No time to die

Buona domenica a tutti! Come state? Io sto arrivando alla fine del mio soggiorno Newyorkese… e a dirvi la verità con un certo dispiacere ma di questo vi parlerò in un prossimo post.

Oggi invece vi racconto dell’ultimo film di James Bond.

Siamo andati a vederlo la settimana scorsa. Innanzitutto è stato un avvenimento rimettere piede in un cinema e che cinema! Poltrone super imbottite e che ti permettevano di allungarti e metterti in posizione di super relax, splendido vedere un film così comodi! Era più di un anno e mezzo che non andavamo al cinema e per l’occasione abbiamo deciso per un film che potesse piacere ad entrambi: un film d’azione.

Daniel Craig sarà un agente 007 che mi dispiacerà non trovare più sugli schermi ma sono curiosa di sapere chi lo rimpiazzerà.

La trama di No Time to Die però non mi ha completamente “presa”

Vi faccio solo un veloce riassunto, perché non voglio spoilerare tutto. Nell’ultimo episodio della serie vediamo un Bond che ha lasciato il servizio attivo e si gode una vita tranquilla in Giamaica. La quiete però viene interrotta quando il suo vecchio amico della CIA Felix Leiter ricompare chiedendogli aiuto. La missione per liberare uno scienziato dai suoi sequestratori si rivela però molto più rischiosa del previsto, portando Bond sulle tracce di un misterioso criminale armato di una nuova e pericolosa tecnologia.

Fra le prime bellissime immagini troviamo Matera, città affascinante di per se con i suoi Sassi e qui troviamo un Agente 007 che corre fra le strette stradine su una super macchina in compagnia di Léa Seydoux ( piccolo inciso, sapete che Léa è stata compagna di mio figlio Tommaso al liceo di Parigi?)

Proprio questo correre sempre fa riflettere sul titolo No time to die. Il Tempo è il vero protagonista del film, ( oltre alle sparatorie, le acrobazie e ai luoghi da sogno dove il film è girato) Il tempo lo diamo sempre per scontato ma nella realtà non lo è. Ci avete mai pensato?

È una di quelle cose che non puoi possedere ma puoi però usare. Non puoi conservare ma puoi spendere bene e una volta che l’hai perso non puoi più averlo indietro.

Sarà questo pensiero sul trascorrere del tempo che mi ha fatto sembrare questo film più poetico e struggente del solito? O sarà il suo finale?

Nel contesto No time to die ha raggiunto una sufficienza piena ma non mi ha soddisfatto al 100%. E per dirla tutta anche il fatto che non troverò Daniel Craig che dirà: My name is Bond, James Bond può aver contribuito

Lo avete visto? Mi raccontate le vostre impressioni? Le attendo nei commenti ☺️

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