Chan Luu, la conoscete?

Vi svelo subito: Chan Luu è una minuta signora vietnamita che crea bellissimi gioielli  con pietre semi preziose e quindi costi abbordabili.

Ho appena scoperto il suo mondo  grazie ad un’amica che mi ha portato ad una vendita. Gioielli delicati, fatti con estremo gusto e con materiali ecosostenibili.

Questa signora dal sorriso dolce ha iniziato a creare gioielli raccogliendo conchiglie  sulla spiaggia della città dove è nata. Dopo 20 anni e dopo aver lavorato nel mondo della moda ha fatto il grande balzo e ha deciso di fondare la sua azienda creando i primi gioielli nel suo garage a Los Angeles

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Il suo amore per gli oggetti fatti a mano è stata la sua linea guida. Il suo pezzo iconico è il wrap bracelet. Io trovo molto belli anche gli oggetti per i capelli, le collane e gli orecchini ( insomma un pò tutto quello che ho visto….)

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I suoi gioielli si possono portare da soli oppure abbinati fra di loro. Quelli che preferisco hanno perle di fiume delicate o piccoli pendenti.

Sapete che esistono anche delle classi dove creare il proprio gioiello? Mi sono iscritta e sto attendendo la risposta.

I negozi di Chan Luu sono luminosi, i colori predominanti sono chiari in modo da creare lo sfondo perfetto per le sue gioie.

In negozio si trovano anche capi di vestiario, fatti con materiali nobili e naturali. Avrei comperato tutto…

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Ultima notizia, qui in America questi gioielli sono l’ultima moda, non si può proprio non averne almeno uno ma, se vi piacciono, si possono comperare anche in Italia.

Ed ecco i miei acquisti ☺️

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Foto Chan Luu e Mypiesite

Vivere come una newyorkese

New York è una città speciale. Se l’avete visitata mi darete ragione. Racchiude in se mille anime. È viva e pulsante oppure tranquilla e discreta. Offre ristoranti stellati delle più svariate cucine oppure hot dog e hamburger per strada. È un museo moderno a cielo aperto  ma ha anche luoghi dove ammirare le bellezze del passato. È una città ricca, basta passeggiare sulla Madison Avenue per rendersene conto ma allo stesso tempo si trovano anche  negozi dove fare buoni acquisti.

A New York si vive in appartamento con il doorman che ti apre la porta, in bellissimi alloggi di vecchie case a tre piani con le ringhiere in ferro battuto e gli scalini che vi portano all’entrata oppure in enormi loft con i soffitti altissimi. Qualunque sia la sistemazione c’è una costante: alla sera guardando dalla finestra vedrete mille luci  che vi terranno compagnia.

Ma cosa fare se si vive a New York? Anzi cosa poter  fare se si viene a visitarla e si vuole viverla come una newyorkese?

Ecco i miei suggerimenti:

  •   Camminate ovunque.  Sono dell’idea che le città vadano visitate a piedi. Scarpe comode ai piedi ed una mappina che vi faccia compagnia. Sul mio telefono ho scaricato City Mapper. È un’applicazione che vi permetterà di raggiungere il luogo desiderato a piedi, in taxi oppure con i mezzi pubblici.
  • Visitate i dintorni. Intendo andate a Brooklyn il sabato o la domenica per fare tappa al mercato delle pulci, visitate Coney Island per camminare sul famoso lungomare pavimentato di legno oppure andare al Luna Park per tornare bambini qualche ora, non dimenticate il Bronx per vedere uno spaccato dell’Italia degli anni 50 ( ci sono negozi di alimentari che in Italia  oggi è quasi impossibile trovare… e dove io faccio rifornimento di crescenza, pane “italiano”  e salame)
  • Passate qualche ora in un parco. Che sia Central Park, Bryant Park, Riverside Park (quello sotto casa mia) . Fate come si fa qui: acquistate un sandwich, una fetta di torta e qualcosa da bere e sedetevi su una panchina o sul prato. Fatelo nell’intervallo del pranzo e divertitevi ad osservare gli altri. Troverete persone uscite dagli uffici e vestite di tutto punto, famiglie con cestino da picnic e bambini che giocano attorno, studenti con bibita (a volte anche birre ma non si potrebbe…) e freesby, dog walker con più di un cane e potreste trovare anche me in compagnia del mio peloso. Finita la vostra sosta, passeggiate nel verde. Ho scoperto alcuni luoghi dove non si sentono i rumori della città, fontane dove si fanno regate con micro barche a vela e quasi ovunque profumi inebrianti. (specialmente in questa stagione)
  • Alzatevi una mattina molto presto e andate ad osservare lo spuntare del sole ed il colore che assume questa metropoli. Poi camminate lungo il fiume e sarete sorpresi dal vedere quanti joggers ci saranno. La mattina presto New York è assolutamente irriconoscibile : poche macchine e luce perfetta per scattare qualche foto.
  • Aperitivo su un roof top. Questa è una piccola chicca. Paesaggi  incredibili con i grattacieli che si dipingono di arancione quando tramonta il sole, persone fra le più diverse, musica e long drinks. Questa è la New York dei residenti
  • Acquistate un mazzo di fiori. Che sia in un mercato all’aperto, un negozietto minuscolo o una bancarella. I prezzi non sono proprio economici ma le composizioni a volte sono davvero speciali. Avete mai notato quelle degli hotel?

Volete  sapere se faccio tutte queste cose? Nel prossimo articolo vi racconterò quali sono i miei spot preferiti.

Alla prossima volta 😉 e grazie per la visita!

