Orticola, ci siete mai stati?

È iniziato così: squillo di telefono, rispondo e Csaba dalla Zorza che mi dice: vieni con me ad Orticola?

Ci siamo trovate ieri pomeriggio.

Durante il viaggio verso Milano il tergicristallo quasi non bastava da tanta pioggia ho trovato. Beh sapendo che il tempo era “umido” mi ero messa in macchina un paio di stivaloni di gomma (molto british, vero?) che alla fine, fortunatamente, non ho indossato e anzi non abbiamo quasi neppure aperto l’ombrello.

Non ero mai stata a questa bella manifestazione che Milano accoglie tutti gli anni. Ho incontrato persone competenti e pazienti, che mi hanno accolto e spiegato con trasporto e amore il loro lavoro.

Orticola è una mostra mercato dove si trovano piante, frutti e fiori inusuali, antichi e rari, assieme a varietà più conosciute.

Appena entrate abbiamo avuto questo dinanzi agli occhi: una bellissima fontana barocca abbellita da un’istallazione floreale ikebana

La bellezza e la semplicità di questa composizione mi hanno stupita e affascinata. Vassoi di bambù abbelliti da fiori, navigano sull’acqua mentre ai lati alte canne di bambù formavano “torri” in cui trovavano rifugio ancora bellissime composizioni ikebana.

Un fiore non è solo effimera bellezza ma è strategia, tecnica e modalità di nutrimento. La natura è molto più di ciò che appare agli occhi, è un mondo molto interessante da scoprire, amare e rispettare.

Un fiore, una pianta sono organismi intelligenti che sfruttano il loro habitat per poter vivere. Avete mai pensato alle piante carnivore? o ai cactus? oppure alle piante acquatiche? Tutte sono state abili a sopravvivere in situazioni difficili e a continuare a riprodursi. Ho trovato tutto ciò molto interessante e chiacchierare con gli espositori mi ha fatto scoprire un mondo sconosciuto.

Alcune foto per mostrarvi una minima parte di quello che potete vedere se andate a visitare questa mostra a cielo aperto

rose ed ortensie fra i miei fiori preferiti

Bellissimi tutte queste varietà di fiori che con i loro colori hanno reso allegra e speciale una giornata un po’ grigia.

Osservando alcuni espositori mi sono tornati alla mente momenti passati in giardino con la mia mamma. Controllavamo le rose e mi spiegava come e quando potarle, acquistavamo e poi piantavamo fiori per le bordure (i garofanini della terza foto hanno abbellito spesso il nostro giardino), la vedevo al mattino presto innaffiare i gerani. Da lei mi è nata la passione per un giardino fiorito. Ma guai a tagliare un ramo di lillà o una peonia… dovevano vivere sulla pianta e non fare bella figura in un vaso. Ho seguito spesso le sue indicazioni però… però amo avere fiori in casa e così zac, qualche fiore ad abbellire la casa o la tavola me lo permetto.

Avete mai visitato Orticola? Se vi capita l’occasione fateci un salto.

Chiuderà le porte domani e Csaba andrà a assegnare un premio nel pomeriggio. Doppia occasione da non farsi sfuggire! 😜

p.s. Mi stavo dimenticando, il dress code di quest’anno è: fiori, almeno un accento di color verde menta e rigorosmente il cappello

la signora non ha rispettato il colore ma il cappello decisamente bello

A presto e grazie per avermi fatto visita!

Boston (parte seconda)

Come vi ho raccontato nell’articolo precedente, Boston è una città che si visita camminando ed è proprio così che è iniziata la nostra seconda giornata, sneakers ai piedi, caffè e via.

Il cielo non era blu come mi sarebbe piaciuto, ma durante la giornata è arrivato qualche raggio di sole e così, facendo attenzione a non finire in qualche pozzanghera regalata dalla pioggia notturna, ci siamo avviati. Sulla via abbiamo incontrato la Trinity Church.

Durante il periodo natalizio, si può ascoltare il famoso coro della chiesa che canta Christmas Carols a lume di candela, credo sia uno spettacolo emozionante…

Questa è una delle famose “tradizioni bostoniane” a cui partecipano non solo i bostoniani ma anche chi arriva appositamente dalle città vicine. A Dicembre infatti, è facile trovare lunghe code di persone sul sagrato in attesa di entrare. Le rappresentazioni sono tre e la chiesa è sempre molto gremita.

Dunque vi dicevo, mappina in mano ci siamo diretti verso Beakon Hill, uno dei luoghi che più mi sono piaciuti, forse perché tranquillo e romantico

Per raggiungere questo angolo della città abbiamo attraversato il parco più grande di Boston: il Common and Public Garden.

