BBQ #2

Il Barbeque che ho organizzato ultimamente è stato un momento di buona cucina (così almeno è stato detto 😉) e di piacevoli chiacchere attorno ad una tavola. Insomma proprio quello che piace a me…..  Visto che più di una persona mi ha chiesto di documentare quello che succede alla mia tavola  ecco qui qualche foto e qualche ricetta (fra cui anche il mio pollo, Katia prendi nota)

Come sempre ho apparecchiato in giardino organizzando un tavolo d’appoggio e uno dove ci si siede per gustare quello che il grigliatore cucina. Il menù era semplice e come di consueto c’erano hamburgers (che ognuno farcisce con quello che preferisce: salse, verdura, formaggio) hot dogs, il mio pollo marinato tutto preceduto da qualche entrèe (guacamole, peperoni dip, salame e uno splendido taleggio) e per finire due buonissime charlotte una al cioccolato ed una alla vaniglia e lamponi.

Oggi pensavo di darvi 2 ricettine facili e veloci che possono esservi utili quando cucinate sulla griglia e che generalmente tutti appezzano.

Il mio pollo marinato

  • 10 scaloppe di pollo
  • 50 ml. aceto balsamico
  • 50 ml. salsa di soia
  • 50 ml. worcester sauce
  • 30 ml. olio evo
  • 2 spruzzate di tabasco

Unire tutti gli ingredienti in una busta di plastica (io uso quelle di Ikea perchè hanno la chiusura ermetica) mescolare bene ed immergere le fette di pollo per almeno 30 min sino ad un massimo di 60. Il pollo prenderà un colore scuro, sarà molto saporito e “juicy” quando cotto con attenzione sulla griglia.

Peperoni dip

  • 2 peperoni rossi
  • 200 gr. feta
  • olio
  • 4/5 piadine riscaldate sulla brace per accompagnare

Lavare, pulire ed affettare i peperoni a listerelle. In un tegame mettere 3 cucchiai d’olio, riscaldarlo, unire i peperoni, salarli e stufarli aggiungendo un poco d’acqua. Una volta cotti mettere la feta,i peperoni e un generoso goccio d’olio in un contenitore e ridurre il tutto in purea con un frullatore ad immersione. Passare in frigorifero almeno per 3 ore. Servire accompagnato da spicchi di piadina riscaldate sulla griglia. Questa “salsa” sparisce con una velocità incredibile, provare per credere.

Vi lascio qualche foto del pranzo e spero che queste ricette siano una nuova aggiunta ai vostri prossimi BBQ.

 

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Prova costume

Mancano ancora un paio di mesi alle vacanze ma con questo caldo qualche gita al lago, al mare o in piscina  possono essere una buona soluzione per sopravvivere durante il fine settimana, così capita di doverci infilare il costume (magari solo a casa o in un camerino solitamente male illuminato…) e siamo prese da un leggero sconforto. Non so a voi ma a me è successo, così ho deciso di correre ai ripari. Niente di particolarmente drastico ma qualcosa devo fare….. I miei “buoni propositi” vi interessano? Eccoli, poche mosse ma spero efficaci!

  1. Movimento, ho deciso che non salterò più neppure una lezione di spinning in palestra (sono 3 alla settimana) e negli altri giorni una bella passeggiata dopo cena. Utilizzerò il meno possibile la macchina e mi metterò sul sellino della bicicletta per andare in centro. Ascensore? No, grazie il mio posteriore alla fine potrebbe ringraziarmi….😊 Cercando sul web ho visto alcuni esercizi abbastanza semplici per tonificare braccia e addome, li farò se non voglio stare in palestra 5giorni su 5.
  2. Alimentazione, sembra più facile a dirlo che a farlo (altrimenti lo avrei fatto prima) ma ora non posso più nascondermi dentro comodi maglioni e così anche quella deve essere modificata. Niente di esagerato, anche perché altrimenti meglio fare una visita da un nutrizionalista, ma per togliere quei 3 kg fastidiosi se privilegio verdura e frutta, limito pasta e pane, carne sì ma anche legumi (che mi piacciono un sacco) elimino i dolci (beh qualche gelato può scapparci) evitando formaggi, fritti, salse ed insaccati e non salgo tutte le mattine sulla bilancia che mi deprime se non vedo alcun miglioramento, sono quasi sicura che in un mese posso farcela. E per gli aperitivi? Il pinzimonio sarà la mia salvezza abbinato ad un bel pomodoro condito 😜
  3. Bere, lo dicono tutti almeno 1.5 litri di acqua al giorno ci sarà un motivo, crediamoci….. (valgono anche centrifugati di frutta e verdure e spremute)

Ora, se ci riesco ve ne darò notizia….. anche perché le vetrine mi chiamano e vedersi riflesse senza troppi “sgonfietti” dà sicuramente più soddisfazione.

