La luce dorata di Settembre

Il tempo corre così veloce…. Siamo quasi alla metà di settembre, un tempo accompagnavo a scuola i bambini, mi fermavo a bere un caffè con le mie amiche e poi iniziava la giornata.

Oggi vivo una situazione diversa. I miei figli non li debbo più accompagnare a scuola ed il caffè lo continuo a bere con amiche nuove, ma non per questo meno care di quelle di un tempo.

Nonostante le tante belle stagioni dell’anno il mese di Settembre è sempre fra i miei preferiti. È il mese del cambiamento: nelle temperature, negli armadi, in cucina. È il mese in cui quando esco respiro a pieni polmoni i profumi nuovi che impregnano l’aria, osservo le foglie che cominciano a cadere svolazzando sul terreno, mi godo la luce più dolce che ci regala il sole.

Central Park fra qualche tempo sarà splettacolare con i suoi rossi, i gialli e i fiori che verranno messi a dimora in alcune zone. Camminerò in questo angolo di New York che continua a sorprendermi stagione dopo stagione. Mi porterò una cupcake e la gusterò su una panchina con calma, ascoltando i rumori ovattati della città. Ovattati grazie alle piante, ma anche perché il traffico che rendeva New York una città rumorosa e caotica oggi non c’è ancora. Il Covid ha stravolto la città ed i suoi abitanti. Io resto però fiduciosa, torneranno i turisti, si tornerà a mangiare all’interno dei ristoranti ed io volerò finalmente in Italia per abbracciare la mia famiglia e per conoscere la mia nipotina. Non vedo l’ora!

E voi? Come sta andando il vostro Settembre?

Foto apertura mypiesite

Novembre

E così siamo a Novembre… il mese delle nebbie, delle giornate che si accorciano, del desiderio di stare in casa a cucinare. È un mese che mi piace perché porta alla memoria tanti ricordi.

Andavo con i nonni a Lugano in pomeriggi freddi , la nonna mi calava bene sulla testa il cappello e poi mi portava a prendere la cioccolata con la panna in una pasticceria con piccoli tavolini di marmo. Uscivo con il papà  a passeggiare nei boschi o nel grande giardino di zia Anita. Raccoglievamo piccole mele, le castagne o le ultime nocciole. Andavo con la mamma al cimitero perché bisognava riordinare la cappella dove erano sepolti i nonni ed i bisnonni. Si pulivano i pavimenti, si cambiava il runner di lino che stava sull’altare e si portavano grandi vasi di crisantemi colorati che davano gioia agli occhi e regalavano pace a chi si fermava a pregare coloro che non c’erano più.

La mamma era solita comperare per la festa dei morti dei dolcetti che si chiamano pan dei morti. Si trovano nelle pasticcerie in questo periodo.  Sono piccoli dolci morbidi che racchiudono spezie, uvetta, mandorle e fichi secchi. Sono loro che fra i primi portano in casa i profumi dell’autunno se decidete di  mettere le mani in pasta.

Quest’anno il mio Novembre sarà diverso, qui è stata archiviata la festa di Halloween ma tante case manterranno le loro zucche accanto alle porte d’ingresso, nelle vetrine si ammirano cappotti e maglioni, i negozi di oggettistica sono stracolmi di servizi di piatti, tovaglie e tutto quanto porti l’autunno sulla tavola del thanksgiving che si festeggia il quarto giovedì di questo mese. Io sto cercando delle piccole zucche di ceramica arancio (o bianca?)  dove  impiattare la mia crema di zucca. Wish me luck, perché non ho ancora trovato quelle perfette.

Il mese di Novembre è un mese che non tutti amano, a me è caro perché parla di casa, di forno acceso, di cotture lunghe, di coperte di lana, di candele accese, di cioccolate con la panna e di passeggiate con guanti e cappello. Senza dimenticare che fra qualche tempo inizierò anche a pensare al Natale… il periodo più magico di tutto l’anno. E voi amate Novembre?

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Foto Pinterest

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Ottobre e le castagne

Le ho sempre amate ed in questo mese cominciamo a trovarle anche dal fruttivendolo. A me piace andare per boschi a cercarle. Mi vesto con stivali e maglioni pesanti e mi porto un bel cestino. Appena  a casa accendo il camino e vado a cercare la vecchia pentola forata, faccio  una piccola incisione sulla loro buccia e le metto a cuocere sul fuoco. Le dita si scotteranno e diventeranno nere quando  le aprirò per gustarmi questo frutto  autunnale di cui sono ghiotta.