Questo grande spazio verde (sono 48 acri) è stato utilizzato per i primi 2 secoli come pascolo per gli animali e nel 1775 dall’esercito inglese durante l’occupazione della città.

Ora è un bellissimo parco nel cuore di Boston con un grande lago, fiori, piante, uno spazio progettato come un giardino inglese. Specialmente durante i fine settimana troverete persone sedute in terra con cestino da picnic al seguito, che attraversano il lago sui grandi cigni di legno o si siedono sulle panchine all’ombra dei grandi alberi.

All’uscita del parco la strada sale e io ho iniziato ad ammirare le bellissime costruzioni di mattoni rossi. Attraverso delle vie interne siamo arrivati a stradine di ciottoli, balconcini fioriti, silenzio e pace

Le case che vedete nelle mie foto sono a Beakon Hill. Oltre a essere graziose e molto antiche (sono state costruite verso la fine del 1700), sono anche fra le abitazioni più care da acquistare sul suolo americano, ancora di più se le vostre finestre danno sul parco. Qui infatti da sempre hanno risieduto le famiglie più facoltose delle città.

Alla fine di un’altra salita ( sì questa zona è tutta un sali-scendi) ci si è parato davanti il Palazzo del Governo dello stato del Massachusetts.

The State House si trova proprio sulla cima della collina di Beakon Street ed è il palazzo più antico della zona. Il suo disegno è stato di inspirazione a parecchi palazzi governativi compreso il Capitol Building di Washington.

Di fronte all’ingresso del palazzo c’è il bar dove John Fitzgerald Kennedy faceva colazione tutte le mattine. Il suo tavolo è ancora lì…

Sulla via che ci portava al Waterfront, dove volevamo mangiare il primo di una serie di lobster roll … abbiamo attraversato il Financial District reso interessante da un mix di vecchi e nuovi edifici.

Ed ecco il nostro pranzo gustato in un magico posto all’aperto vicino al fiume. ( la foto non gli rende onore, ma era davvero buonissimo)

Girovagando, dopo aver ripreso un po’ le forze, abbiamo trovato un luogo che mi ha riportato indietro nel tempo. Esattamente a quando visitammo Boston la prima volta con i bambini piccoli. Mi sono riseduta sulla panchina dove avevo fotografato Niccolò e Tommaso e ho iniziato una converszione a senso unico con questo signore ☺️

Questo piccolo giardino è vicino al Quincy Market. Un grande edificio affiancato da altri due di mattoni. Qui si trovano decine di ristoranti e molti negozi. Si può mangiare all’esterno degli edifici, facile ci sia parecchia gente perché è il ritrovo per pranzo dei Bostoniani e dei turisti. Le specialità della cucina di Boston sono: la Clam Chowder, il Bostonian baked beans with brown bread, le Lobsters, il Seafood, e la famosa Boston Cream Pie che è il dolce ufficiale del Massachusetts. Qui troverete questo e molto altro.

Sulla via del ritorno in albergo siamo entrati nella Chiesa di Arlington Street

Una bella sorpresa perché all’interno ci sono vetrate e lampadario di Tiffany che valgono la visita.

La giornata è stata piena di scoperte e non per ultima The Oceanair. Un ottimo ristorante di pesce situato in una edificio che ospitava una banca. Cibo e luogo che ricorderò

Mi fermo qui e vi do appuntamento per la terza giornata.

A presto!

pic @mypiesite e Pinterest

Brooklyn ed il flea market

Sali le scale della metropolitana e ti trovi di fronte uno scorcio che avrai difficoltà a dimenticare….

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Siamo a Dumbo signori e, oltre al Manhattan bridge , se fai quattro passi vedi anche il Brooklyn Bridge e lo Skyline  di Manhattan. Uno spettacolo vero.

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È proprio qui che dal primo weekend di Aprile sino alla fine di Ottobre si  tiene il più famoso mercato delle pulci di New York. Questo Flea Market è una vera e propria mecca per gli amanti del Vintage e del modernariato. Curiosando tra le bancarelle potete scovare di tutto: oggettistica, abbigliamento, vinili, un’esplosione di colore e sapori. Se voleste farvi un regalo acquistando qualcosa vintage nella città della moda e delle nuove tendenze per eccellenza, non potete non fare un salto al Brooklyn Flea Market.

