Look and see trip. New York

Vi sono mancata? Si dai almeno un pochino…. Però come promesso ho fotografato e postato su IG così che chi voleva mi ha potuto seguire in questa avventura un pò più da vicino.

Mentre scrivo sono ancora a Manhattan rientro fra qualche giorno a Varese. Vi racconto cosa è successo sinora?

  1. Trovato casa. Eh sì, è come la desideravo ( a parte la terrazza, quella non c’è) ma la vista mi ha fatto innamorare e anche la luce che entra dalle tante finestre.
  2. Acquistato gli indispensabili non è stato tanto semplice.  Alla fine ho acquistato in un negozio e quando si è contornati da sedie, divani, letti e tavoli la testa comincia a girare. Ho cercato di fermarla e di fare del mio meglio…. Tutto quello acquistato sinora mi piace un sacco e mi sono ripromessa di acquistare i  meno indispensabili  anche online ed ho pronta una bella lista….
  3. Mangiato in ristoranti nuovi e gustato cibi di tanti paesi. ( greco, giapponese, francese e ovviamente come da tradizione la prima sera un super hamburger con patatine) Non mi ricordavo la quantità di cibo che mettono nei piatti qui…. se non starò attenta diventerò una balena
  4. Aperto il conto in banca, fatto partire l’assicurazione casa, macchina e cane, fatto il contratto TV e quello per la corrente. Ecco qui è davvero un’altro mondo rispetto all’Italia. Tutto è semplice, veloce  (abbiamo fatto tutto via telefono….) ed assolutamente meno costoso.
  5. Il tempo è stato clemente, non ha fatto freddo ma sul fiume c’è un vento che ti porta via… ( meno male non abbiamo la terrazza, chissà quanto la avremmo usata…. il bicchiere è sempre mezzo pieno 😉)  New York è una città frenetica ma quando entri in un parco o passeggi lungo l’Hudson è tutta un’altra cosa e ne sono felice!
  6. C’è una cosa che ho notato e mi ha lasciato perplessa: le persone quando camminano per strada stanno sempre facendo qualcosa. La maggior parte di loro parla al telefono (ma cosa avranno mai da dirsi? Anche in taxi l’autista non fa altro che parlare al telefono…) poi c’è chi mangia o ha una un bicchierone in mano e per finire l’abbigliamento è vario, molto vario…. noi probabilmente abbigliati come alcuni non usciremmo mai! Ma that’s life andrò in giro con il paraocchi 🤣🤣🤣

Vi lascio con qualche foto, un abbraccio a tutti ed al prossimo post

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Acquisti online, che ne pensate?

Quando si parte in un’avventura come quella che ci sta capitando ci sono tante valutazioni da fare, alcune un pochino impegnative altre decisamente divertenti. L’aspetto arredare la casa nuova rientra fra quelle che io catalogo come divertenti.

Sto iniziando a pensare seriamente a come arredare la nuova casa americana. Visto che l’alloggio sarà sicuramente 🤞🏻 in una torre di vetro (anche di mattoni va bene….), insomma visto che non sarà una classica casetta con giardino e viale alberato come quelle precedenti; mi sto indirizzando ad un tipo di arredamento abbastanza diverso da quello che istintivamente mi attrae. E dato che per ora sono a Varese, sto vagando sulla rete alla ricerca di quello che mi piace.

Ci sono così tanti siti dove fare acquisti che all’inizio non sapevo bene dove guardare…. poi, cerca cerca, ho scoperto quello che fa per me! Ho trovato esattamente i pezzi che mi immaginavo. Hanno linee pulite ed hanno prezzi decenti, cosa volere di più? Generalmente quando si affitta casa in America ci sono cucina e  bagni arredati, in più in ogni stanza si trovano armadi a muro o cabine armadio. Quindi per  ora l’idea è di acquistare: letto, tavolo da pranzo con relative sedie e divano, praticamente l’indispensabile e poi poco alla volta mi dedicherò alle finiture, che poi proprio finiture non sono, perché intendo: comodini, lampade, tavolini per il soggiorno, il letto per la camera ospiti, forse un’altro armadio perché so già che mi mancherà spazio e magari anche un cassettone.

Ma tornando a quello che avrebbe voluto essere il soggetto del post, voi acquistereste arredamento online? Oppure, ditemi, lo avete fatto e siete state soddisfatte?

Io ho fatto qualche acquisto, erano oggetti semplici tipo piatti e bicchieri. Però se poi il divano non è comodo? Se il materasso è troppo duro? Se sulle sedie ci puoi stare al massimo 10 minuti? Beh la cosa diventerebbe complicata; non tanto rispedire il tutto al mittente ma il fatto che non si può dormire in terra o mangiare in piedi nel mentre arrivano i mobili nuovi….così il dilemma, avete consigli?