Le castagne  fanno parte dei miei ricordi di bambina quando i nonni mi portavano a Milano ed il nonno me ne comperava un cartoccio dal rivenditore in piazza Duomo, quando nonna Flora mi cuoceva le castagne secche e poi me le offriva con il latte, quando la mamma me le faceva bollite e poi io le aprivo a morsi facendo schizzare ovunque la morbida polpa bianca ( lo avete fatto anche voi?) Altro ricordo a me caro è il castagnaccio che ho sempre mangiato quando eravamo in Toscana, il suo gusto così particolare o lo ami o lo  odi… 

Nonno Isa mi raccontava la favola delle castagne, ed io lo ascoltavo tutte le volte con attenzione anche se conoscevo la fine.

C’era  una volta tanti anni fa in un bosco popolato da ogni genere di animali: leprotti, gufi, cervi, scoiattoli, ghiri ed uccellini anche una famigliola di ricci. Mamma, papà ed i loro piccoli. La famiglia era solita  esplorare il bosco. Vicino alla loro  tana, costruita con foglie e rametti trovati tutti attorno, c’era un enorme albero pieno di castagne. Tutti i giorni un gruppo di scoiattoli affamati si arrampicava sui rami per mangiarne i frutti squisiti. Un giorno i ricci, passeggiando li attorno, sentirono degli strani lamenti. Il gruppo si avvicinò all’albero chiedendosi cosa stesse succedendo. Erano le castagne, che si lamentavano del fatto che venivano mangiate dagli scoiattoli ingordi. Mamma riccio, dispiaciuta, cominciò a pensare se ci fosse un modo per aiutare le castagne ed escogitò un piano. Prima dell’arrivo degli scoiattoli le castagne si sarebbero nascoste dentro i ricci. Il piano funzionò e dal quel giorno gli scoiattoli non andarono più a disturbare le castagne. Ecco svelato il motivo per cui le castagne sono nascoste nel loro riccio: per proteggersi dal nemico!

Conoscevate questa leggenda? Il nonno la arricchiva con mille particolari ed io restavo silenziosa ad ascoltarlo. Sarà anche per questo che mi piacciono così tanto le castagne?

Quando vivevo a Parigi andavo da Angelina a gustarmi il suo famoso Mont Blanc, a Varese mi infilavo nelle pasticcerie a comperare i marron glacé. Non so se a New York  troverò una  pasticceria dove gustare queste squisitezze. Per ora mi basterebbero delle semplicissime castagne che cuocerei nel forno…

p.s. Ho una ricetta super veloce per fare un semifreddo alle castagne, vi interessa?

 

foto Pinterest

Apple picking

Quando ero bambina andavo a raccogliere la frutta nel giardino di zia Anita. A dire proprio la verità era piuttosto un “andare a mangiarla sulle piante di nascosto”. Se i grandi, invece, ci chiedevano di andare a prendere della frutta per fare qualche preparazione come una torta o la marmellata erano musi lunghi… però ci “toccava“.

Da ragazzina vivere il giardino era una normalità ora invece diventa una necessità. Sì perché vivere in una grande metropoli ha i suoi pro ed i suoi contro. Un contro è vivere il traffico ed i rumori con quotidianità, e così diventa indispensabile trovare degli angoli silenziosi o organizzare escursioni fuori porta per immergersi nel verde della natura.

Con grande piacere ho scoperto che dalla fine di settembre sino ad ottobre inoltrato gli americani si dilettano con l’ apple picking. Un pò quello che succede nel nostro trentino: si vanno a raccogliere le mele. Nello stato di New York – come in altre zone degli Stati Uniti – ci sono distese di alberi di melo dove andare a raccogliere dalla piante i frutti. Accanto a questi campi ci sono, solitamente, fattorie che posseggono piccoli angoli interni dove si possono acquistare prodotti home made: marmellate, apple cidre, torte di mele e le famose mele caramellate.

L’andare a raccogliere mele può diventare un’occasione per stare in mezzo alla natura ed in compagnia di amici. A dire il vero gli americani creano proprio degli eventi famgliari attorno a questa attività. Un modo per passare un weekend o qualche ora all’aria aperta e tutti assieme.

Una cosa che trovo adorabile è fermarsi ad un tavolo da picnic, sotto ad una bella pianta di melo e gustarsi un donut al sidro di mela o sorseggiare un bicchiere di sidro caldo gustando il cibo portato da casa.