Fatemi sapere se anche voi avete un piano prova costume. L’unione fa la forza. Un abbraccio a tutte

p.s. quanto scritto è dettato dal mio buon senso.

A piedi nudi sulla sabbia

Si lo sò non siamo ancora nel mood vacanza ma provate a chiudere gli occhi e immaginate di essere su una spiaggia a piedi nudi, la sabbia sotto di voi è fresca perché state camminando in riva al mare, il rumore della risacca vi accompagna ed il vento gioca con i vostri capelli. Ecco ora vedete un posticino che vi piace e decidete di sedervi ad ammirare la natura selvaggia, si perché abbiamo davanti agli occhi il mare di Sardegna con i suoi mille colori che vanno dal verde al turchese  al blu, con le onde che si infrangono sulla battigia, attorno a voi nessuno ed il silenzio regna. Sembra un sogno vero? Eh si perché durante la stagione estiva le spiagge sono molto più popolate, fa caldo ci sono grida e schiamazzi quindi rispondete a questa domanda: mai andati in Sardegna fuori stagione? Fateci una seria riflessione perché i motivi per farlo ci sono, eccone alcuni (beninteso se riuscite a farvi dare una settimana di ferie)

  1. I costi di trasporto sono decisamente più abbordabili sia andiate in aereo o che utilizziate la nave
  2. Affittare un alloggio è più facile e assolutamente meno caro rispetto al mese d’Agosto
  3. La temperatura ci permette già di stenderci al sole e anche, questo però se siete coraggiosi, di fare un bagno nelle acque cristalline che caratterizzano quest’isola.
  4. La spiaggia è quasi solamente vostra ma potete comunque trovare già qualche stabilimento balneare dove mettervi comodi oppure farvi servire un panino o un caffè ad uno dei chioschi che si trovano sulle spiaggie, sono aperti.
  5. Se volete fare colazione con latte macchiato e brioche (come me) potete trovare facilmente un posto in un bar con vista mare e non vi sentirete obbligati a lasciare subito il vostro tavolino, anzi potrete leggervi il giornale con tranquillità.
  6. Il giornale lo potete acquistare senza fare code, in più cassiere gentili perché non ancora stressate per il gran lavoro.
  7. La Sardegna non offre solo mare, ci sono siti archeologici, miniere, chiese e città da visitare oltre che tradizioni anche gastronomiche da scoprire. (Malloreddus, seadas, zuppa gallurese, culurgiones di patate…..)
  8. Se non vi ho ancora convinti qualche foto per avvalorare la mia tesiIMG_9292IMG_9305IMG_5877IMG_9298IMG_5779IMG_3623IMG_5914IMG_9309IMG_3627Ops dimenticavo portatevi una felpa perché la sera potrebbe servire

Fotografie di Gisella

Maggio

Quando ero bambina durante le vacanze scolastiche o per il fine settimana andavo con mia mamma a far visita ad una zia. Abitava in una casa gigante con un giardino ancora più grande e mentre la mamma giocava a canasta con la zia e i nonni tris noi bambini giocavamo a nascondino o a ping-pong in casa, scorrazzavamo in bicicletta, ci arrampicavano sugli alberi, andavamo al roccolo (una piccola casetta in fondo al giardino un tempo rifugio per i cacciatori) e scimmiottavamo i grandi giocando a Peppa Tencia e bevendo aceto (sottratto di nascosto) al posto del caffè; la cosa alcune volte era molto evidente per via del colore delle nostre labbra così ci prendevamo pure una bella ramanzina….

Il mese di Maggio era appunto il momento in cui si cominciava a stare più a lungo all’aria aperta; l’ unico momento in cui si rientrava era quando facevamo merenda seduti al tavolo dei bambini con un bicchiere di latte ed una fetta di dolce oppure con una michetta (tipico pane delle nostre parti) farcita con prosciutto cotto o burro e marmellata. Mentre scrivo mi vedo ancora arrampicarmi sulla pianta di ciliegio rischiando di rompermi il collo per fare scorpacciate di ciliege oppure entrare di nascosto nella zona dove c’erano lamponi e fragole e fare razzia… (se ci beccavano  la ramanzina non era sufficiente e ci arrivava qualche castigo o qualche sculaccione). All’epoca non facevo così tanto caso a quello che mi circondava, i prati, il boschetto, le piante da frutto e i fiori che decoravano le aiuole erano normali ma la bordura di rose quella me la ricordo bene perché era “speciale” Erano tante, dai colori delicati o accesi, dai profumi buonissimi e dai petali di seta. Mi ricordo che raccoglievamo da terra quelli ormai sfioriti, li mettevamo in bottiglie con dell’acqua e speravamo di ricavarne un profumo…..

