando sei lontano da casa gli amici diventano la tua famiglia, con loro abbiamo fatto tante cose come i pic nic a Tod’s Point con il sole che cala e la brace che cuoce gli hamburger.
Il parco si trova nella parte più a nord della città, ci si accede solamente se sei residente (oppure pagando un biglietto d’ingresso abbastanza salato, quindi è difficile trovare qualcuno che non è di Greenwich….) È vissuto tutto l’anno, d’estate si incontrano famiglie con bambini che giocano sulla spiaggia e osano immergersi nell’acqua che io definirei “freddina”; quando l’autunno avanza le barche della scuola di vela vengono ritirate ma appaiono runners, amanti dei roller blades e chi ama passeggiare nella natura. Anche in inverno sono andata più di una volta a correrci; basta mettersi cappello e guanti ed il freddo scompare quando ammiri l’acqua che ghiaccia e i rami ricoperti di neve. La nostra casa non era vicinissima ma i 20 minuti che ci si metteva per raggiungerlo valevano sicuramente il viaggio.
Casa nostra era immersa in un bosco con un piccolissimo stagno abitato da rane e pesci rossi, ma non era isolata.
La domenica mattina, quando tornavo a letto a leggere il giornale dopo aver fatto colazione, guardare fuori dalla grande vetrata di camera mia era una meraviglia, in qualsiasi stagione lo spettacolo mi piaceva, se invece mi trovavo con le amiche x la colazione andavamo al Drawing Tea Room un posto carinissimo dove assieme ad un muffin ed a un cappuccino potevi comperare anche oggetti shabby chic per la casa, cuscini, cornici, lampadari e mille altre cose deliziose….
….. To be continued….