 

Nella piazza inondata di sole, fra caseggiati di mattoni rossi e sotto le arcate del Manhattan Bridge ci sono bancarelle che offrono un pò di tutto. Dalle candele, alle calze, dalle borsette vintage, ai mobili di modernariato. È un luogo vivo, pieno di colori e molto caratteristico

 

Dumbo acronimo di  Down under the Manhattan bridge overpass è una fra le  zone più trendy di New York, è abitata da artisti, professionisti e creativi ed è diventata famosa anche come sede di nuove start up  dell’ industria tecnologica. Questo luogo ha saputo trasformare la sua anima di vecchia zona portuale in cittadina effervescente. I vecchi caseggiati industriali sono diventati eleganti loft, le antiche  botteghe si sono trasformate in negozi raffinati e in piccoli ristoranti. I costi degli alloggi sono leggermente più bassi che a Manhattan, così qui è facile vedere tanti giovani.

 

Volete mangiare uno dei migliori Lobster roll di Manhattan? Ho l’indirizzo giusto andate da Luke’s e per concludere in dolcezza fermatevi da One girl cookies le woopies qui sono speciali

 

Ora concludiamo questo post in uno dei modi più belli e romantici possibili.

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Era il dicembre del 1993, una coppia di ragazzi stava seduta al tavolino del River Cafè, la cena era finita, le luci dello skyline di Manhattan si specchiavano nelle acque calme dell’Hudson River. Mi vuoi sposare? Un volto si illumina, scende una lacrima e la risposta è SI!

Foto apertura web e mypiesite

 

Sabon, un mondo profumato

Le mie nuove scoperte.

È con questo post che vi vorrei portare nel mio nuovo mondo. New York è una città ricchissima di tutto. Giorno dopo giorno scopro luoghi, persone, negozi ed ho pensato che potrebbe essere una buona idea scriverne. Magari in un prossimo vostro viaggio nella Grande Mela potreste avere qualche angolo in più da visitare, quegli angoli che non sono riportati sulle guide, quei posti che conoscono e frequentano i Newyorkesi. Che dite, vi piace?

Parto così parlandovi di Sabon.

In città c’è più di uno spazio Sabon. Non sono negozi grandi, ma quando apri la porta vieni catturato da un mondo di profumi: lavanda, vaniglia, mela… ed è solamente dopo che ti accorgi quanto sia bello il negozio in sè. Ci sono saponi dalle forme di dolci, di cuori, di fiori o a panetto, flaconi dalle foggie di vecchie bottiglie di vetro spesso, barattoli che contengono scrubs, creme e gel   tutti appoggiati ordinatamente su scaffali di legno dal gusto moderno. Ho pensato: bello questo contrasto, tradizione  e modernità si sono sposati perfettamente qui.

ef85459d-117e-4fc9-9160-5efd98d87811Nel negozio che c’è vicino a casa si trova un piccolo laboratorio dove vengono preparati i saponi. Vasi che contengono palline colorate, essenze e fiori secchi, una grande stufa con pentoloni e il procedimento si svolge sotto i vostri occhi.

Tutti gli ingredienti che si trovano in questa mini cucina sono naturali.

Al centro del piccolo negozio c’è un vecchio lavandino di pietra. È lì che la commessa ti fa un piccolo trattamento alle mani. Le lava con un sapone delicato, le massaggia con una cucchiaiata di sale del Mar Morto misto ad olii ed essenze, (carinissimo anche il cucchiaio di legno che accompagna il barattolo di scrub) si attende qualche minuto, si risciacqua, un pochino di crema  e le tue mani sono proprio diverse!

df95a7fc-0b41-4c91-ad78-bab4581fa985Sono tante le linee che si possono acquistare qui, il mio occhio è stato catturato da una piccola vetrinetta dove c’erano prodotti per mamma e bebè, interessante, ho pensato….

15abb98c-c36b-4cd3-a4ab-de123705c631Chiaccherando con la commessa, ho scoperto che le etichette dei prodotti sono scritte a mano da uno dei due soci. La società è infatti costituita da una coppia che ha fatto della sua passione per i saponi il proprio lavoro. L’attività ha aperto nel 1997 con un negozio a Tel Aviv. Praticamente i clienti potevano entrare, scegliere fra i tanti  pezzi di sapone la profumazione che preferivano, fare tagliare il loro sapone nella dimensione desiderata, pesarlo e pagare. Un pò come andare dal fruttivendolo, insomma….

Il mondo Sabon non si ferma alla sola cura del corpo; accessori anche per la casa fanno parte del deal: candele, diffusori per ambiente e molto altro

60c50302-ce4b-4686-b3c7-824add8dd9d7Se non riuscite a venire a New York e questo articolo vi ha incuriosite sappiate che in alcune città italiane potete trovare i prodotti Sabon oppure andate sul loro sito. Perdereste però l’esperienza unica della visita 😉

foto mypiesite

 

 

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