Le rose di giardino sono sempre state fra le mie preferite, anche ora che non sono più bambina mi piace averne alcune in casa. Quelle che privilegio sono quelle antiche ma anche le tante varietà di rosa tea, quelle rampicanti, quelle a cespuglio o ad alberello (sempre meno frequente trovarle nei giardini) trovo siano bellissime, adoro anche le bacche che si formano nella stagione fredda.

Amo i giardini inglesi che sono bellissimi e rigogliosi, ordinatamente disordinati,  ricchi di essenze diverse abbinate con maestria e in cui  le piante di rosa sono spesso ricorrenti. Le si vedono arrampicate su una facciata o su un arco, come bordura o in cespugli in mezzo ad un prato curatissimo. Si gli  inglesi amano i loro giardini a partire da Sua Maestà che ha sempre iniziato la stagione estiva  con un Garden Party come appunto è successo in questi giorni.

Mi vedo seduta all’ombra di un bersò sorseggiare un English tea circondata da rose profumate. A voi piacerebbe? Sognare ogni tanto fa bene…..

foto da pinterest.

Per la mamma…

…perchè la mamma merita il meglio!!!

La seconda domenica del mese di maggio si festeggia la mamma.  Voi cosa farete? La mia mamma ha raggiunto un’età di tutto rispetto, così credo che il più bel regalo che possa farle è passare del tempo assieme. Quest’anno pensavo ad un pomeriggio tutto per noi; cinema (magari l’ultimo film di Shirley MacLaine divertente e tenero) e poi se non è troppo stanca una cenetta in un ristorantino che adora. Sono certa che lei lo apprezzerà tanto. Se volete qualche altro suggerimento ecco alcune idee che non sono i soliti cioccolattini o fiori (che comunque fanno sempre piacere😊)

Mamma regina della casa:

  • Una giornata da vera regina. Servita e riverita da quando si alza sino a mezzanotte,  cucinando quello che ama, preparando una tavola curata e lasciandole un bigliettino carino sotto al piatto.
  • Un oggetto del desiderio come un nuovo impastatore, una casseruola in ghisa, il bollitore elettrico o quel nuovo servizio di bicchieri che tanto le piace e non si è ancora comperata.
  • Le piacciono i profumi? Perché non acquistarle allora una candela del brand Dyptique magari al profumo di rosa fiore per autonomasia del mese di maggio oppure un diffusore per ambienti, Fornasetti ne ha di bellissimi.

Mamma alla moda:

  • Un nuovo portafoglio che sia di Gucci, Furla o nessun brand ma di un bel colore primaverile e con tanti scomparti perché lo spazio non basta mai.
  • Una cappa di lana leggera ma avvolgente da mettersi alla sera perché è ancora fresco.
  • Un bigliettino/buono per un paio di occhiali da sole da acquistare assieme durante un pomeriggio di shopping.
  • Una borsa di paglia per la spiaggia abbinata ad un telo mare perché finalmente è quasi estate.
  • Un pigiama di seta perché anche di notte sia chic.

Mamma ora ti coccolo:

  • Una giornata nella nuova SPA con appuntamento per un massaggio e manicure/pedicure compresi.
  • Un profumo di Jo Malone questa marca ha cosí tante profumazioni che sicuramente troverete quella adatta a lei
  • Un cofanetto con crema e siero perchè anche il viso, al mattino, abbia un dolce risveglio.
  • Una gita assieme a tutte le persone che ama: mare, montagna, campagna dove lei preferisce (e qui dovete mettere in azione tutte le vostre capacità organizzative)
  • Un piccolo bracciale con un cuoricino uguale al vostro,  se lo metterà e non lo toglierà più ( esperienza personale😉)

Qualsiasi cosa sia il vostro regalo,  la mamma ne sarà felice (lo dico perché lo so!) se poi sarà accompagnato da un abbraccio e due baci sulle guance si potrebbe anche sciogliere ai vostri piedi, perché noi mamme siamo così!

