Sto viaggiando…

Sto viaggiando a 30.000 piedi da terra… ho aperto il mio Ipad e sto ricominciando a scrivere qui.

La cosa mi sembra un po’ strana, è così tanto che non lo faccio

Nella mia mente ci sono mille domande:

Sei sicura?

Ci sarà ancora qualcuno che ti verrà a leggere? Che vorrà chiacchierare con te? Che vorrà confrontarsi o esprimere parere contrario al tuo?

Hai ancora argomenti interessanti, o semiseri, o di attualità e quel lato di leggerezza che ogni tanto è un toccasana nella vita di tutti i giorni?

Mi sono data risposte a tutte queste domande e anche ad altre che …vi tralascio e sapete cosa ho risposto? (Forse lo state immaginando..)

Ho risposto con un bel SI!

Voi ci sarete? Lo spero

L’aereo sta iniziando la discesa, la hostess con un sorriso mi ha fatto capire che è ora di riporre l’Ipad.

A presto

p.s. vi racconterò dove sono 🥰

Canticchiando

Cosa fate quando siete felici (e magari non lo sapete)?

Io canticchio…

Me ne sono accorta proprio ieri mentre stavo passeggiando per i carruggi genovesi.

Respiravo l’aria profunata e tiepida, davo la mano a mio marito e canticchiavo.

Ci vuole poco a volte per essere felici. Ritornare a Nervi, passeggiare di fronte al mare, mangiare pansotti al sugo di noci e una fetta di focaccia mi ha fatto quell’effetto.

Buon weekend amici cari. A presto

Fa la la la la….

dicembre

La neve scende impalpabile e leggera, la guardo dalla finestra della casa di Varese e mi regala una calma inattesa. Ne ho bisogno perché lo scorso mese è stato molto faticoso, è mancata la mia mamma ed ora sono qui a guardare fuori dalla finestra questi fiocchi bianchi e a pensare.

Il mio amore per il Natale forse mi deriva anche da lei, e quello che stiamo vivendo sarà forse il Natale più strano della nostra vita ma sempre un periodo di gioia deve essere.

Così ieri sono scesa in cantina ed ho iniziato a portare in casa qualche scatolone. Il camino si è vestito di lucine, rami di abete, una piccola ghirlanda di fette di mandarino essicate in forno qualche giorno fa e della mia collezione di boule de nèige.

Sono apparse anche le calze appese a delle belle renne che mi regalò tantissimi anni fa (diciamo una ventina?) Jennifer. Le riempirà la sig. Befana e speriamo non ci sia solo carbone….

Quando ero bambina la mia mamma ci metteva: mandarini, arachidi, qualche pezzetto di carbone, una buona dose di caramelle ed un piccolo regalo. A casa nostra la Befana aveva l’onore di portare via il gigantesco albero che troneggiava in un angolo della sala da pranzo e a me dispiaceva un sacco non poter più ammirare le palle delicate e le lucine colorate.

La nostra tradizione di decorare l’albero tutti assieme sarà rispettata anche quest’anno anzi avremo Margherita che renderà tutto speciale.

Ci saranno dei cambiamenti difficili da affrontare ma la vita è così e va affrontata con coraggio sempre.

Voi cosa fate di bello? Quest’anno sembra che tutti si siano portati avanti con le decorazioni e tutto il resto, anche voi?

Vi abbraccio e prometto che mi farò viva presto!

La luce dorata di Settembre

Il tempo corre così veloce…. Siamo quasi alla metà di settembre, un tempo accompagnavo a scuola i bambini, mi fermavo a bere un caffè con le mie amiche e poi iniziava la giornata.

Oggi vivo una situazione diversa. I miei figli non li debbo più accompagnare a scuola ed il caffè lo continuo a bere con amiche nuove, ma non per questo meno care di quelle di un tempo.

Nonostante le tante belle stagioni dell’anno il mese di Settembre è sempre fra i miei preferiti. È il mese del cambiamento: nelle temperature, negli armadi, in cucina. È il mese in cui quando esco respiro a pieni polmoni i profumi nuovi che impregnano l’aria, osservo le foglie che cominciano a cadere svolazzando sul terreno, mi godo la luce più dolce che ci regala il sole.