Ci sono tante differenti varietà di mele e le mie preferite sono le McIntosh, sono squisitamente croccanti e non troppo dolci. Le utilizzo spesso anche nelle mie ricette ma gustarle a morsi per me è il top!

Andrete a raccogliere le mele? Volete qualche suggerimento? Chi se ne intende mi ha consigliato di prestare attenzione a queste cose:

–  le mele mature sono quelle che si staccano facilmente dal ramo girando il frutto su se stesso e tirando gentilmente

– evitare gli alberi dove ci sono molte mele in terra, probabilmente la maturazione è troppo avanzata

– visto che siamo in un orchard e raccoglieremo un bel cesto di mele meglio prenderne alcune più acerbe in modo che possano durare qualche giorno in più

– e ultimo consiglio controllare che neppure una mela sia leggermente danneggiata, andrebbe a rovinare anche quelle sane.

Ora non mi resta che attendere una bella giornata, salire in macchina, dirigermi in un orchard e portarmi un bel cestino da riempire!

Torta di pesche per dare il benvenuto a Settembre

Eh già, settembre ha fatto capolino sul calendario. Non sono ancora pronta ad abbandonare l’estate ora che le temperature sono perfette ma l’autunno è una stagione che adoro e così ho unito le due cose in una torta: frutti estivi e forno acceso sono un abbinamento che può funzionare, che dite?

Questa torta sprigiona il profumo delle ultime pesche, possiede la morbidezza nel suo ripieno e il suo guscio croccante racchiude il tutto. Ecco come si fa:

Ingredienti:     Per il guscio

  • 110 gr. Burro fuso
  • 100 gr. Zucchero
  • 180 gr. Farina
  • 60  gr. Farina di mandorle
  • 1 pizzico di sale

                           Per il ripieno

  • 2. Pesche grandi e mature
  • 2. Uova
  • 100 ml. Panna fresca
  • 1/2 cucchiaino di estratto di mandorle
  • 70 gr. Zucchero
  • 60 gr. Farina di mandorle
  • 1 pizzico di sale

Procedimento:

Accendere il forno a 180 gradi. Per preparare il guscio unite al burro  fuso lo zucchero e fate raffreddare per 10 minuti. Mescolate in una ciotola le due farine ed il sale che poi unirete al burro. Avrete un impasto  bricioloso che con l’aiuto delle dita metterete in una teglia da 22 cm e farete salire anche ai bordi. Cuocete in forno per circa 15 minuti. Mentre fate raffreddare il guscio preparate il ripieno unendo la panna alle uova, aggiungendo lo zucchero, la farina, il sale e l’estratto di mandorle. Fate a fettine le due pesche ed appoggiatele all’interno del guscio oramai freddo. Versate il ripieno di uova ed infornate per 35/40 minuti. Fare raffreddare e servire con un leggero strato di zucchero a velo.

 

 

 

Enjoy! 

ph. pinterest e Mypiesite

Cambio di stagione in soggiorno

Pochi giorni ancora e saremo a Settembre, il mese in cui si torna alla vita di tutti  i giorni: riaprono le scuole, si guarda nell’armadio alla ricerca di un maglione o di una sciarpa da indossare alla sera,  si scoprono sui  banchi dei fruttivendoli i fichi e le zucche. Generalmente tutti danno il benvenuto a questo mese perché è un mese che porta dolcezza e cambiamento. Cambiamento non solo a tavola o nell’abbigliamento ma anche fra le quattro mura di casa. Sì perché anche la  casa si deve rinnovare con il cambio di stagione.

Volete qualche idea per portare la nuova stagione in soggiorno? Piccoli tocchi poco dispendiosi che daranno nuova vita alla stanza che più viviamo (dopo la cucina, per quel che mi riguarda… 😉).

  • Acquistiamo una nuova coperta da appoggiare sul divano, fra qualche tempo tornerà utile

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  • Cosa ne dite di cambiare l’abat-jour della lampada che sta in quel angolo? Magari invece che rotonda si può pensare di metterla quadrata oppure plisset

  • Facciamo un pochino di ordine ed eliminiamo il superfluo raggruppando le nostre collezioni e mettendo in una bella scatola ciò che non vi appartiene.