Online i costi sicuramente sono migliori e la scelta più vasta  rispetto ai negozi.  Mi attrae molto il fatto che non bisogna continuamente andare da un posto all’altro a cercare il tavolo che magari non c’è. Si possono perdere giornate intere per negozi a NY  visto quanti ce ne sono.  Se si calcola che non avrò tanto tempo durante il nostro look and see trip per acquistare gli indispensabili potrebbe davvero essere una mossa azzeccata, cosa fareste voi?

Sto cercando di capire se i negozi che vendono online hanno anche punti in cui si può vedere, toccare e “provare” la merce. Ne ho trovato uno che da questa possibilità e credo sia intelligente farci un salto prima di acquistare che dite?

Ragazze non fate scherzi e datemi suggerimenti utili!

A seguire alcuni ambienti che mi piacerebbe riuscire a ricreare, credo che possano essere adatti alla mia casa con vista sul fiume… (mentre scrivo sto incrociando le dita, fatelo anche voi magari funziona meglio☺️)

Vi piacciono queste idee? Sono diametralmente opposte a quello che ho raccolto sino ad ora nella mia famosa cartelletta, se vi interessa sapere cosa sognavo sino a qualche tempo fa  rileggete  A fresh start . Ma cosa vi posso dire? Le cose cambiano! 😉

p.s.  Seguitemi sul mio IG   per le ultime novità sul suolo newyorkese! cercatemi con questo nome gisella.t.rossi e vedrete cosa succederà la prossima settimana a N.Y. Se sarete miei follower sarà più facile

Foto pinterest e mypiesite

La gioia fra le quattro mura di casa

Dicono che i paragoni siano i ladri della gioia.

Questa affermazione la trovo abbastanza veritiera ed applicabile a tanti campi delle nostre vite compreso quello inerente alle nostre case. Tutti i giorni  siamo bombardati da immagini di bellissime abitazioni, dove mobilio e oggettistica rendono perfetti tutti gli ambienti così, ultimamente, mi sono soffermata a riflettere su quest’argomento e mi sono resa conto che non è la perfezione che amo di casa mia  – anche perché perfetta proprio non è – ma le belle sensazioni che riesce a darmi.

Non sono i mobili o i tappeti – almeno non sono solo quelli – ma è quella gioia che provo quando il sole inonda il tavolo della sala da pranzo alla mattina, quando vedo la vignette che ho preparato per accogliere chi entra o semplicemente quando passando in cucina scorgo la ciotola con la frutta che sta sulla penisola. Sono le cose normali  che ci fanno amare i nostri spazi. Mi succede che quando mi sforzo di cercare la perfezione tutto perde la sua magia, è mai successo a voi? Così ho deciso che  preferisco apprezzare di più quello che ho e fare meno confronti, fidarmi di più del mio istinto  e “copiare” meno. E questo concetto è applicabile a tutti i campi…

Oggi ho deciso di mostrarvi i miei angoli preferiti,  sono poche foto  e non sono assolutamente professionali – sono fatte dalla sottoscritta e non da un fotografo…  portate pazienza – però vi aiuteranno a capire cosa intendo e spero vi accorgerete che la bellezza non sempre è impeccabile o insuperabile ed è presente anche nelle nostre vite e non solo sulle pagine di una rivista patinata perché la bellezza è negli occhi di chi guarda.

 Siete pronte? Ok inizio

Adoro sedermi sul divano di velluto marrone a scrivere o leggere. Quando arriva la stagione più fredda uso la coperta di lana sferruzzata dalla mia mamma e la luce accesa. Sono l’unica ad usare questo divano e mio marito mi prende spesso in giro per questa cosa….

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Mi piace osservare il giardino dalla finestra della cucina mentre sciacquo qualcosa. Lo so che la cosa in sè non è molto romantica eppure a me piace

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Tutte le volte che salgo le scale passo davanti alla vecchia madia della bisnonna, non so quanto pregiata sia (e non credo particolarmente…) ma sono felice sia lì, è della mia famiglia da generazioni e vado orgogliosa che ora si trovi in questa casa.

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Ho un altro angolino che amo, è il mio bagno. Mi immergo nella vasca, specialmente nelle stagioni fredde, e ci resto anche parecchio. Un buon bagnoschiuma profumato ed una candela mi possono fare compagnia. Non desidero altro quando sono là…

Ultimamente quando sogno ad occhi aperti la mia nuova casa newyorkese la immagino bella luminosa e che emani un’aria di tranquillità e accoglienza, ma riuscirò a creare degli angolini dove possa sentire la magia? Me lo auguro ed auguro a voi di poter apprezzare appieno i vostri nidi.