Central Park fra qualche tempo sarà splettacolare con i suoi rossi, i gialli e i fiori che verranno messi a dimora in alcune zone. Camminerò in questo angolo di New York che continua a sorprendermi stagione dopo stagione. Mi porterò una cupcake e la gusterò su una panchina con calma, ascoltando i rumori ovattati della città. Ovattati grazie alle piante, ma anche perché il traffico che rendeva New York una città rumorosa e caotica oggi non c’è ancora. Il Covid ha stravolto la città ed i suoi abitanti. Io resto però fiduciosa, torneranno i turisti, si tornerà a mangiare all’interno dei ristoranti ed io volerò finalmente in Italia per abbracciare la mia famiglia e per conoscere la mia nipotina. Non vedo l’ora!

E voi? Come sta andando il vostro Settembre?

Foto apertura mypiesite

#Covid19 sempre da New York

Buongiorno a tutti, (forse sarebbe meglio buona sera per voi?) Sono sempre qui, a guardare  il cielo da dietro una finestra,

1AEE0A2E-3602-4243-802A-2D236A6213F1immagino voi facciate lo stesso (a meno che non abbiate un pezzetto di giardino e nel caso sappiate che avete tutta la mia invidia… 😬🤪😂) ma in questo periodo funziona così…

Seguo sempre come vanno le cose in Italia e sono un pochino sollevata vedendo che   le misure prese stanno  davvero funzionando. Sono particolarmente attenta alla Lombardia visto che i ragazzi sono a Milano ma osservo anche tutto il resto 😉. Continuate  a comportarvi con consapevolezza, a rispettare le regole.  Ancora  qualche sacrificio e  poi…. potrete tornare ad abbracciare tutti, a bere il caffè al bar e a passeggiare nei prati.

Volete sapere cosa succede qui da me? Dunque, la preoccupazione sale, sale tanto. Come vi avevo già detto il governo con qualche momento di ritardo ha fatto partire l’ingranaggio. A New York, una fra le città più colpite, si sono approntati ospedali da campo, uno anche  a Central Park.

34207224-B611-4601-967A-7C324E65AF9Ded è arrivata la nave ospedale della marina militare americana USNS COMFORT a supportare gli ospedali della città che sono al tracollo. Questa unità non avrà pazienti ammalati di Coronavirus ma curerà tutte le altre emergenze. È ancorata sotto casa, la cosa non so se mi dà più sicurezza o agitazione, comunque è lì e medici e personale tutto, sono all’opera per aiutare quando occorre. Ecco il video che ho fatto al momento dell’attracco.

A4CA8B6D-20BC-431C-BBF4-9513E0126F66Il nostro governatore MR. CUOMO, non ha ancora applicato lo STAY AT HOME ORDER – come hanno fatto altri stati – ma ha finalmente deciso di chiudere i parchi gioco che spesso accoglievano bambini  e genitori durante le giornate assolate. I parchi cittadini sono ancora aperti perché ritiene che passeggiare e correre siano indispensabili per la nostra salute…. Saremo in perfetta forma quando il COVID 19 ci colpirà… Sì avete ben letto fra le mie parole, la cosa mi fa infuriare! Guardate questa foto  scattata ieri, primo giorno di Aprile, a CENTRAL PARK .

E067CB8E-B015-4498-B256-4F4B301E0C02Detto ciò parecchi newyorchesi    lavorano da casa o stanno in casa (a parte quando escono per la corsetta o la passeggiatina…) perché è pressoché tutto chiuso. I più fortunati si sono trasferiti nelle case di vacanza ed hanno abbandonato la metropoli. Qui c’è ancora la possibilità di spostarsi da un luogo all’altro a patto che all’arrivo a destinazione si osservi un periodo di quarantena. La città ha un aspetto singolare e silenzioso, un po’ spettrale. Anche qui si sentono le sirene delle ambulanze e la cosa mi mette tristezza e preoccupazione.

Cosa succede nella mia quotidianità? Come molti di voi cucino, pulisco e faccio qualche lezione di kickboxing via web, poi mi doccio, mi vesto e mi trucco. Ho anche preso in mano ago e filo per fare delle mascherine visto  che quelle ordinate alla fine di gennaio non sono ancora arrivate… ( ho rifatto altri ordini, wish me luck🤞🏻) Voi come state?

Qualche sera fa ascoltavo TRUMP durante la sua conferenza stampa. Ha usato il termine WAR . Ha detto : “Siamo in guerra e come in guerra agiremo” Se da un lato queste parole possono fare paura dall’altro capisco. Siamo in guerra contro  questo VIRUS  e come in guerra si agirà. Si lotterà sino alla vittoria senza risparmiare le forze. Vinceremo!

WE WILL WIN, STAY SAFE!