Auguri di cuore a tutte le mamme che leggono 💗

Profumo di pitosforo e…

Proust aveva la madeleine io invece ho il profumo dei fiori. Si perchè ad ogni profumo mi tornano in mente luoghi e ricordi.

Il pitosforo che fiorisce in questa stagione con il suo profumo pungente mi ricorda il mare di Liguria, le lunghe passeggiate con Roberto ed il mio cane, la focaccia unta che quando la mangi ti sporchi tutte le dita, l’aperitivo delle sette alla piazzetta di Nervi oppure a San Rocco di Camogli dove ammiri un tramonto stupendo che ti entra nell’anima e ti riappacifica con il mondo….

IMG_1407La mia casa a S.Ambrogio invece la associo al glicine dei miei vicini di casa. Una pianta enorme e vecchissima che si è attorcigliata sopra al garage e che alla sera, quando chiudo le persiane di casa, mi fa restare con il naso in aria per qualche minuto perchè il suo profumo mi dice: è arrivata primavera.

Mirto = Sardegna. Quello è un profumo veramente inconfondibilibile; appena si mette piede sull’isola ti avvolge. Profumo di vacanza, di bagni in mare che a fine giugno è ancora freddo, di corse mattutine sulla costa dove i cespugli di mirto se non stai attenta ti lasciano il loro ricordo, di pic nic in spiaggia, dei miei bambini piccoli che facevano castelli di sabbia, di relax assoluto e di incursioni dal pescivendolo per cucinare uno spaghetto che non delude. Come non affezionarsi al suo profumo?

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Olea Fragrans e….. la mia stagione preferita si avvicina, i camini si accendono, per le passeggiate si mettono i primi maglioni pesanti e le nebbie ovattano tutto. È il profumo  che da bambina associavo all’inizio  della scuola e alle merende con le caldarroste ed i miei cugini. Ho fatto piantare in un angolo del giardino una pianta tanto  mi piace la sua fragranza, e Roberto mi prende sempre in giro perché dice che il nostro è l’unico esemplare senza aroma, ma sono certa che il prossimo autunno si dovrà ricredere e avremo un’esplosione del dolce profumo che i fiorellini bianchi rilasceranno, attendo con impazienza e vi saprò dire se quest’anno ce l’ha fatta🌳.

 

A perfect day

Ci sono giornate che sono così: perfette. Non c’è proprio niente che si vorrebbe cambiare…. Ultimamente ne ho vissuta una. Volete sapere?

Milano, ore 11 del mattino, cielo blu, sole che splende, sono in Galleria Vittorio Emanuele davanti all’ingresso della pasticceria Marchesi, un bel mazzo di peonie in mano. Attendo 6 care amiche che arrivano un pò da tutta Italia per bere un’aperitivo, fare quattro chiacchere ( beh qualcuna in più) e pranzare da Filippo La Mantia.

Eccole! Dopo baci e abbracci saliamo. La gioia di rivederci dopo più di 6 mesi si legge sulle nostre facce;  i racconti si intrecciano, le risate scoppiano fragorose, le domande non danno tregua ed il tempo passa in un battibaleno.

IMG_8837Lasciamo quest’oasi verde delicato ricca di uova di cioccolato, dolci squisiti e amouse bouche che ci hanno risvegliato l’appetito. Taxi please, anzi due, ma non prima di aver fatto la piroetta sul disegno del toro che c’è in galleria, e dopo poco eccoci di fronte all’ingresso del ristorante.   Varcata la soglia ad attenderci colei che ci ha fatto conoscere, Csaba dalla Zorza, la signora delle pavlove come viene spesso chiamata e signora di molto altro ancora, aggiungo io.  Assieme a Csaba lo chef  Filippo La Mantia che fa gli onori di casa. Un signore con un sorriso pronto ed una cortesia che colpisce. Saliamo e sedute al tavolo ricominciamo a chiaccherare sommergendo letteralmente Csaba di domande. Tutto quello che la riguarda incuriosisce, e lei con calma, gentilezza e sempre con un sorriso risponde e racconta. È felice di ritrovarci, ci parla di alcuni progetti che le stanno a cuore e che noi tutte speriamo si possano avverare. Ci dice una cosa che ci fa felici! ( ve la direi ma meglio la sappiate da lei… 😊) Il cibo nei piatti è delizioso, cucina siciliana sana e leggera. I dolci poi…. la crema di pistacchio è la mia preferita assieme a dei mini cannoli.