  • Sostituiamo anche l’interno dei cuscini non solo la fodera, ne acquisterà tutto il divano

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  • Tante foto sparse, specialmente se di piccole dimensioni, finiscono con il perdersi. Scegliamo quelle che più ci piacciono formiamo gruppi e mettiamole in cornici di 20/25 cm. Vedrete che cattureranno gli sguardi

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  • Il tavolino fra i divani ha diritto ad un bel mazzo di fiori freschi. Tutte le settimane fate tappa al mercato oppure anche al supermercato ed acquistate quelli che più piacciono. Renderanno la stanza curata e fresca.

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  • Acquistiamo anche piante  verdi. Ficus, Kentia, Medinilla (l’ho appena scoperta e la trovo bellissima), Filodendro. Abbelliscono con i loro splendidi colori, purificano l’aria e portano umidità al locale

Buon lavoro! 😉

Foto Pinterest

 

Apple crumbs

La mela è sicuramente la regina incontrastata di questa stagione. Royal Gala, Delizia, Granny Smith, Fuji, Renetta, Annurca …. Ci sono tantissime qualità da mangiare e cucinare. Io amo quelle a polpa croccante e con gusto leggermente acidulo. In autunno ne faccio scorpacciate. In tavola appaiono spesso  in mille impasti dolci ed anche abbinate alla carne.

Vi suggerisco una delle tante ricette che cucino. In famiglia questo dolce è conosciuto come Jo’s apples, le mele di Jo ed è un dessert semplice da cucinare e gustoso da mangiare. La prima volta che l’ho assaggiato eravamo in una cabin nel Minnesota, i bambini erano piccoli ed avevamo raccolte le mele dalle piante. Jo mi aveva messo a pelare i frutti ed i bambini erano attorno alla tavola attentissimi a cosa si faceva. Il loro compito era quello di sorvegliare il dolce una volta  messo in forno.  Erano orgogliosissimi dell’incarico e correvano al forno ogni due secondi…. ☺️ Eccovi la ricetta

Ingredienti: dose per 8 persone

  • 10 mele  (ho usato le Royal Gala)
  • 125 gr. di burro
  • 100 gr. farina
  • 80 gr. zucchero di canna
  • 60 gr. zucchero
  • cannella

Sbucciare le mele, togliere il torsolo, farle a fette e metterle in una teglia da forno. Cospargere la frutta con della cannella in polvere. (la quantità dipende dai vostri gusti) Unire il burro fatto a pezzetti, la farina ed i due tipi di zucchero. Lavorare gli ingredienti sino ad ottenere una consistenza briciolosa e quindi cospargere la superficie delle mele. Infornare a forno caldo a 180 gradi per circa 45 minuti.

p.s. noi lo abbiamo mangiato leggermente tiepido ma anche a temperatura ambiente è buonissimo 😋

Enjoy!!!

 

 

Colori e poesia, siamo in autunno

Le sere si allungano e l’aria diventa sempre più fredda. I colori delle foglie cominciano a cambiare: giallo, arancio, rosso. Uno splendore andare a camminare nei boschi con Zion, si può anche cadere vicino ad un bel porcino (mi è proprio successo così 😬) che poi finisce nel risotto. Ovunque si guardi si è avvolti dalla bellezza della natura, dalle sue mille sfumature e dai suoi inconfondibili profumi: terra bagnata, olea fragrans, odore di fumo… adoro tutto ciò!

Con l’autunno si  mettono le mani nella terra, si prepara il giardino, si piantano i bulbi che fioriranno in primavera. Regaleranno allegria ai nostri spazi esterni altrimenti un pò tristi e grigi.  Si comprano  le eriche rosate, i crisantemi dai fiori piccini, i ciclamini ed i cavoli ornamentali. Tutte piante che non temono i rigori invernali e che fanno esplodere il giardino di vitalità. Sapete che il colore rosa, secondo la cromoterapia, stimola l’intuito, apre la mente alle novità e mette in fuga i pensieri negativi? Almeno una piantina rosa dovete averla sul balcone….

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Se poi amate questa pianta come me, potreste farne anche un bel centrotavola, qualche richiamo viola nell’apparecchiatura farà risaltare il vostro capolavoro.

B64D5939-6CB8-4312-8F75-5B1B36BB002EAnche i ciclamini sono tipiche piante autunnali. Mi ricordo le bellissime e giganti ciotole di questi fiori che aveva in casa mia zia. Non so se ogni tanto sostituisse qualche pianta perchè il ciclamino ha bisogno di temperature fresche per vivere a lungo e tendenzialmente  in casa ci sono più dei 18 gradi che lui ama, il dubbio ce l’ho ancora…. Nel caso li metteste sul terrazzo vi consiglio di riporli in una zona più riparata quando il freddo si fa rigido. Rifioriranno  l’anno successivo semplicemente  lasciando cadere i fiori da soli (io di solito li taglio, non si fa!) bagnando meno la pianta nella stagione calda e trapiantando in un nuovo vaso in autunno. Dopo che avrete ricominciato ad innaffiare regolarmente vedrete che poco a poco le foglie si faranno più forti ed i boccioli appariranno.

