Prova costume

Mancano ancora un paio di mesi alle vacanze ma con questo caldo qualche gita al lago, al mare o in piscina  possono essere una buona soluzione per sopravvivere durante il fine settimana, così capita di doverci infilare il costume (magari solo a casa o in un camerino solitamente male illuminato…) e siamo prese da un leggero sconforto. Non so a voi ma a me è successo, così ho deciso di correre ai ripari. Niente di particolarmente drastico ma qualcosa devo fare….. I miei “buoni propositi” vi interessano? Eccoli, poche mosse ma spero efficaci!

  1. Movimento, ho deciso che non salterò più neppure una lezione di spinning in palestra (sono 3 alla settimana) e negli altri giorni una bella passeggiata dopo cena. Utilizzerò il meno possibile la macchina e mi metterò sul sellino della bicicletta per andare in centro. Ascensore? No, grazie il mio posteriore alla fine potrebbe ringraziarmi….😊 Cercando sul web ho visto alcuni esercizi abbastanza semplici per tonificare braccia e addome, li farò se non voglio stare in palestra 5giorni su 5.
  2. Alimentazione, sembra più facile a dirlo che a farlo (altrimenti lo avrei fatto prima) ma ora non posso più nascondermi dentro comodi maglioni e così anche quella deve essere modificata. Niente di esagerato, anche perché altrimenti meglio fare una visita da un nutrizionalista, ma per togliere quei 3 kg fastidiosi se privilegio verdura e frutta, limito pasta e pane, carne sì ma anche legumi (che mi piacciono un sacco) elimino i dolci (beh qualche gelato può scapparci) evitando formaggi, fritti, salse ed insaccati e non salgo tutte le mattine sulla bilancia che mi deprime se non vedo alcun miglioramento, sono quasi sicura che in un mese posso farcela. E per gli aperitivi? Il pinzimonio sarà la mia salvezza abbinato ad un bel pomodoro condito 😜
  3. Bere, lo dicono tutti almeno 1.5 litri di acqua al giorno ci sarà un motivo, crediamoci….. (valgono anche centrifugati di frutta e verdure e spremute)

Ora, se ci riesco ve ne darò notizia….. anche perché le vetrine mi chiamano e vedersi riflesse senza troppi “sgonfietti” dà sicuramente più soddisfazione.

Fatemi sapere se anche voi avete un piano prova costume. L’unione fa la forza. Un abbraccio a tutte

p.s. quanto scritto è dettato dal mio buon senso.

A piedi nudi sulla sabbia

Si lo sò non siamo ancora nel mood vacanza ma provate a chiudere gli occhi e immaginate di essere su una spiaggia a piedi nudi, la sabbia sotto di voi è fresca perché state camminando in riva al mare, il rumore della risacca vi accompagna ed il vento gioca con i vostri capelli. Ecco ora vedete un posticino che vi piace e decidete di sedervi ad ammirare la natura selvaggia, si perché abbiamo davanti agli occhi il mare di Sardegna con i suoi mille colori che vanno dal verde al turchese  al blu, con le onde che si infrangono sulla battigia, attorno a voi nessuno ed il silenzio regna. Sembra un sogno vero? Eh si perché durante la stagione estiva le spiagge sono molto più popolate, fa caldo ci sono grida e schiamazzi quindi rispondete a questa domanda: mai andati in Sardegna fuori stagione? Fateci una seria riflessione perché i motivi per farlo ci sono, eccone alcuni (beninteso se riuscite a farvi dare una settimana di ferie)

  1. I costi di trasporto sono decisamente più abbordabili sia andiate in aereo o che utilizziate la nave
  2. Affittare un alloggio è più facile e assolutamente meno caro rispetto al mese d’Agosto
  3. La temperatura ci permette già di stenderci al sole e anche, questo però se siete coraggiosi, di fare un bagno nelle acque cristalline che caratterizzano quest’isola.
  4. La spiaggia è quasi solamente vostra ma potete comunque trovare già qualche stabilimento balneare dove mettervi comodi oppure farvi servire un panino o un caffè ad uno dei chioschi che si trovano sulle spiaggie, sono aperti.
  5. Se volete fare colazione con latte macchiato e brioche (come me) potete trovare facilmente un posto in un bar con vista mare e non vi sentirete obbligati a lasciare subito il vostro tavolino, anzi potrete leggervi il giornale con tranquillità.
  6. Il giornale lo potete acquistare senza fare code, in più cassiere gentili perché non ancora stressate per il gran lavoro.
  7. La Sardegna non offre solo mare, ci sono siti archeologici, miniere, chiese e città da visitare oltre che tradizioni anche gastronomiche da scoprire. (Malloreddus, seadas, zuppa gallurese, culurgiones di patate…..)
  8. Se non vi ho ancora convinti qualche foto per avvalorare la mia tesiIMG_9292IMG_9305IMG_5877IMG_9298IMG_5779IMG_3623IMG_5914IMG_9309IMG_3627Ops dimenticavo portatevi una felpa perché la sera potrebbe servire