Il tempo corre troppo veloce…. sono già le quattro, c’è chi deve scappare a prendere il treno per rientrare. Un ultimo abbraccio a Csaba e poi con un pò di dispiacere via di corsa.

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Con chi resta faccio un giretto in centro, il Duomo oggi è splendido, le vetrine attraggono sempre ma ad un certo punto una pausa tè é indispensabile

In macchina ripenso alla giornata trascorsa, alla gentilezza di Csaba nel pranzare con noi le sue ambasciatrici. Come vi dicevo giornata perfetta!

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grazie Csaba e a tutte voi amiche.

La colomba di Zamberletti

Quale sarà il vostro dolce pasquale? A casa nostra il posto d’onore l’avrà una bella colomba  artigianale, per essere più precisi la colomba della pasticceria Zamberletti uno degli storici locali varesini. Già mi immagino il gusto, la morbidezza e la fragranza che si sprigionerà al primo taglio. Succede tutti gli anni….

Ieri mattina sono andata a visitare un luogo dove si sfornano i migliori dolci che potete mangiare a Varese, il Laboratorio Zamberletti. Grazie alla gentilezza di Edoardo Bulgheroni terza generazione della famglia Zamberletti che continua a custodire e cuocere le ricette create dal nonno Carlo. Ieri mattina  ho assistito alla preparazione della colomba. Sono stata accolta con un sorriso da Roberta  che mi ha accompagnato nel mondo delle meraviglie… Dopo avermi fatto indossare camice e cuffietta abbiamo varcato la porta e ….. ora vi racconto.

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Tantissimi i dolci che erano ben disposti sui vassoi, ed erano le 7.30… biscotti, torte, brioche, piccola pasticceria, uova di cioccolato decorate ed anche focacce e pizze, tutti prodotti che giornalmente vengono preparati e portati nei negozi di famiglia. Quello che  ha attratto immediatamente la mia attenzione sono state le colombe ben allineate che aspettavano di entrare in forno. Davide gentilissimo, mi ha spiegato il procedimento che ogni colomba “subisce” per risultare perfetta al palato ed alla vista. Dopo aver lasciato riposare una prima volta l’impasto fatto con lievito madre per circa 13 ore i pasticceri aggiungono ancora uova, burro e canditi e accomodano la pasta nelle loro fascie di carta, dopo altre ore di riposo i dolci sono pronti per l’ultimo ritocco, glassatura, mandorle, granella di zucchero e zucchero a velo. Ora si passa alla cottura in forno e non è ancora finita….  le colombe resteranno “a testa in giù ” per 12 ore in un locale dedicato. Davide mi ha spiegato che questo procedimento serve per far restare la colomba gonfia e soffice… Ultimo step si confeziona e si porta in pasticceria dove io la compero…😋

 

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Il dott. Carlo,responsabile della produzione di Zamberletti, mi ha accennato alla storia della famiglia e di come nacque la prima pasticceria e la signora Angela  figlia del capostipite che  ancora oggi si trova in uno dei negozi che la famiglia gestisce, mi ha finito il racconto.

La storia della famiglia  Zamberletti è interessante; parla di tradizione e di innovazione e il racconto che mi è stato fatto mi ha riportato al tempo di quando, bambina, andavo in centro con i nonni o la mamma e ci fermavamo a comperare il Dolce Varese, famosa invenzione del sig. Carlo. Il signor Zamberletti iniziò la sua avventura nel 1939, acquistò da uno zio il laboratorio ed il primo negozio, a cui seguirono nel 1943 quello di via Manzoni e alla metà degli anni 50 il terzo in corso Matteotti. Quest’ultimo fu una vera innovazione per Varese. Il primo bar pasticceria della città. Qui oltre ad acquistare un dolce si poteva bere un caffè (e le signore ne approfittavano fra una commissione e l’altra) oppure un aperitivo dopo una giornata di lavoro.  Io invece da ragazzina mi facevo delle buonissime cioccolate con panna….😋.  Il locale fu frequentato da artisti, dagli industriali del varesotto e da tante famiglie che comperavano il dolce che concludeva il pasto.

Ieri ho avuto il piacere di ascoltare persone competenti che con cortesia ed entusiasmo mi hanno spiegato il loro lavoro. Sono tanti i nomi che dovrei fare….  A tutti  coloro che ho avuto la fortuna di incontrare voglio dire grazie. Siete una squadra fantastica ed anche la pausa caffè è stata perfetta!