 

 

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Foto mypiesite

Bucatini alla coda di rospo

Ecco un primo piatto gustoso e che vi lascerà dubbiose dopo aver letto la ricetta. Dopo il primo assaggio, invece, la magia dei sapori faranno si che lo cucinerete molto spesso. Questo piatto arriva dritto dritto dalla cucina di Valentina. Lo preparammo assieme parecchi anni fa nella mia micro cucina della casa sarda. Lo spazio è davvero piccolo e lavorare in due è più complicato di quanto si possa pensare ma ho un bellissimo ricordo di quella serata ed il piatto è insuperabile.

Ecco quello che vi servirà nel caso voleste cucinarlo:

  • 500 gr. pomodorini a grappolo maturi
  • 1 spicchio d’aglio
  • qualche foglia di basilico
  • 1 scalogno
  • 250 gr. guanciale tagliato a cubetti
  • 3 fette di coda di rospo
  • 1/2 bicchiere di vino bianco
  • olio extra vergine d’oliva e sale
  • 1 manciata di prezzemolo ed un mazzetto di basilico
  • 5 cucchiai di pecorino
  • 400 gr. bucatini (o spaghetti)

Iniziare preparando il sugo di pomodoro mettendo in un pentolino un cucchiaio d’olio, lo spicchio d’aglio leggermente schiacciato, i pomodorini tagliati a metà, le foglie di basilico. Cuocere circa 25/30 minuti e salare prima di spegnere. Nel frattempo in un altro padellino tagliare lo scalogno, unire un cucchiaio d’olio evo ed aggiungere il guanciale. Rosolarlo per circa 5/10 minuti (a seconda della dimensione dei cubetti), quando ha un bell’aspetto toglierlo dal fuoco. Ora preparare il pesce: tagliare a cubetti di circa 2cm. la coda di rospo, metterla in una padella capace assieme a tre cucchiai d’olio, rosolarla bene, unire il vino bianco, farlo evaporare e cuocere per una ventina di minuti dopo aver salato. Ora unire il sugo di pomodorini ed il guanciale al pesce. Mettere al fuoco una pentola con acqua salata, al bollore buttare la pasta e cuocerla al dente. Scolarla e unirla al sugo di pesce (aggiungendo al caso un pochino di acqua di cottura) Padellare bene. Finire il piatto con un trito di prezzemolo, il   basilico ed il pecorino.

Enjoy!

Immersi nella natura

Che sensazioni provate quando siete in un bosco? Di fronte al mare o mentre camminate su un sentiero di montagna?

Forse la fatica – se state camminando in montagna da qualche tempo – potrebbe farla da padrona ma appena recupererete sono certa che tutti i vostri  sensi si risveglieranno. Ascolterete i rumori del bosco, annuserete il profumo di resina delle piante, alzerete la testa per cercare il cielo o la cima delle  montagne tutto attorno ed una sensazione di benessere vi invaderà.

Questo fa la natura: ci fa stare bene!

A me succede quando sono di  fronte al mare. Mi ricarico. Un po’ come l’orsacchiotto che ha scaricato le pile…  quello di una nota pubblicità. Guardare un tramonto, respirare l’aria umida e salmastra dopo una tempesta o ammirare la distesa blu mi dà delle sensazioni che mi fanno bene. Mi rilassano, mi danno energia, mi fanno vedere le cose rosa, e mi fanno aprire i polmoni. Cosa strana da dire, vero? Però mi succede, respiro profondamente, incamero più aria che posso e poi la rilascio lentamente. Respiro il mare quasi a diventarne parte, ascolto il suo rumore dolce o prepotente, guardo le onde che arrivano alla spiaggia e che bagnano la battigia e gli scogli, ammiro il colore cristallino, tocco l’acqua fresca e penso di essere nel luogo più perfetto del mondo.

Ora che non ho a disposizione il mare sardo mi affaccio  alla finestra ed osservo l’Hudson. È un continuo cambiare… in inverno era grigio e gelato poi è diventato blu  e limpido ed ora è di un colore  indefinibile e coperto di una specie di nebbiolina. Quando passeggio con Zion annusiamo l’aria… L’Hudson ha il profumo del lago, quello dove andavo da ragazzina, quello dove sono salita sulla prima barca a vela per imparare a governarla, quello dove andavamo con i motorini e dove facevamo il bagno.

Ma è uno spettacolo anche la campagna. In autunno regala una sensazione di pace e di allegria con tutti i suoi mille colori. I gialli, gli aranci, i rossi ed i bordeaux. I colori delle piante di vite, la terra mossa dagli aratri, le prime nebbie. Da bambina correvo nel giardino di zia Anita con i miei cugini. Andavamo a rubare le mele, l’uva e in estate le fragole. Rientravamo con le gote rosse e ci spedivano a lavarci le mani prima di magiare pane burro e zucchero. Quanti ricordi…

E voi? Amate essere circondati dalla natura? Oppure preferite la città? Dove scappate quando cercate di rilassarvi, concentrarvi, pensare?

Foto mypiesite e pinterest

 

Rieccomi

Sono stata assente per un po’ troppo tempo… me ne scuso!

Sono rientrata in Italia per qualche giorno e le giornate finivano troppo in  fretta, era una lotta contro il tempo tutti i giorni. Volevo stare con la mia mamma il più possibile e poi avevo un sacco di faccende  da sbrigare e che non potevano essere rimandate 😉.

Aggiungo  che il mio Ipad fa le bizze e non mi fa lavorare sul blog come sempre. Insomma forse penserete che sono solo scuse però ora sono qui e cercherò di recuperare. Mi scusate? Mi spiace aver trascurato il mio micro blog perché ho visto che mi avete scritto e non sono riuscita a rispondere (qui entra in gioco sempre l’Ipad, mannaggia ma cercherò di rimediare…)

Vi stringo tutti e vi ringrazio come sempre per passare a farmi visita e per  essere così pazienti.

Grazie amici miei!

Gisella

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