Vi mando un grande abbraccio e grazie per passare da qui. 💕

 

Foto web e mypiesite

Invecchiare ci fa bene

Nella mia mente avevo progettato un articolo diverso da quello che in realtà sto scrivendo. Vi volevo raccontare di un negozio che ho scoperto qui  a New York… beh lo farò nel prossimo post,  invece…. È mattina, fuori dalle vetrate è tutto di quel colore lattiginoso, Zion è beatamente sdraiato accanto  a me  che sono seduta sulla mia poltrona  preferita e penso.

Penso agli anni  che sono passati così velocemente, a tutte le belle cose che mi sono successe, a tutti gli scogli che ho trovato e che sono riuscita a circumnavigare e penso che sono cambiata.

Non so se sono cambiata  in meglio…

Sono rimasta abbastanza sognatrice ma decisamente più disincantata, sono sempre entusiasta delle novità ma so che a volte i cambi mi porteranno fatica che so affrontare, resto innamorata di mio marito, ma lo amo in maniera diversa di quando avevo 15 anni – eh sì, stiamo assieme da così tanti anni –  un amore profondo fatto di comprensione, gioia,  solidarietà, passione, condivisione e tenerezza (mi fermo qui ma potrei continuare ancora un po’) Sono diventata più intransigente, (sarà un bene?) meno portata a frequentare chi mi infastidisce ma decisamente più soddisfatta delle persone che mi circondano. Sono consapevole di non piacere a tutti e lo accetto, mentre sino a qualche anno fa ne facevo un cruccio. Sono certa che ogni battuta d’arresto non è una sconfitta ma un nuovo trampolino da cui spiccare il volo. Sono rimasta una persona determinata e cocciuta (eh, forse in questo potrei migliorare…) ma mi vado bene comunque anche con i miei difetti. Sono diventata più riflessiva (anche se so che c’è chi potrebbe aver da ridire 😂) e agisco dopo aver pensato (anche se non sembra…😬). Sono diventata più obbiettiva, più sicura e sono capace di perdonarmi…

Gli anni sono passati e non mi lamento

e voi?

Un abbraccio ed aspetto le vostre riflessioni, ora vado a correre 🏃🏻‍♀️ (mi sto preparando per una mezza maratona, poi vi racconterò, baci )

 

foto mypiesite

Gli haters e le critiche

Vi siete mai chiesti come si deve sentire chi viene attaccato in pubblico dagli haters? Come si possono sentire coloro che subiscono aspri giudizi, frasi che vogliono ferire o semplicemente polemizzare con le scelte fatte?

Aprendo qualsiasi pagina di un qualunque social e scorrendo i commenti, vengo spesso colta da una sensazione di orrore nel leggerne alcuni veramente pungenti, per non dire sprezzanti, verso la persona di turno. Succede spesso che politici, personaggi dello spettacolo ed anche persone non particolarmente famose vengano attaccati da qualche imbecille (scusate la franchezza) che non è d’accordo con la persona con cui interagisce.

Un caso dove gli haters sono estremamente crudeli è quello legato alla Duchessa del Sussex. Il motivo di tanto odio mi è inspiegabile a meno che uno non consideri l’invidia, la cattiveria ed il voler far soffrire qualcun’altro una buona ragione.

Ultimamente ho letto alcune affermazioni abbastanza spiacevoli su una persona che conosco personalmente da qualche anno. Una donna che sicuramente è in grado di far fronte alle parole dette con acredine contro la sua persona e il suo stile di vita, ma che sino ad ora ha lasciato abbastanza correre.

Csaba dalla Zorza è una professionista nel campo del lifestyle ed una brava scrittice di libri di cucina. Il suo percorso lavorativo le ha portato fama e riconoscimenti. I suoi estimatori sono sempre di più ma assieme a loro sono apparsi anche i primi commenti non proprio lusinghieri sulle sue scelte.

Ora, se sicuramente tutti mettono in conto di poter essere criticati (me compresa e sono addirittura dell’idea che a volte le critiche possono portare a crescita personale) mi chiedo anche come le persone criticate possano non dispiacersi di giudizi dati a caso e con l’intenzione di ferire.

Come si deve reagire in questi casi? Perché nove volte su dieci si decide di lasciar perdere? E perché chi ha scritto la cattiveria di turno si deve sentire vincitore?