 

La mia Pasqua americana


La prima Pasqua che festeggiammo negli Stati Uniti è stata particolare. Generalmente per Pasqua la nostra casa si “riempie” di persone, cibo, fiori e uova di cioccolata ma in quel lontano 1993 la mia famiglia era ridotta all’osso…. Noi quattro e gli amici conosciuti nei mesi della nostra permanenza a Rochester.  Quella Pasqua quindi era tutta da inventare, nuove tradizioni dovevano essere “implementate”…. Decisi che i bambini dovevano avere una Pasqua speciale anche senza nonni, zii e cuginetti. Cominciai a guardarmi in giro e scoprii le tradizioni americane riguardanti la Pasqua. Iniziai  a colorare uova assieme a Niccolò e Tommaso, ne  acquistai alcune da appendere ad un alberello in giardino e comprai una bella corona augurale che misi alla porta d’ingresso. Il mood pasquale era arrivato in casa Rossi.

IMG_1271Il personaggio principe della Pasqua americana è l’ Easter Bunny, un simpatico coniglietto che nasconde uova di cioccolata e sode in giardino ed in casa. Il mattino di Pasqua i bambini si radunano e parte la ricerca delle uova, chi  ne trova di più riceve un piccolo premio. La prima Egg Hunt  Niccolò e Tommaso la fecero nel giardino di Jo, una sorridente signora americana che era diventata la nostra insegnante d’inglese. In una bella mattina di tanti anni fa assieme ai suoi nipotini ed ai figli di altri expatriates raccolsero uova, caramelle e cioccolatini a forma di coniglietto.

Seguì un pranzo cucinato da noi mamme, ognuna portò un piatto della propria tradizione famigliare ed altri cucinati con Jo il giorno prima. Mi ricordo un buonissimo dolce fatto con i biscotti Oreo ed il gelato e degli ottimi biscottini a forma di coniglietto. Finito il pranzo Jo organizzò la classica corsa con il cucchiaio e le uova sode a cui partecipammo tutti. Fu una bella giornata e  tornammo a casa con un cestino pieno di ovetti e coniglietti di cioccolata.

Una volta rientrata in Italia la caccia alle uova venne fatta nel nostro giardino per qualche anno, poi i miei pargoli diventarono grandi così la abbandonammo ma il piacere di addobbare la casa, colorare le uova e preparare una tavola con coniglietti e fiori è rimasta intatta e tutti gli anni mi diverto a cercare qualcosa di nuovo. Anche quest’anno qualche idea ce l’ho, nei prossimi giorni vi racconterò. 😉

Io e la “furby”

Oggi è una bellissima giornata, di quelle con cielo blu, sole caldino e profumo di primavera nell’aria ed io sono bloccata in casa da una sciatalgia che in un mese si è presentata due volte, che noia …..  così mi sono messa a leggere il blog della mia cara amica Loredana (http://www.snowinluxury.com/) e su suo suggerimento ho deciso di parlarvi della mia  furby. Che cos’è? chiederete voi, ora spiego.

Mi piace la moda ( anche se non ve ne ho mai parlato) e adoro borse e scarpe, un pò come tutte le signore che stanno leggendo ora presumo, ma quello che proprio disdegno è fare il cambio borsa. Due le soluzioni: tenere sempre la stessa, diciamo per parecchi giorni ( settimane????)   oppure trovare un modo veloce per trasportare, quelle migliaia di oggetti che trovano alloggio nella mia pesantissima borsa, in un’altra. Ho scelto la seconda soluzione perchè ho trovato quello che fa per me.

Vi presento lei, la salvatrice ed unica Furby.

Il suo vero nome è Very Intelligent Pocket (https://www.tintamar.com/vip.html/). Io la acquistai qualche anno fa in un negozio nel centro di Milano e vi assicuro che è estremamente comoda. Ha un’infinità di tasche dove poter riporre tutto, dal telefono agli occhiali, rossetto, portafoglio e agendina, c’è lo spazio per il mini profumo e per la biro insomma  tutto quello che di solito riusciamo a portarci dietro, un pò Mary Poppins lo siamo tutte no?  Quando decido di fare cambio borsa ci metto esattamente 30 secondi (forse qualcosa in più se calcoliamo anche il tempo di riporre la borsa usata nell’armadio) Ma quanto semplice è?

Spero la mia soluzione possa esservi utile specialmente se anche voi siete un pochino pigre come lo ero io quando non possedevo quest’oggettino salva tempo…. oppure …. il tempo ve l’ho fatto perdere io facendovi leggere cose che già sapevate e in quel caso perdono 😬 😜

 

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