Fotografie di Gisella

Amiche di penna #3

Salmorejo Cordobés di Monica

Nella posta ho trovato questa bellissima ricetta di Monica che sa di sole, di caldo, di gioia  e di vacanza; così visto che l’estate è alle porte mi è sembrata perfetta.

Monica è una giovane mamma che vive in Liguria ma questa ricetta  è un piatto tipico della gastronomia di Cordoba, città a cui è molto legata perché tutta la famiglia materna è originaria di quella zona e dove lei passava le estati a casa dei nonni. Tutte le volte che lo prepara le sembra di essere in terra Andalusa.

Il nome del piatto deriva dal bel colore salmone e non perché il salmone sia un ingrediente . Monica mi ha spiegato che questa ricetta di origine contadina si prepara in modo diverso in ogni casa assecondando i gusti dei membri della famiglia e così le proporzioni possono variare.

Ecco la sua ricetta per 8 persone:

1 kg. pomodori maturi e profumati

200 gr. pane raffermo

100 ml. olio EVO

2 spicchi d’aglio

sale, aceto e paprika dolce

Per la guarnizione finale

8 uova sode

1 fetta spessa di prosciutto crudo

Tagliare il pane grossolanamente e metterlo in una ciotola con dell’acqua per farlo ammorbidire. Nel contempo lavare i pomodori e tagliarli a spicchi quindi passarli al frullatore con l’olio, il pane strizzato e  l’aglio sino ad ottenere una crema. Ora aggiungere il sale, l’aceto e la paprika dolce. La consistenza sarà quella di una vellutata spessa. Passare in frigorifero dopo averlo messo in una insalatiera. Il Salmorejo va servito freddo e poco prima di portarlo in tavola Monica lo porzione e mette in ogni piatto dadini di uovo sodo e prosciutto crudo ( ovviamente quello iberico è il top ma….)

Monica grazie!!! Sono felice di poter condividere un piatto di cucina andalusa a me sconosciuta che credo sarà una gustosa scoperta e che ci rinfrescherà nelle calde giornate estive.

 

Maggio

Quando ero bambina durante le vacanze scolastiche o per il fine settimana andavo con mia mamma a far visita ad una zia. Abitava in una casa gigante con un giardino ancora più grande e mentre la mamma giocava a canasta con la zia e i nonni tris noi bambini giocavamo a nascondino o a ping-pong in casa, scorrazzavamo in bicicletta, ci arrampicavano sugli alberi, andavamo al roccolo (una piccola casetta in fondo al giardino un tempo rifugio per i cacciatori) e scimmiottavamo i grandi giocando a Peppa Tencia e bevendo aceto (sottratto di nascosto) al posto del caffè; la cosa alcune volte era molto evidente per via del colore delle nostre labbra così ci prendevamo pure una bella ramanzina….

Il mese di Maggio era appunto il momento in cui si cominciava a stare più a lungo all’aria aperta; l’ unico momento in cui si rientrava era quando facevamo merenda seduti al tavolo dei bambini con un bicchiere di latte ed una fetta di dolce oppure con una michetta (tipico pane delle nostre parti) farcita con prosciutto cotto o burro e marmellata. Mentre scrivo mi vedo ancora arrampicarmi sulla pianta di ciliegio rischiando di rompermi il collo per fare scorpacciate di ciliege oppure entrare di nascosto nella zona dove c’erano lamponi e fragole e fare razzia… (se ci beccavano  la ramanzina non era sufficiente e ci arrivava qualche castigo o qualche sculaccione). All’epoca non facevo così tanto caso a quello che mi circondava, i prati, il boschetto, le piante da frutto e i fiori che decoravano le aiuole erano normali ma la bordura di rose quella me la ricordo bene perché era “speciale” Erano tante, dai colori delicati o accesi, dai profumi buonissimi e dai petali di seta. Mi ricordo che raccoglievamo da terra quelli ormai sfioriti, li mettevamo in bottiglie con dell’acqua e speravamo di ricavarne un profumo…..