Sicuramente l’educazione oggi è merce rara. L’aggressività verbale (specialmente se si è nascosti dietro ad una tastiera) è decisamente la scelta di molti ma cosa la scatena? La frustazione? La sensazione di sentirsi inferiori o sminuiti? Qual è il motivo di voler sempre cercare la polemica?

Proprio qualche giorno fa è stata data questa risposta ad un mio commento dove dicevo circa questo: “se non ti piace una persona perchè criticarla? Non seguirla”. Ecco la risposta

Quello che ho inteso io dalla risposta è che LEI si divertiva a fare polemica, vi sembra normale? Certo esiste la libertà di parola ma che tristezza vedere persone così arrabbiate con il mondo!

Mi ricordo che ho spesso detto ai miei figli di pensare prima di parlare. La stessa cosa dovrebbe valere anche per chi scrive.

Pensare!

In tanti casi una parola o una frase possono davvero ferire la persona a cui è diretta. Ne vale la pena?

Voi cosa ne pensate? Mi interessano i vostri commenti, li scrivereste qui sotto?

Eh sì, ci vorrebbe proprio una magia…

Foto apertura Pinterest

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Pensieri

Era una domenica di quelle in cui il cielo era bianco.Guardando fuori dalla finestra non si vedeva il solito paesaggio. Niente tetti, niente fiume ma una distesa ovattata ed incolore. Pioveva. A tratti era una pioggerella  lieve a momenti invece si faceva più imperiosa. Poco da fare, se non stare sulla poltrona a leggere, guardare la TV o perdersi nei pensieri. E quello le successe, si perse nei suoi pensieri…

Pensieri piacevoli: come apparecchiare la tavola per la cena del ringraziamento, ricordare tutte le ricette e pensarne una nuova, perché tutti gli anni il menù ripeteva se stesso fatta eccezione di quella novità che sorprendeva. Pensare alla settimana che stava arrivando, agli impegni ed alla routine delle faccende domestiche, pensare all’organizzazione di una gita particolare per la felicità di qualcun altro e poi all’improvviso fermarsi a pensare a chi invece che stare comodamente sul divano si ritrova su una panchina sul fiume con tre valigie, un sacco a pelo ed una copertura improvvisata per la pioggia.

Ma quanto siamo fortunati e non ce ne ricordiamo?

Tutti i giorni da parecchio tempo lo vedeva, Un uomo alto e di colore. La prima volta che lo vide stava parlando e pensò fosse al telefono. Un uomo di bella presenza con occhi intelligenti e vivaci accompagnati da un sorriso radioso. I giorni successivi lo trovò sempre nella stessa postazione. Ogni tanto parlava (e così si accorse che non era al telefono) e faceva discorsi non si sa bene con chi. Gesticolava o sorrideva a qualcuno che appariva solamente ai suoi occhi. Ogni tanto lo vedeva correre (si manteneva in allenamento?), mangiare ed offrire quel poco che aveva a qualche sventurato senza casa che stava peggio di lui. Si vedevano tutti i giorni così cominciarono a dirsi ciao ed a chiedersi come andasse la giornata. Ma niente di più.

Ora sulla sua poltrona si chiedeva come mai un uomo dovesse essere sulla strada. Tutti i suoi averi racchiusi in tre valigie e poco altro. Era una scelta cercata? Quali potevano essere i motivi? La solitudine imposta era ben accetta?

Domande a cui non ci sarebbe stata risposta perché sapeva che non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedere… eppure quell’uomo era apparso nei suoi pensieri in una domenica pomeriggio piovosa…

La scelta dell’abito

… per il matrimonio.

Non intendo per la sposa (cosa sicuramente più complicata) ma per la mamma dello sposo…. Sembrerebbe  facile eppure a me è risultata operazione abbastanza laboriosa. A parte il tempo speso per andare a cercarlo (che è stato  anche piacevole perché non ero mai sola), il fermarsi nelle varie boutiques – e giuro a New York è un’impresa, ce ne sono troppe – il mettere e togliere abiti che sulle grucce sembravano bellissimi e poi addosso a me non lo erano, il decidere se  lungo oppure no, la scelta del colore che non poteva essere ne  bianco (questo ovvio), ne nero (anche questo lapalissiano…) e neppure rosso (questo me lo ha detto un’amica, a me era sfuggito ☺️) e lo stile,  ecco a parte tutte queste cose mi sono quasi divertita (se non conto quante volte mi sono sentita orribile indossando qualcosa)

Quindi volete sapere com’è finita e come mi sono districata nella scelta?