Altre  piantine che trovo di una poesia e delicatezza unica sono le viole del pensiero. Ne esistono di tante varietà e colori. Sono delle piante che rispetto al loro aspetto fragile sono fortissime, resistono bene sotto la neve. Sono bellissime messe in terra a formare bordure, nei vasi a formare cuscini colorati e sui davanzali. Come tutte le piante di cui vi ho parlato anche le viole amano terreno umido ma non fradicio e  preferiscono il sole della mattina e della sera, quindi se il vostro terrazzo o terreno hanno il sole nelle ore più calde del giorno forse non sono il fiore più adatto.

Un’idea per un segnaposto con questi bei fiori? Tagliatene qualcuno, legate il mazzettino e mettetelo in una tazzina da caffè davanti al posto di ogni commensale. Porterà una ventata di allegria e tenerezza sulla vostra tavola.

Luce e sole, invece, sono i luoghi ideali dei settembrini. Piccole margherite dai mille colori: gialli, arancio, rosa, bordeau e anche azzurri. Non devono mai avere ristagno d’acqua e dovete staccare i fiori secchi. È una pratica un pò noiosa ma vi garantirà piante sempre fiorite con fiori grandi e sani .

A209EFB8-8210-4237-A8CC-4E3448425BF8Mi stavo dimenticando le bacche, quelle della skimmia sono bellissime. Questa pianta potete lasciarla in vaso o metterla in terra;  anche lei sopporta bene il rigore delle temperature invernali. Mi piace utilizzare le bacche nelle mie composizioni perché si sposano benissimo con i fiori autunnali. Generalmente le acquisto dal fiorista o a volte mi capita di raccoglierle durante le mie passeggiate con Zion. Ecco  due idee da cui prendere spunto e con cui vi auguro buon fine settimana.

foto web, pinterest e mypiesite

Pasticcio di crespelle, zucca e montasio

Saranno le temperature decisamente più basse che mi portano a riaprire i miei quaderni di cucina?

La  ricetta che vi propongo oggi è un piatto che accompagna la stagione entrante a meraviglia. È il primo piatto ideale per il pranzo della domenica. La preparo quando fuori c’è il sole, il cielo blu ma l’aria si fa fresca, è comunque una gioia trovarla nella fondina anche se piove e il  freddo incombe. Le zucche cominciano ad apparire sui banchi al mercato così mi è venuta la voglia di cucinare queste finte lasagne. Interessate? Keep on reading!

Ingredienti per 6 persone:

Per le crespelle:

  • 250 gr latte
  • 125 gr. farina bianca
  • 15  gr. burro
  • 2 uova
  • sale

Per farcire:

  • 500 gr. latte
  • 250 gr. polpa di zucca
  • 200 gr. formaggio Montasio
  • 200 gr. prosciutto cotto a fettine
  • 150 gr. burro
  • 100 gr. parmigiano grattuggiati
  • 40 gr.  farina
  • sale.

Come si fa: Preparare le crespelle: Sciogliere il burro nel padellino che servirà per cuocerle. In una ciotola amalgamare le  uova con la farina ed un pizzico di sale, stemperare l’impasto con il latte freddo ed incorporare il burro sciolto. Versare un mestolino nel padellino caldo e unto, lasciare che si rapprenda in una frittatina sottile quindi voltarla per completare la cottura. Ripetere l’operazione senza più ungere il padellino. Otterrete circa 16 crespelle. Per la farcia: Preparare una besciamella semidensa usando il latte, la farina, 40 gr. di burro ed un pizzico di sale. Ridurre la polpa della zucca a dadini e sbollentarli. Con parte del burro rimasto imburrare una pirofila, riempirla con il primo strato di crespelle, condire  ogni strato con la besciamella, i dadini di zucca, i cubetti di Montasio, le fettine di prosciutto ed il parmigiano sino a esaurimento degli ingredienti. Per finire mettere qualche fiocchetto del burro rimasto ed ancora parmigiano. Infornare a forno a 220 gradi per circa 20 minuti.

Enjoy!!!

foto di mypiesite

 

                                         

 

 

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