A presto 😚

foto mypiesite

Torta al cioccolato

Questa ricetta è facile e velocissima. Riempie la casa di un profumo davvero buono e una volta assaggiata crea dipendenza, quindi riflettete bene prima di sperimentare la mia torta al cioccolato 😉…. Me la insegnò parecchi anni fa Gabriella, anzi la prima volta la mangiai a casa sua a Greenwich. È uno fra i miei dolci preferiti e che faccio spesso perché da me farina, uova, zucchero e cioccolato sono sempre in dispensa. Se usate un ottimo cioccolato si farà ricordare.

Ecco dosi e procedimento:

  • 150 gr. cioccolato fondente 72%
  • 150 gr. burro
  • 3. uova
  • 60  gr. farina
  • 150 gr. zucchero

In un pentolino fare fondere su fuoco dolce il cioccolato fatto a scagliette assieme al burro  (io ultimamente uso il forno a microonde). Unire alle uova leggermente battute lo zucchero, mescolare bene  e quindi la farina sino ad ottenere una crema. A questo punto aggiungere il cioccolato ed il burro fusi. Mettere in una tortiera da  22 cm. ed infornare per 15 minuti nel forno caldo a 220 gradi. Ritirare la torta dal forno, farla intiepidire e servirla con una spolverata di cacao ed accompagnata da una cucchiata di panna leggermente montata oppure tagliarla in piccoli quadretti spolverare con zucchero a velo e abbellire con un lampone. Trovo che cioccolato fondente e lamponi si sposino a meraviglia!

Enjoy!!!

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Apparecchiare la tavola

L’arte del ricevere mi ha sempre ammaliato, ho iniziato ad avere amici seduti a tavola con noi quando ero una giovane sposina, anzi forse anche prima. La casa, all’epoca, era più piccola ma avevo comunque un grande soggiorno con relativa tavola che ospitava parecchie persone.

Mi piace apparecchiare la tavola con garbo, studiando che i colori, i tessuti e le posate creino un tutt’uno armonioso. Apro il mio cassetto delle tovaglie e decido quale farà da sfondo ai piatti ed ai bicchieri che sono racchiusi in una vecchia madia della bisnonna. Appoggio la tovaglia sul mollettone ed inizio a divertirmi.

Non è detto che i tovaglioli siano dello stesso tessuto della tovaglia, a volte si accordano per colore ad un fiore, al decoro di un piatto, all’idea di apparecchiatura che voglio creare: rustica, sofisticata, semplice, allegra…. A volte abbino  fra loro servizi di piatti diversi, come anche posate e bicchieri creando tavole inusuali. Devo ammettere che questa tecnica richiede un pochino di pratica ma se avete tempo provate e sarete sorprese dei risultati.

Lo scorso venerdì ho organizzato quella che presumo sarà una delle ultime cene che ospiterò a casa nostra prima della partenza. Il vino scelto per la cena, un’ottimo amarone, mi ha dato l’idea. Il suo bel colore amaranto avrebbe orchestrato i colori che avrei usato per apparecchiare.

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Ho aperto il cassetto delle tovaglie e ne ho scelta una di fiandra bianca, tovaglioli color amarone avrebbero fatto un bel contrasto con il bianco candido e si sarebbero sposati a meraviglia con il blu dei miei piatti inglesi. Antiche posate d’argento, bicchieri di leggero cristallo, qualche candela ed un mazzo di fiori autunnali di un bel bordeau avrebbero concluso l’apparecchiatura.

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Ultimamente amo le tavole “pulite”, senza troppi orpelli. Il giusto spazio fra un piatto e l’altro (sapete che dovrebbero essere 60 cm?) ed anche quello dove appoggiare i piatti di portata perché, a casa nostra, anche durante le cene con ospiti  le pietanze vengono servite su grandi piatti di portata da cui ci serviamo e quindi necessitano di essere appoggiati sulla tavola.

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I miei piatti blu di Spode, un’antica manifattura inglese e i tovaglioli con piccoli puntini bianchi facevano un bel contrasto. Niente sottopiatti e solamente bicchiere per il vino rosso e per l’acqua. I tumblers  per l’acqua sono tutti diversi uno dall’altro e sono così delicati che non  li uso spesso…. e comunque li ho già decimati, me ne sono rimasti solo 10.