Le rose di giardino sono sempre state fra le mie preferite, anche ora che non sono più bambina mi piace averne alcune in casa. Quelle che privilegio sono quelle antiche ma anche le tante varietà di rosa tea, quelle rampicanti, quelle a cespuglio o ad alberello (sempre meno frequente trovarle nei giardini) trovo siano bellissime, adoro anche le bacche che si formano nella stagione fredda.

Amo i giardini inglesi che sono bellissimi e rigogliosi, ordinatamente disordinati,  ricchi di essenze diverse abbinate con maestria e in cui  le piante di rosa sono spesso ricorrenti. Le si vedono arrampicate su una facciata o su un arco, come bordura o in cespugli in mezzo ad un prato curatissimo. Si gli  inglesi amano i loro giardini a partire da Sua Maestà che ha sempre iniziato la stagione estiva  con un Garden Party come appunto è successo in questi giorni.

Mi vedo seduta all’ombra di un bersò sorseggiare un English tea circondata da rose profumate. A voi piacerebbe? Sognare ogni tanto fa bene…..

foto da pinterest.

Villa Della Porta Bozzo

L’Italia è ricca di gemme uniche al mondo quando si parla di tradizione e di storia; in una domenica mattina grigia e che minacciava acqua mio marito ha avuto un’idea brillante: visita a Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno (nella Valcuvia a 30 minuti dal centro di Varese) preceduta e seguita a due test drive di BMW. Mattinata fantastica ora vi racconto.

Alle 10 appuntamento in concessionaria Trebicar di Varese ci aspettavano dei piloti professionisti e delle macchine da urlo. Mi è stata assegnata una serie M2 (e da perfetta ignorante, ma che ama guidare, non sapevo bene che tipo di auto avessi per le mani…. beh ….un bolide…) Dopo un breve briefing andiamo alle macchine e partiamo in fila indiana. In totale siamo 6 anche Roberto e Niccolò sono alla guida di spendide autovetture. La strada scelta, bellissima per provare le macchine e per la natura che ci circonda. Strada con salita e discesa, tutta curve e nei boschi, immaginate dai…..

Dopo circa 20 minuti di scalate, accelerate, curve e controcurve (con il mio pilota che mi spiega parecchi trucchi)  arriviamo al rettilineo che porta a Villa della Porta Bozzolo. Lì ci attende una gentile signorina che ci farà da guida, perfetto. Inizia così a raccontarci che la parte più antica della villa risale al 500. Una Domus Magna in un piccolo insediamento agricolo. Solamente nella seconda metà  600 i Della Porta, famiglia di notai, uniscono un secondo edificio che si affaccia su una corte d’onore ed un giardino. Nel 700 la dimora diviene una raffinata residenza di rappresentanza ricca di bellissimi affreschi e decorazioni a tempera  ed anche il parco subisce migliorie e diventa una parte degna della proprietà. I Della Porta in gravi difficoltà economiche sono costretti a vendere alla famiglia Bozzolo  che alla fine degli anni 80 lascia la proprietà al FAI mantenendo però alcuni alloggi privati dove i Bozzolo tornano tutti gli anni.

La villa ha ancora alcuni arredi dell’epoca. La biblioteca con i suoi 2000 volumi ed il bellissimo soffitto a cassettoni è uno degli ambienti che più mi ha colpito assieme ad un “corridoio” completamente affrescato che si trova al piano nobile dove ci sono anche le belle stanze da letto. La cucina, la sala da pranzo ed il salone di rappresentanza al piano terreno sono ricchi di decori  a trompe l’oeil.

Il parco molto curato con i suoi viali, le statue, le fontane in pietra della zona ed il piccolo giardino segreto rendono questa proprietà un vero gioiello.

Vi lascio con alcune foto, magari vi invogliano alla visita.

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Amiche di penna #2

La torta “putta” di Katia

Quando trovai nella mail questa ricetta di Katia ne fui molto felice. Due i motivi: 1. era parecchio tempo che non si faceva sentire. 2. voleva dire che questa “rubrica di scambio ricette del cuore” vi piace. Così ora oltre alla ricetta vi racconto quello che Katia mi ha scritto.