Sono partita da questo pensiero: volevo essere elegante ma senza  dare nell’occhio quando   accompagnavo Niccolò all’altare. Non dovevo essere io al centro dell’attenzione ma i miei splendidi sposi. E così ho cercato la soluzione.

  • il tessuto fantasia è stato scartato (avevo provato un  bellissimo abito di un famoso designer italiano che  piaceva molto a mio marito ma che, secondo me, attirava troppo gli sguardi )
  • i toni pastello eliminati. Il matrimonio è nel pomeriggio e quelle nuances mi sembrano più adatte alle mattine
  • Le tinte unite sì, ma con tessuti che potessero valorizzarle altrimenti potevano essere  “noiose”
  • abito corto (con uno lungo anche se bellissimo e di gran moda mi sarei sentita una befana 😉)
  • accessori color platino (quelli erano l’unica cosa di cui ero certa)

Sapete perché ero certa degli accessori? Li avevo gia acquistati e mi piacevano molto. Eh, lo so che di solito non funziona così, ma voi sapete anche che sono un po’ particolare e quelli sono stati il primo acquisto.

Ok la faccio breve, ho trovato un abito di uno stilista inglese che mi sembrava adatto all’occasione. È in pizzo macramè di un colore abbastanza  insolito e che bene si accompagna ai miei toni. Sul cartellino c’è scritto rust ma è una via di mezzo fra il ruggine ed il bordeaux. È stato approvato dal mio sposo e la cosa mi fa molto piacere. Vediamo se approvate anche voi…

Un abbraccio a tutte!

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foto web e mypiesite

Baby Sussex

È nato! Il piccolo Archie è arrivato con un pochino di ritardo e l’Inghilterra festeggia. ( a dire il vero anche l’America lo fa…) Il papà ha dato l’annuncio lunedì, aveva la felicità stampata in viso, il sorriso era contagioso e l’orgoglio era quasi tangibile. Bravo Harry!

Una dolcezza infinita guardare la foto d’apertura. Due braccia che stringono un fagottino bianco e due volti sorridenti ed emozionati. Bella immagine che regala serenità. Non so quando si riuscirà a rivedere questo  batuffolo di gioia – come lo ha chiamato il suo papà –    visto la ricerca di riserbo dei suoi genitori, non molto presto immagino…

Ho seguito la favola di Meghan ed Harry, come molti di voi credo, fin dall’inizio. Il matrimonio celebrato con eleganza e le scelte controcorrente. L’ arrivo della  sposa in solitaria, l’omelia infervorata e il coro gospel. Mi ricordo che quel matrimonio mi  aveva lasciata perplessa. Perché non seguire la tradizione, avevo pensato?

La stessa domanda che mi sono rifatta quando i tabloids dissero che la Duchessa di Sussex avrebbe partorito in casa e che lei ed Harry volevano del tempo tutto loro prima di mostrare al mondo il Royal Baby.

Comprendo che la nascita di un bambino sia un fatto privato ma che differenza avrebbe fatto seguire la consuetudine? Si poteva comunque accontentare tutti coloro che erano in trepidante  attesa e poi ritirarsi per assaporare la gioia privatamente.

Nella mia mente c’è come una pallina da ping pong…. ad ogni domanda mi do due risposte. La prima risposta è quella della tradizionalista, la seconda è quella che ammette che ognuno  dovrebbe poter scegliere cosa fare della propria vita. Poi però riparte la tradizionalista che chiede: ma la duchessa era conscia di entrare a far parte della famiglia regnante inglese? E l’altra le dice: certo che sì e ha dovuto fare rinunce. Riparte il giochino: Di cosa si è mai privata? Della libertà di esprimersi con franchezza ad esempio, del suo lavoro, della sua patria. Ti sembra poco?

Riguardo a questa coppia diventata ora trio si è scritto parecchio. Si sono addirittura formati schieramenti alcuni pro, altri contro.

Trovo Harry e Meghan una bella coppia. Gioiosa, affiatata, anticonformista. Ad alcuni queste caratteristiche possono dare noia. Ma non è più noioso rientrare sempre negli schemi? E non è giusto poter seguire il proprio carattere, le proprie idee, le proprie inclinazioni? Farlo con tatto ed intelligenza, quello sì, credo siano cose dovute. Mi sembra che questi due innamorati ci stiano riuscendo ed io tifo per loro!

Voi cosa pensate? Appartenete a qualche schieramento? Mi dite perché?

Un abbraccio a tutti ed un bacio a chi avrà la cortesia di scrivere 🥰

Foto web

 

 

 

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