91517be5-b0c3-4a3b-b513-bcd8c051470c.jpegApparecchiatura semplice e curata, come piace a me, solo una forchetta perché di solito porto quella pulita dopo aver ritirato i piatti della prima portata e le posatine del dolce già in tavola

Marina mi ha fatto notare che il blu, il bianco ed il rosso sono i colori della bandiera americana, giuro non l’ho fatto apposta 😜

p.s. i miei bei fiori al centro della tavola che – tolgono spazio prezioso – durante la cena sono stati fatti misteriosamente sparire, chissà chi sarà stato…

 

 

 

 

 

New York e le mie mille liste

Ora  che l’ingranaggio è partito mi ritrovo a dover fare i conti con la dura realtà . Certo dall’esterno tutto è bellissimo (e detto in confidenza avete abbastanza ragione) però ci sono mille cose a cui pensare. Dai documenti che servono per avere il visto, – ed oggi rispetto a qualche anno la trafila è più complessa….. così si può fare la spola in comune più di una volta – a pensare a cosa si deve portare in America, a quello che resterà a Varese ma verrà messo in uno storage (e che quidi richiederà un mini trasloco nel trasloco) a quello che,  causa forza maggiore, proprio resterà in casa. E trovare  chi dovrà prendersi cura della nostra casa, chi dovrà pensare al mio amato giardino (un aggiornamento sulla mia nuova aiuola…. è bellissima! Che modestia 😂😂😂) A parlare con assicurazioni, cercare di vendere le macchine senza rimetterci troppo, parlare con il traslocatore e mostrare quello che vorrei spedire (che dite mi porto la bicicletta? ) capire quanto tempo ci metteranno le nostre cose a raggiungerci e nel caso trovare il modo di avere l’indispensabile per sopravvivere. Organizzare il viaggio di Zion, quindi: visita dal veterinario, vaccinazioni, passaporto e contattare la compagnia che si occuperà del suo viaggio. Prendere appuntamento dal medico per un check-up per me e Roberto da fare prima della partenza. Insomma non sono tutte rose e fiori, qualche spina c’è…

Come pensate che possa riuscire a non perdere troppi pezzi in tutto questo bel marasma? Con mille fogli che raccolgono le mie mille liste! Una per ogni argomento, su bei fogli grandi con il titolo in stampatello: cucina, abbigliamento Roberto, biancheria casa, assicurazione, banche, macchine, Zion, look and see trip ( viaggio che facciamo per cercar casa e foglio su cui scrivo tutto quello che mi piacerebbe trovare, appartamenti scovati in internet e che poi ho passato alla nostra realtor, cosa di cui vi ho già parlato), etc etc. Da oggi potreste chiamarmi Gisella delle liste che a volte non sa dove finiscano… 😬 Nooooo questa volta sono tutte assieme in una bella cartelletta azzurra, color del mare. Il mare altra cosa che so mi mancherà, perché l’oceano che troverò negli Hamptons è proprio tutta un’altra cosa paragonato al nostro bel mediterraneo, però ha il suo fascino… Sì sono ottimista di natura, non è una colpa vero? .

Un abbraccio gigante a tutti voi!

Vivere a New York

La Grande Mela incuriosisce sempre. Visitarla è affascinante. Mille sono gli angoli da scoprire e non sempre si riescono a vedere tutti. Che dite, venite a scoprirla con me? Si perché…. surprise è lì che trascorrerò il mio futuro prossimo

Vado a vivere a New York!

Non partiamo immediatamente, parecchie cose sono ancora da sistemare. Prima fra tutte trovare casa, cosa da  niente…. Ma sono felice e non vedo l’ora di essere cittadina di Manhattan e ho pensato voi lo doveste sapere.

Per quanto riguarda la casa, sono diventata espertissima nella ricerca in internet di appartamenti con:

  1. vista sull’Hudson River (mi immagino i tramonti)
  2. terrazza dove il mio amico peloso possa uscire e dove sedermi ad ammirare il paesaggio bevendo il mio caffè NON americano
  3. tanti armadi (ho talmente tante cose di cui non posso fare a meno….)
  4. stanza ospiti (devo avere posto per chi viene a trovarci!😉)
  5. vicinanza a Central Park per andare a correre
  6.  portiere in livrea (nella mia mente fa parte del quadro perfetto….)

Riuscirò a trovare la mia casa ideale? Incrociate le dita per me. Per ora la sogno, fra qualche settimana quando sarò a Manhattan vedremo cosa combinerò…. Fortunatamente ci sarà il supporto di chi abitualmente fa  queste attività per lavoro. Quì un professionista non può proprio mancare.

I traslochi sono parte integrante della mia vita, era un pò che non ne facevo, mi stavo iniziando a preoccupare 😂😂😂 ed avevo bisogno di fare un vero ”riordino” generale.

A parte questo aspetto un pò laborioso e di qualche altro invece dove l’organizzazione deve farla da maestra sono felicissima. New York è una città dove non ci si può proprio annoiare ma se si vuole scappare dal caos cittadino ci sono due opzioni: rintanarsi nel proprio appartamento o prendere la macchina uscire dalla città in direzione mare o campagna. Entrambe perseguibili facilmente durante il week end.

Vi racconterò cosa succede nella mia vita, quindi non smettete di leggermi e verrete catapultate assieme a me in questa nuova avventura.

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foto Pinterest e mypiesite

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