Questa ricetta è tipica della zona di Marina di Pietrasanta,  località da cui proviene la famiglia di suo marito. È una ricetta che fa sua suocera e che lei ha imparato, si prepara generalmente durante il periodo pasquale, ma Katia suggerisce di usarla come antipasto oppure per un picnic su un bel prato o in riva al mare.  La torta si chiama “Putta” perchè è piccante per via del pepe e delle spezie che sono nell’impasto. Le dosi sono a occhio ma Katia ha cercato di dare un peso “all’occhio” così questo è il risultato:

Per 2 tortine:

  • 1 litro di liquido (500ml acqua 500ml latte) + 500 ml. latte
  • 250 gr. riso
  • 6/7 uova
  • 100 gr. pecorino e parmigiano grattuggiati
  • 2 fette  pane raffermo  ammollato nel latte e strizzato
  • 1 cucchiaino Spezie miste (Katia usa le 5 spezie)
  • 1 cucchiaino di cannella
  • Sale e parecchio pepe

Cuocere il riso nel litro di latte e acqua salati, raffreddare nel liquido di cottura.  Aggiungere tutti gli ingredienti assaggiando per raggiungere il gusto desiderato. Aggiungere i secondi 500ml. di latte sino ad ottenere una consistenza abbastanza liquida (tipo minestrina di verdura per bambini) Katia dice che più è liquida più viene morbida. Versare il composto nelle 2 teglie oliate e mettere un pò d’olio anche sopra in modo che cuocendo si formi una bella crosticina. In forno a 180* per circa 1 ora. Fare raffreddare e tagliare a quadretti.

Visto che forse la stagione diventerà calda…. (qui ancora tempo freddino….) mi sembra una bella idea per il primo picnic oppure il primo pranzo in giardino. Al primo morso ti penseremo Katia, grazie per averci mandato la tua ricetta.

Per la mamma…

…perchè la mamma merita il meglio!!!

La seconda domenica del mese di maggio si festeggia la mamma.  Voi cosa farete? La mia mamma ha raggiunto un’età di tutto rispetto, così credo che il più bel regalo che possa farle è passare del tempo assieme. Quest’anno pensavo ad un pomeriggio tutto per noi; cinema (magari l’ultimo film di Shirley MacLaine divertente e tenero) e poi se non è troppo stanca una cenetta in un ristorantino che adora. Sono certa che lei lo apprezzerà tanto. Se volete qualche altro suggerimento ecco alcune idee che non sono i soliti cioccolattini o fiori (che comunque fanno sempre piacere😊)

Mamma regina della casa:

  • Una giornata da vera regina. Servita e riverita da quando si alza sino a mezzanotte,  cucinando quello che ama, preparando una tavola curata e lasciandole un bigliettino carino sotto al piatto.
  • Un oggetto del desiderio come un nuovo impastatore, una casseruola in ghisa, il bollitore elettrico o quel nuovo servizio di bicchieri che tanto le piace e non si è ancora comperata.
  • Le piacciono i profumi? Perché non acquistarle allora una candela del brand Dyptique magari al profumo di rosa fiore per autonomasia del mese di maggio oppure un diffusore per ambienti, Fornasetti ne ha di bellissimi.

Mamma alla moda:

  • Un nuovo portafoglio che sia di Gucci, Furla o nessun brand ma di un bel colore primaverile e con tanti scomparti perché lo spazio non basta mai.
  • Una cappa di lana leggera ma avvolgente da mettersi alla sera perché è ancora fresco.
  • Un bigliettino/buono per un paio di occhiali da sole da acquistare assieme durante un pomeriggio di shopping.
  • Una borsa di paglia per la spiaggia abbinata ad un telo mare perché finalmente è quasi estate.
  • Un pigiama di seta perché anche di notte sia chic.

Mamma ora ti coccolo:

  • Una giornata nella nuova SPA con appuntamento per un massaggio e manicure/pedicure compresi.
  • Un profumo di Jo Malone questa marca ha cosí tante profumazioni che sicuramente troverete quella adatta a lei
  • Un cofanetto con crema e siero perchè anche il viso, al mattino, abbia un dolce risveglio.
  • Una gita assieme a tutte le persone che ama: mare, montagna, campagna dove lei preferisce (e qui dovete mettere in azione tutte le vostre capacità organizzative)
  • Un piccolo bracciale con un cuoricino uguale al vostro,  se lo metterà e non lo toglierà più ( esperienza personale😉)

Qualsiasi cosa sia il vostro regalo,  la mamma ne sarà felice (lo dico perché lo so!) se poi sarà accompagnato da un abbraccio e due baci sulle guance si potrebbe anche sciogliere ai vostri piedi, perché noi mamme siamo così!

Auguri di cuore a tutte le mamme che leggono 💗

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